Alzi la mano chi, durante un soggiorno in hotel, non si è concesso almeno un ‘souvenir’ dell’esperienza. Finché parliamo del set di cortesia da bagno, volutamente messo a disposizione degli ospiti in ogni camera, nulla di così grave. Può capitare di essere attratti dall’aroma particolarmente invitante di una crema corpo oppure di trovare molto comodo il formato dello shampoo o la versione da viaggio dello spazzolino. E che dire invece delle pantofole? D’altronde, essendo monouso, chi altro le indosserebbe?
Il problema si pone quando il focus si sposta su altri oggetti, più impegnativi sia in termini di valore che di ingombro, come gli asciugacapelli o persino le lenzuola. Ebbene sì, a volte gli ospiti si calano nei panni di Arsenio Lupin e tendono a spogliare le stanze per arricchire il proprio bagaglio. La conferma arriva dal personale del Rome Marriott Grand Hotel Flora, struttura romana dove, tra gli oggetti più trafugati, figurano gli accappatoi, le lavette ma anche i phon, gli adattatori, gli ombrelli e i sotto bicchieri.
Dalle coperte ai set di cortesia: gli oggetti più trafugati in hotel
«Ricordo un aneddoto curioso: una volta due ospiti francesi hanno sottratto dalla stanza una coperta in mohair nascondendola in valigia. La governante, rendendosi conto del furto, ha scattato una foto. Durante il check-out è stato chiesto loro se l’avessero vista ma il feedback fu negativo. Abbiamo però lasciato correre ed evitato di portare all’attenzione le prove in nostro possesso», ha dichiarato Grazia Parisi, fondatrice di Parisii Collection, concept di ospitalità taylor made con due boutique relais nel cuore della città eterna. Trattandosi di strutture che integrano arte e design, gli ospiti tendono ad apprezzare – e a rubare – complementi d’arredo realizzati con materiali pregiati, mug da tè e da caffè di Richard Ginori, cucchiaini in argento e ancora le selezioni di infusi.
Soldi e passaporti sono spesso dimenticati in cassaforte
I viaggiatori, oltre ad avere la mano lesta, sono spesso anche smemorati. Un grande classico sono i vestiti dimenticati fra le lenzuola, sotto al letto o piuttosto negli armadi. O ancora il passaporto, chiuso in cassaforte. «In tali circostanze, quando i clienti sono già in aeroporto, spesso ci chiedono di inviare loro una foto del documento convinti che possa essere sufficiente per potersi identificare in fase di check-in», ha rivelato il personale del Rome Marriott Grand Hotel Flora.
Oltre ai passaporti – confermati anche da Grazia Parisi – spesso persino i contanti vengono lasciati all’interno della cassetta di sicurezza. In camera si trovano di frequente pure i medicinali: «Una volta alcuni ospiti hanno dimenticato un farmaco legato all’obesità e, pur di recuperarlo, ci hanno chiesto di organizzare un transfert per Fiumicino il cui costo è stato nettamente superiore al valore del prodotto stesso!», ha raccontato la general manager del Parisii Luxury Relais Rome.