San Paolo: métissage gastronomico

San Paolo: métissage gastronomico

Se non siete mai stati in Brasile e nell’immaginario avete solo samba, calcio e carnevale, dovreste visitare questa vibrante metropoli dove il multiculturalismo si racconta anche in tavola.
Tavola imbandita di Pasta Shihoma, San Paolo
Tavola imbandita di Pasta Shihoma. Foto di Andrea Febo

Con 22 milioni di abitanti, San Paolo è una vera e propria metropoli globale che non dorme mai e che proietta il multiculturalismo tra strade e vicoli di un colorato Sud America, in cui si mescolano gli squarci urbani che uniscono oriente e occidente. Tra i saliscendi del Pinheiros e la Beverly Hills della Rua Oscar Freire, piccole palazzine coloniali vengono sopraffatte dal razionalismo geometrico e magnetico delle alte torri residenziali. In ogni strada si trovano dei murales a raccontare le vicende colorate e martoriate dell’intero sud delle Americhe e, se la storia ha lasciato poco da vedere, l’incontro delle comunità che abitano San Paolo è oggi un prezioso patrimonio da vivere.

Negli ultimi secoli, la cultura brasiliana è stata segnata dall’immigrazione di due importanti comunità straniere: gli italiani e i giapponesi. I primi sono stati predominanti e ancora oggi rappresentano le basi di vari segmenti di sviluppo sia industriale che gastronomico, i secondi invece vennero qui per dare geometria a un’esponenziale espansione urbana fatta di palazzi, parchi e strade. Oggi l’intera città è un grande giardino dove il verde arreda in maniera costantemente armonica il tessuto urbano.

Vista panoramica di San Paolo. Foto Shutterstock

In questa cornice, immaginate una comunità di nuove generazioni gastronomiche, in continuo fermento, che spingono la cultura culinaria del Paese verso mete di contaminazione e purezza di stile mai viste prima. In questa città si può assaggiare la migliore carne in churrasco del Brasile, così come si può entrare in una izakaya tradizionale per mangiare il cuore di pollo alla brace; e infine, chi è affascinato dalla cucina italiana può perdersi nella pasta fatta in casa (anche ripiena) o in una pizza napoletana da fare invidia alle sue origini. Anche il fine dining, che qui non manca affatto, è ricco di progetti che puntano alla valorizzazione di culture e tradizioni diverse, attraverso materie prime di preziosa autenticità locale.

La cultura gastronomica brasiliana si fonda su ingredienti semplici e sapori complessi

La filosofia culinaria giapponese nel suo rituale di rispetto verso la sacralità della materia prima, potete assaggiarla tra le izakaya nascoste nelle strade del quartiere Libertade. Ma se cercate raffinatezza nel gusto dovrete sedervi al piccolo banco di Kuro, un tempio elegante nel quartiere Jardins dove l’omakase inizia tassativamente alle 19 per un massimo di dieci persone. Seduti al banco insignito della stella Michelin dall’edizione 2024, potrete ammirare i movimenti e le preparazioni dell’itamae Henry Miyano che costruiscono un percorso di degustazione di circa sedici portate il cui filo conduttore è il binchotan, ovvero il carbone giapponese. Avvolgente e autentico, Kuro è un’esperienza di valorizzazione del pescato fresco (ma anche maturato) che arriva dalla costa brasiliana, attraverso la tecnica di una delle culture più antiche al mondo.

Chef Henry Miyano e Bia Freitas
Da sinistra: Bia Freitas, la cuoca di Pasta Shihoma; lo chef Henry Miyano al bancone di Kuro. Foto di Andrea Febo

La grande importanza della cucina italiana, nella città di San Paolo, la si ritrova più o meno ovunque. Temperani Trattoria è il palcoscenico gastronomico del cuoco influencer Antonio Maiolica, un ristorante molto capiente dove trovare piatti classici centrati nel gusto e nelle aspettative, su tutta la linea. Ottimi gli arancini alla n’duja e il vitello tonnato, buona la pizza napoletana. Se però si cerca l’elevazione della cultura mediterranea, bisogna sedersi alla tavola di Pier Paolo Picchi.

Pure Picchi Restaurante si trova nel quartiere Jardins e anche in questo caso, ma da ben 8 anni, all’esterno spicca la targa rossa della stella. Di origini italiane e con esperienze importanti in Europa, Pier Paolo è il riferimento brasiliano della cucina italiana d’autore grazie alla capacità di saper coniugare le radici tradizionali, che lo legano alla nostra terra, con la creatività contemporanea che lo proietta nella sua. Notevoli l’Ostrica con lardo di Colonnata e il dessert a base di polenta, crema inglese e guanciale.

