Tra le strade riecheggiano i rintocchi delle campane, e il suono onnipresente dell’acqua che sgorga dalle tante fontane. Statue e cupole sontuose svettano verso l’alto, e le mura color ocra sono inondate dalla luce. Poi all’improvviso il rumore stridente del traffico romano si apre un varco, rompendo bruscamente l’idillio. Ma Roma è Roma, lo è da sempre e lo sarà per sempre. E, immancabilmente, le si assolve ogni colpa. Non ha nemmeno bisogno di chiedere perdono. Mentre cammino per le sue strade, i miei sensi sono sopraffatti dal continuo brusio di una città che mostra orgogliosamente il suo retaggio in ogni pietra, ogni strada, ogni gesto. Il Colosseo si staglia in lontananza, disegnando il suo profilo su un luogo che è sempre stato definito dalla maestosità di un impero scomparso da molto tempo.
Quello che mi sorprende sempre di Roma è come, magnificamente, questa metropoli fiorente, caotica e complicata viva nell’ombra del suo antico passato. Lo si può vedere, certamente – monumenti grandiosi e rovine ben conservate abbondano – ma soprattutto lo si può percepire. Quando passo davanti al Pantheon, le sue imponenti colonne mi ricordano che la storia è più grande dell’uomo. Il Foro Romano, con i suoi echi del passato, è la conferma di come tra rovina e distruzione possano trovarsi bellezza e rinnovamento. E passeggiando lungo l’antico ghetto ebraico, immagino sempre cosa racconterebbero quelle mura se potessero parlare. Sembra così riduttivo, e stereotipato, definire questa città “eterna”, eppure è la verità. È sfaccettata, affascinante, piena di contrasti e contraddizioni. È infinita.
Ma girovagando tra le sue piazze, un senso di novità ribolle sotto i sanpietrini che lastricano le vie e inizia a permeare l’aria della città – un innegabile cambiamento, in cui l’antico splendore incontra il lusso moderno. Attualmente, Roma sta vivendo un rinascimento tutto suo, che va oltre l’arte e la carbonara, nell’essenza più profonda di come la città accoglie il mondo: la sua ospitalità. Uno dopo l’altro, hotel a cinque stelle aprono le loro porte. I brand dell’hôtellerie luxury stanno investendo ingentemente nel ristrutturare edifici storici, trasformandoli in strutture di prestigio che offrono comfort all’avanguardia con un tributo alla storia.
Hotel Eden: sulle orme di Emily in Paris
Queste scintillanti nuove strutture, con i loro interni sfarzosi e l’accoglienza raffinata, sono più che semplici alloggi: sono omaggi al leggendario passato di Roma, e al tempo stesso la proiettano audacemente nel futuro. La collisione tra antichità e innovazione non sta semplicemente nel rinnovamento dei palazzi, ma è un revival dello stesso spirito romano. I segnali di quello che sarebbe accaduto si erano visti già nel periodo pre-pandemico, con l’inaugurazione della lussuosa Rocco Forte House, cinque appartamenti con tanto di servizio di maggiordomo su richiesta in un palazzo affacciato su piazza di Spagna. Oltre agli importanti progetti di rinnovo che hanno riguardato l’Hotel de la Ville riaperto nel 2019 (sempre di Rocco Forte Hotels) dove ha da poco inaugurato il primo Café Ginori 1735 di Roma, e l’Hotel Eden (Dorchester Collection), che è stato protagonista dell’ultima stagione della serie Netflix di grande successo Emily in Paris (di certo, anche Emily ha avuto il sentore che qualcosa di speciale stesse succedendo da queste parti!).

