Seed to Skin: la scienza incontra la campagna toscana
Nel cuore della Toscana, a pochi passi dal relais Borgo Santo Pietro (tra le nostre 30 migliori spa d’albergo), nasce questo laboratorio innovativo che unisce ricerca all’avanguardia e antiche tradizioni curative. Fondato da Jeanette Thottrup con il supporto scientifico della farmacista Anna Buonocore, il brand valorizza ingredienti locali come il miele grezzo e le erbe officinali, trasformandoli in estratti botanici purissimi. L’approccio si estende al sociale, collaborando con micro-produttori e cooperative per sostenere istruzione, sanità e salari equi. Tra i prodotti di punta, The Eye Rescue Duo, trattamento rigenerante per il contorno occhi, con soluzioni mirate per il giorno e la notte. seedtoskin.com
Luce di Sorrento: una spremuta di Mediterraneo
Basta scaldare tra le dita 3-5 gocce di Premium Lux Oil per far sprigionare il delicato profumo dei limoni di Sorrento Igp. Quali? Quelli della famiglia di Giovanna Adelizzi, creatrice di questa casa cosmetica made in Penisola Sorrentina. Cresciuta tra i limoneti di famiglia, e con una lunga esperienza in ambito farmaceutico e nutraceutico, Adelizzi ha messo a punto una collezione di alta cosmesi ricca di oli essenziali estratti dalle bucce dell’agrume attraverso un lento processo di distillazione.
Un anno fa è stato inaugurato anche il primo negozio monomarca nel centro di Sorrento: una volta varcata la soglia una beauty expert guida il cliente a comporre il proprio rituale di bellezza quotidiano. A fare la differenza è sicuramente la generosità dei quantitativi in etichetta: per ogni 50 ml di prodotto viene garantito un rapporto ponderale minimo di 150 g di frutto intero, nel segno di un Mediterraneo che sa anche di olio extravergine d’oliva Dop locale e acqua di mare. lucedisorrento.it
Alerasia: il potere rigenerante dell’uva
Questo marchio piemontese trae ispirazione dalle colline del Monferrato e dalla crasi tra i nomi di Aleramo e Adelasia, protagonisti di una romantica leggenda del sito Patrimonio Unesco. Il logo, con un germoglio, simboleggia il legame profondo tra il prodotto e la natura. Il brand si articola in due linee: skincare, con polifenoli estratti dalla vinaccia sfruttando i principi attivi anti-aging del fitoestratto di Barbera, Vitis Vinifera Fruit Extract, e fragranze per la casa, con un progetto di upcycling delle bottiglie di vino. Il vetro delle profumazioni per ambienti e i vasetti delle candele possono avere una terza vita, trasformandosi in bicchieri per acqua e vino, barattoli o brocche da tavola. La candela Pesca e Cortese (rispettivamente di Volpedo e di Gavi) ha trionfato all’ultima edizione dei Cosmoprof Awards. Tra i partner, spiccano resort e aziende vinicole come Villa Sparina. alerasia.com
Grapey: la forza della vite per un incarnato radioso
Lo scarto enologico diventa risorsa in questa linea di cosmesi 100% vegan. Sapete che (Indagine ENEA 2018 alla mano) per ogni ettolitro di vino sono prodotti 20 kg di vinacce e 3,85 kg di raspi, oltre 6,36 kg di fecce e solidi di chiarificazione? L’Inci in etichetta è frutto di una riflessione sulla ricerca condotta dalla professoressa Anna Lante presso l’Università di Padova, incentrata sulle proprietà antiossidanti delle vinacce. Da qui nasce la collaborazione tra il Dipartimento di Agronomia di Padova e Sara Menato, co-fondatrice di Grapey insieme al fratello Luca.
I prodotti di punta sono due creme viso: Total revitalizer for men e Grapey anti-age for women, entrambe a base di uve biologiche provenienti dall’Emilia-Romagna e formulate con una start-up bolognese. Alla skincare routine si possono abbinare piani personalizzati di video consulenza con tre diversi approcci: dermatologico, alimentare e di gestione dello stress. Curiosità: i due founder sono grandi appassionati di vino e, nel 2018, hanno anche lanciato Sommelier Wine Box. grapey.bio
Biancamore: il rimedio della nonna
Oltre a essere uno dei migliori caseifici del Cilento, Barlotti fornisce la materia prima per la linea di cosmesi di Daniela Senatore. Durante la gravidanza, seguendo il consiglio della nonna, l’imprenditrice di Paestum ha testato sulla propria pelle i benefici del latte di bufala. Dalla tradizione casearia campana nasce un marchio che trasforma il latte in elisir di bellezza, dalle proprietà idratanti e calmanti, studiate anche dalla farmacista Anna Maria D’Ursi. Un progetto di famiglia che coinvolge il fratello della founder e che utilizza il latte di bufala dei fratelli Barlotti (Enzo Barlotti è il marito di Daniela). La collaborazione si estende ad altri produttori locali, come Michele Ferrante, che fornisce i semi di mirto alla base di un sapone solido. Tra le ultime novità, Illumina Siero Viso Levigante, formulato con lo scarto della mozzarella di bufala. biancamore.it
Caffè Moak: booster per la pelle
Come le fette di cetriolo per rinfrescare le palpebre e il gel di aloe vera per lenire la pelle, i fondi di caffè sono da sempre un alleato nei trattamenti viso e corpo fai-da-te. Partendo da questa verità popolare, Moak, azienda siciliana attiva dal 1967 nel settore della torrefazione, ha trasformato uno scarto della sua produzione in un ingrediente cosmetico ricco di antiossidanti e derivati della caffeina. Il protagonista di questa nuova linea beauty è il silverskin, sottile pellicola che avvolge il chicco verde. Dallo scrub corpo in combo con il sale marino alla candela da massaggio, che si scioglie in un olio caldo e nutriente. caffemoak.com
La Fiorida: beauty country chic
Per portarsi a casa il profumo della natura incontaminata della Valtellina basta esfoliarsi con il peeling corpo a base di fieno ed erbe medicinali, farsi uno shampoo alla liquirizia e stella alpina o spalmarsi la crema mani con il latte fresco prodotto dalle vacche dell’azienda agrituristica La Fiorida. Il primo agriturismo d’Italia insignito con stella Michelin (rossa e verde), oltre ad avere un’area wellness con trattamenti al fieno di sacco, un mix di erbe come l’arnica, la camomilla di montagna, millefoglie, la veronica e la piantaggine, vende la sua linea di prodotti naturali. Per ricreare l’atmosfera alpina della spa, accendete una delle loro candele, magari quella al basilico e legno di betulla. lafiorida.com