Una colorata scalinata a Vila Madalena. Foto Shutterstock

Scegliete una direzione gastronomica e troverete una tavola divertente come destinazione

A didascalia di un multiculturalismo che fonde origini, visioni e capacità di divertire il palato, un suggerimento imperdibile è Pasta Shihoma: ci si sposta in zona Vila Madalena per trovare una piccola bottega artigiana specializzata in pasta fresca fatta in casa. Ideatore del format è Márcio Shihoma, ma fondamentale è stato l’incontro con la cuoca Bia Freitas. Pubblicitaria di formazione, Bia si innamora della cucina a New York, passando per i prestigiosi fornelli dei ristoranti Estela e Cosme e oggi rappresenta la creatività del gusto caleidoscopico di Pasta Shihoma. Da provare i cappellacci di agnello brasato e, tra gli antipasti, la burrata servita su crema di pistacchi e agrumi, con sedano e mela verde alla julienne.

Vivaci momenti di vita cittadina nel quartiere di Vila Madalena. Foto Shutterstock

Gli indirizzi del gusto tra il centro storico e il quartiere Pinheiros

Nella città di San Paolo ci sono almeno tre indirizzi imperdibili per chi vuole farsi conquistare dalle tavole brasiliane. Tra il centro storico e il quartiere Pinheiros troviamo il Mocotó di Rodrigo Oliveira, A Casa do Porco di Janina Torres Rueda e il Sororoca Bar di Marcelo Corrêa Bastos, Gustavo Rodrigues e Thiago Castanho: luoghi dove l’esperienza gastronomica generale, intesa come viaggio nella cucina locale fatta di tapioca, carne di maiale, pesce amazzonico, cachaça e caipirinha, rimane addosso nei colori e nei sapori di un’atmosfera sempre sorridente.

I bao di açai con pesce fritto da Sororoca. Foto di Andrea Febo

Se poi si desidera una cena immersiva ed esclusiva – come attestano le due stelle Michelin più quella verde –, il consiglio è di provare la cucina profonda di Tuju, un ristorante che è anche un istituto di ricerca dedicato a comprendere il proprio ambiente attraverso la stagionalità . Qui, in uno stabile di tre piani progettato secondo i principi di sostenibilità ambientale, lo chef Ivan Ralston esalta il mondo vegetale di un Paese dall’incredibile biodiversità.

Una portata della cena immersiva da Tuju. Foto di Rubens Kato

Tra continua ricerca e corrispondente scoperta, il consiglio è di farvi guidare in un pairing alcool free di base vegetale. La bellezza gastronomica di una città globale è tutta nella libertà di chi cucina. Persone capaci di trasmettere un’energia, scevra da gabbie culturali, che si percepisce sempre al massimo del suo valore espressivo. Non importa se preferiate i sapori orientali, mediterranei o la rivoluzione interna di un Paese che divide la foresta pluviale più grande del mondo dall’Oceano Atlantico: San Paolo sarà sempre una città in grado di sorprendervi sorridendo e andando oltre.

Dove mangiare

Tuju
Rua Frei Galvão, 135, Jardim Paulistano, São Paulo
tuju.com.br
Kuro
Rua Padre João Manuel, 712, Cerqueira César, São Paulo
kuroeshiro.com.br
Picchi Restaurante
Rua Oscar Freire, 533, Cerqueira César, São Paulo
restaurantepicchi.com.br
Pasta Shihoma
Rua Medeiros de Albuquerque, 431, Vila Madalena, São Paulo
shihoma.com.br 
Sororoca Bar
Rua Simão Álvares, 785, Pinheiros, São Paulo
sororoca.com.br  
Trattoria Temperani
Rua Joaquim Floriano, 466, Itaim Bibi, São Paulo
instagram.com/temperanitrattoria
Mocotó
Avenida Nossa Sra do Loreto, 1100, Vila Madeiros, São Paulo
mocoto.com.br
A Casa do Porco
Rua Araújo, 124, República, São Paulo
acasadoporco.com.br/o-restaurante

Dove bere

Kotchi | cocktail bar
Rua Padre João Manuel, 1231, Cerqueria César, São Paulo
instagram.com/kotchibar
The Punch Bar | cocktail bar
Rua Manuel da Nóbrega, 76, loja 17, Paraiso, São Paulo
instagram.com/thepunchsp
Sede 261 | Enoteca
Rua Benjamim Egas, 261, Pinheiros, São Paulo
instagram.com/sede261

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