La più recente reinvenzione di Roma non riguarda solo l’offerta di nuove occasioni di soggiorno. In tutto questo brulicare di novità, c’è una ben riconoscibile riverenza verso il passato. Attingendo alla fama dell’Impero legata ai suoi eccessi, i sontuosi banchetti e gli stili di vita opulenti stanno offrendo ispirazione per questa nuova era di luxury hotel e per il genere di ospitalità che portano con sé. L’ondata di nuove aperture sta innalzando Roma al livello di “grandes dames” come Londra e Parigi: il bello di tutto ciò è che ciascuna di esse sfoggia la sua propria identità romana, e alcuni importanti marchi di hôtellerie hanno scelto proprio la città per il loro sbarco in Italia.
L’Antica Roma al Bulgari Hotel
L’arrivo più atteso e straordinario è stato quello del Bulgari Hotel Roma nel 2023. Più che l’inaugurazione di un nuovo albergo, ha significato un grande ritorno a casa, riportando finalmente un indirizzo del gruppo nella città dove l’iconico brand di lusso era nato nel 1884. L’hotel si affaccia su piazza Augusto Imperatore e lo sguardo di ogni ospite non può non essere catturato dal mausoleo circolare che custodisce le spoglie dell’Imperatore e che da duemila anni a questa parte rappresenta uno dei simboli più potenti della grandiosità dell’Antica Roma. La stessa che ha ispirato tanti curatissimi dettagli della struttura, dalla spa all’avanguardia, con mosaici dorati che richiamano le antiche terme romane, alla lussureggiante rooftop terrace che offre magnifiche vedute sullo skyline della città (come quello che si può ammirare sulla nostra cover). Nei diversi ambienti, si possono scorgere a ogni angolo esempi di artigianato Made in Italy – dalle collezioni di Gio Ponti agli chandelier in vetro di Murano – e il servizio premuroso ma discreto ha portato l’ospitalità di Roma a nuove vette. In cima a una splendida fontana che corona il lucente edificio razionalista degli anni 30, un’iscrizione in latino dichiara: “Qui, lo spirito dell’Imperatore si libra nel cielo”.

In effetti, la sua presenza sembra aleggiare e, fin dal momento in cui si arriva, si ha la sensazione di trovarsi in un luogo speciale. Agli ospiti è riservata un’esperienza unica, in cui il design contemporaneo incontra il fascino dell’Antica Roma, offrendo un rifugio esclusivo a pochi passi dalle attrazioni più celebrate della città. La sua apertura a lungo attesa è stata accompagnata da tutto il glamour e lo sfarzo che c’era da aspettarsi. L’opening party ha visto 200 droni illuminare il cielo, e brand ambassador e star di Hollywood come Zendaya e Priyanka Chopra Jonas arrivare per una serata ad alto tasso di Champagne e gioielli. L’albergo offre quella che è al momento la grand suite più costosa (e magnifica) di Roma: con i suoi 300 metri quadri, la Bulgari Suite si affaccia sul Mausoleo di Augusto ed è impreziosita da notevoli pezzi di design, inclusa una stupefacente vasca da bagno in marmo arabescato ispirata a quelle delle Terme di Caracalla, oggi collocate nelle due fontane di piazza Farnese.
Six Senses Rome dove ospitalità fa rima con sostenibilità

Un’altra fastosa apertura del 2023 è stata quella del Six Senses Rome, il primo urban retreat al mondo del brand. Ospitato in uno storico palazzo del Settecento, sta facendo da apripista in città con la sua enfasi su sostenibilità, benessere e appagamento sensoriale. Il progetto architettonico degli interni – firmato da Patricia Urquiola – sposa lo stile romano classico dell’edificio integrandovi elementi moderni ed “eco-consapevoli”. Gli ospiti hanno a disposizione ampie suite con vedute panoramiche, il singolare concept di ristorazione del Bivium, basato su ingredienti locali e biologici, e un panoramicissimo “giardino sospeso”.

La spa alza decisamente la posta del wellness romano offrendo screening personalizzati, terapia del suono e meditazione. Riprendendo i rituali degli antichi romani per una cura di sé completa, gli ospiti passano attraverso tepidarium, caldarium e frigidarium fino alla fontana di ghiaccio, e ritorno.
The Rome Edition Hotel, il lusso declinato in chiave contemporanea

C’è anche The Rome Edition Hotel, che ha portato in città un approccio differente al lusso, con un distintivo tocco contemporaneo. Coerentemente con lo stile per cui è famoso il marchio, è caratterizzato da un design minimalista con linee nette, arredi ricercati e un vibrante mood artistico. Lo spazio della lobby, con gli alti soffitti e i lunghi tendaggi in velluto verde, non ha pari in città.

Il rooftop bar è uno dei punti forti dell’hotel, con le ampie viste sui monumenti più iconici della città a cominciare dal Colosseo, e la Punch Room è la prima nel suo genere a Roma. Sono tante le guest experience proposte, tra cui i tour privati e personalizzati, pensati per coloro che cercano delle “Vacanze Romane” cosmopolite ma raffinate.
Dal rooftop del W Rome all’atmosfera artistica di Soho House
Per un’atmosfera più spensierata, il W Rome si è affermato ormai da qualche anno come la scelta migliore in città: con il suo design audace ispirato a monumenti come il Pantheon con le sue colonne e il suo oculus, e un ambiente chic, qui il lusso moderno incontra vibrazioni giovanili e allegre. A rendere speciale il soggiorno contribuiscono anche la piscina e il bar sul rooftop, decisamente glam, una vivace scena sociale ed esperienze culinarie non convenzionali. L’albergo abbraccia così l’eclettica energia della città, rivolgendosi tanto a viaggiatori stranieri quanto ai romani che amano un sofisticato spirito d’avventura.

Anche l’internazionale Soho House, con la sua formula su membership, ha scelto Roma – preferendola sorprendentemente a Milano – per la sua prima impresa italiana. Situata nella zona di San Lorenzo, nota per l’atmosfera artistica e vivace, la struttura è contraddistinta da interni di design, camere raffinate e un’atmosfera rilassata. Nei mesi più caldi, i soci romani e internazionali si ritrovano sul rooftop per prendere il sole e socializzare.
Il fascino esperienziale di Casa Monti

A proposito di rooftop, quello di Casa Monti svetta sui tetti del modaiolo quartiere Monti. Questo boutique hotel a cinque stelle mescola allure senza tempo e un tocco bohémien in un palazzo settecentesco reimmaginato dalla nota designer Laura Gonzalez. Ogni dettaglio – dai soffitti affrescati e i selezionati pezzi di antiquariato alle ceramiche dipinte a mano e i pavimenti in travertino – è un omaggio alla maestria e al patrimonio culturale romano. Speciale elemento ricorrente è la delicata nuance d’arancio che illumina l’intero albergo, riportando alla mente la “golden hour” della Capitale. Con un focus particolare sulle esperienze autentiche, Casa Monti invita gli ospiti ad assaggiare la cucina tradizionale (dalla parmigiana di melanzane ai tonnarelli cacio e pepe), a distendersi in una spa ispirata all’antichità e a immergersi nell’animo creativo di Roma.

Palazzo Talìa: l’hotel firmato da Luca Guadagnino
Girovagando per Palazzo Talìa, vi sarebbe concesso pensare di trovarvi in una galleria d’arte piuttosto che in un albergo. Qui, gli ospiti possono indulgere nell’opulenza romana dell’ambientazione intima eppure principesca, semplicemente magnifica. Situato in un palazzo cinquecentesco con tutto l’elegante fascino dell’epoca, è il primo progetto architettonico del regista italiano Luca Guadagnino: un vero spettacolo con i suoi meravigliosi soffitti e, in particolare, la grandeur dell’Aula Magna che leva il fiato. L’attenzione ai dettagli negli interni rende Palazzo Talìa la scelta ideale per chi è in cerca di esclusività ma vuole anche essere al centro dell’azione.

Si affaccia sulla splendente piazza della Repubblica il cinque stelle Anantara Palazzo Naiadi Rome Hotel, all’interno di uno storico edificio in stile neoclassico. L’albergo ha una preziosa terrazza con piscina e spa ben attrezzata, mentre al piano terra il ristorante Ineo dello chef Heros De Agostinis propone una intrigante cucina cosmopolita. Spostandosi verso la zona di Largo Argentina, il Radisson Group ha creato una nuova struttura di grande eleganza con il Radisson Collection Hotel, Roma Antica. Qui, marmi e mosaici compongono il design ispirato all’Antica Roma e al significato storico del luogo, e durante la scorsa estate hanno proiettato dei film sul rooftop, un’ode all’epoca d’oro del cinema romano.

A due passi da piazza del Popolo, Palazzo Ripetta è un boutique hotel ospitato in un palazzo del Seicento che ha visto diversi usi nel corso della storia (per tre secoli fu il Conservatorio della Divina Provvidenza che accoglieva giovani donne in difficoltà). L’affascinante insieme di stile classico e moderno non si ritrova solo nelle camere ma anche nella deliziosa Piazzetta Ripetta, allestita nei mesi estivi nel vivace e verdeggiante cortile interno e ideale per un Negroni 3.0 prima o dopo cena.

Non lontano da qui, nel cuore del Tridente, l’Hotel d’Inghilterra, uno degli alberghi di lusso più antichi di Roma, continua a incarnare una sofisticatezza senza tempo grazie alla recente ristrutturazione. Proprio accanto alla scalinata di Trinità dei Monti, questo grand hotel è stato a lungo la scelta preferita di personalità, celebrità e viaggiatori colti. Rifugio confidenziale, con il suo fascino storico e il servizio impeccabile è un punto di riferimento nella scena romana del turismo di alta fascia.
E poi ci sono i pilastri dell’hôtellerie romana che si reinventano di continuo, come l’Hotel Locarno. Nel 2025, questa meraviglia Art Déco festeggia 100 anni con un programma di eventi per l’occasione. Una serie di menu celebrativi per quel che riguarda il cibo e i drink (assaggiate le tante versioni di Bloody Mary) offrirà le proposte più emblematiche, dimostrando che il lusso non invecchia. Come Roma stessa.

Con la scena dell’ospitalità luxury in pieno fervore, questi hotel non solo sono ottime scelte per il soggiorno in città ma stanno anche plasmando il futuro della gastronomia romana. I loro ristoranti e bar, dall’enfasi particolare su innovazione, sostenibilità e servizio di alto livello, stanno catturando l’attenzione globale e influenzando gli chef e ristoratori locali. Questo ha incoraggiato anche altri indirizzi ad alzare l’asticella. Così, mentre le nuove strutture continuano a fissare inediti standard per la ristorazione d’albergo, stanno anche aiutando a ridefinire Roma come una città dove eleganza, cucina e cultura convergono perfettamente.
La proposta enogastronomica by Niko Romito

Al Bulgari Hotel Roma, la proposta gastronomica è guidata da Niko Romito. Tra gli chef più acclamati d’Italia, con il suo ristorante 3 stelle Michelin Reale in Abruzzo, ha una cifra inconfondibile, raffinata e apparentemente semplice. I suoi piatti – incluso il signature spaghetti al pomodoro – infondono lo stile del brand Bulgari con il suo talento culinario e il profondo rispetto per gli ingredienti.


Le sue bombe dai ripieni salati (che buona quella al vitello tonnato) rivedono lo street food classico con un tocco nostalgico, ispirato a uno dei pezzi dolci tradizionali della colazione. E Roma può finalmente avere un assaggio del rinomato Bulgari Cocktail, signature della casa: proposto ai banconi dei Bulgari Bar di tutto il mondo, è una deliziosa miscela di London Dry Gin, Aperol e succo di arancia, ananas e limone.

Pier Daniele Seu, Ciccio Sultano e Fabrizio Fiorani: l’offerta culinaria del W Rome
Probabilmente quello che è riuscito più di tutti ad attrarre un’assidua clientela romana è stato il W Rome. Tutte le sere, ci potete trovare locals che vengono qui per bere o cenare. Non è una casualità, e soprattutto non è cosa da poco in un Paese in cui mangiare in albergo non rientra nelle abitudini connaturate. Ma come potrebbero i romani resistere a nomi come Pier Daniele Seu (e le sue premiatissime pizze), lo chef siciliano due stelle Michelin Ciccio Sultano (e la sua devozione verso quella che chiama “Cucina Educata”, da Giano) e Fabrizio Fiorani con le sue creazioni dolci, che includono indimenticabili praline (Zucchero X Fabrizio Fiorani)?

Il W Lounge ospita DJ set e un cocktail menu con un’ampia selezione di Martini. Il loro aperitivo è sempre più amato, specialmente grazie al #nopeanuts movement – con la promessa di non servire mai snack mediocri. Niente noccioline, taralli o patatine in menu, dunque, ma invece pizza e mortazza o perfino pane e panelle.

Le novità dell’ospitalità di lusso
Con altre aperture all’orizzonte, la città attende ulteriori nomi di gran prestigio, incluso Carlo Cracco che aprirà un ristorante nel nuovo Corinthia Hotel. E tutti gli occhi del settore restano fissi su Roma, con questo melting pot di personaggi e tangibile energia. Anche perché la notevole marea non sembra fermarsi. Tra le prossime novità già confermate ci sono non uno ma due Four Seasons Hotel, il Nobu Hotel, il Rosewood e si parla anche del Mandarin Oriental. Ci sono poi anche J.K. Place Roma Maison, un club esclusivo con 15 sfarzosi appartamenti con servizio maggiordomo in un palazzo del Seicento restaurato, e l’Orient Express La Minerva, il primo hotel del brand famoso nel mondo per i viaggi in treno. In quella che si può descrivere come una nuova età dell’oro per la città, questa importante iniezione di dollari e idee è quello che i suoi abitanti sperano possa essere foriero di un atteso rinnovamento dopo anni di declino e instabilità economica e amministrativa.

Certo, i nuovi hotel di lusso di Roma sono porte di accesso al piacere ma stanno anche scrivendo un nuovo capitolo nella storia della città. Sostanzialmente, la Capitale sta insegnando ancora una volta al mondo cosa vuol dire vivere una vita piena di bellezza. Visitando questi spazi portati a nuova vita, si può sentire il peso dei secoli assieme alla leggerezza di una nuova alba.
Il passato sussurra attraverso ogni colonna di marmo e pietra traballante, mentre il futuro brilla nei riflessi dei corridoi degli alberghi, tra vetri scintillanti e legno tirato a lucido. Roma, come ha sempre fatto, affascina con i suoi contrasti – una città dove il tempo sembra fermarsi, ma non è mai davvero così. Il rinascimento dell’ospitalità che sta avendo luogo non ha solo a che fare con l’opulenza, ma rende onore a una precisa eredità, invitando il mondo a viverla non come una reliquia ma come un vivace capolavoro in continua evoluzione.

Così, mentre il sole tramonta su cupole e monumenti, proiettando la sua prospera luce su millenni di storia, Roma si trova a un bivio notevole. Quest’antica metropoli, che è sempre stata come un museo vivente degli antichi splendori, adesso si trova a rinascere attraverso le lenti della modernità. La trasformazione è sottile ma profonda: un’infusione di eleganza contemporanea nelle vene di una città antichissima che non ha mai dimenticato le proprie radici. Cambiamento e rinnovamento sono la linfa vitale di Roma, a dimostrazione che se gli imperi possono cadere, il loro fascino resta immortale.
Sorseggiando un drink sulla terrazza di uno di questi nuovi hotel, con lo sguardo che si posa su uno skyline che narra storie di trionfi e tragedie, è facile realizzare che, alla fine, il vero lusso di Roma lo si potrebbe trovare non solo in alberghi grandiosi o nei loro sontuosi banchetti, ma anche nell’incrollabile promessa di essere per sempre un luogo dove la storia respira, e dove ogni visitatore è invitato a farne parte. Questa è la vera bellezza dell’ospitalità romana: una città che cambia senza mai tradire se stessa.