Negli ultimi anni la capitale austriaca si sta ponendo sempre più come destinazione gastronomica di riferimento, capace di sorprendere con proposte sempre nuove. Il fermento del panorama enogastronomico locale è testimoniato da un’ondata di nuove aperture, tra ristoranti, bistrot, wine bar e locali specializzati.
Tra tradizione e reinterpretazione
Tra le novità di spicco, il celebre ristorante Plachutta ha inaugurato una nuova sede al Neuen Markt, dove il Tafelspitz – il bollito viennese per eccellenza – viene servito in un ambiente informale, affiancato da piatti stagionali che cambiano ogni mese.
Nel quartiere Servitenviertel, Tante Liesl ha conquistato i residenti con una proposta semplice e genuina di cucina viennese, in un’atmosfera conviviale. Innovazione e spirito giovane si ritrovano invece in Das Drittl, dove una cucina moderna reinventa i piatti classici con audacia: tra le proposte, Germknödel con pancetta, pollo alla paprika e insalata di pollo fritto.
Punta tutto sulla territorialità Das Weinberg, che serve specialità locali come lumache di Gugumuck, salmerino alpino e gamberi d’acqua dolce in formato tapas, ideali per la condivisione. Il ristorante dispone anche di un suggestivo giardino urbano.
La rivoluzione green: vegetariano e vegano in primo piano
Anche le tradizionali Beisl (osterie viennesi) si rinnovano. Rosi propone una cucina vegetariana creativa accompagnata da vini naturali e bevande analcoliche, mentre Schwein serve esclusivamente piatti vegetali in chiave contemporanea, dalla colazione a tarda sera.
In apertura a settembre, Lara è il nuovo progetto del duo Larissa Andres e Jonathan Wittenbrink, già noti per Jola. Questo nuovo ristorante offrirà piatti vegani à la carte in un contesto più rilassato.
Dalla fattoria alla tavola: il ritorno alla terra
Il concetto farm-to-table prende forma in Meinklang Hofküche, che utilizza materie prime provenienti quasi esclusivamente dalla propria tenuta nel Parco Nazionale del Seewinkel. L’ambiente, essenziale e nordico, riflette l’esperienza scandinava dello chef.
Sempre all’insegna della stagionalità, l’attesissimo Weimarck nel quartiere Freihausviertel proporrà piatti biologici preparati con ingredienti forniti da agricoltori e produttori locali.
Per chi vuole incontrare direttamente i produttori, il mercato coperto Markterei nel 9° distretto offre un’occasione unica ogni venerdì e sabato, trasformandosi d’estate in un autentico Heuriger urbano. Degustazioni, acquisti e momenti di convivialità si alternano tra gli stand e il giardino interno.

Internazionalità e inclusività: i nuovi volti della ristorazione
Anche l’inclusività trova spazio nella scena gastronomica viennese. Kuchenamt, progetto della cooperativa sociale wienwork, è una pasticceria e caffetteria che forma e impiega persone con disabilità nel settore della ristorazione artigianale.
Le influenze internazionali si fanno sentire in ristoranti come Otto will Meer, ispirato alla cucina spagnola e specializzato in piatti di mare, dalla paella ai frutti di mare. La location? Il suggestivo Otto Wagner Schützenhaus, affacciato sul Danubio.
All’interno della storica Borsa viennese, ha invece aperto Nikkai, raffinato ristorante di cucina fusion asiatica-europea. Per gli amanti della carne, Heat propone tagli selezionati cotti su pietra lavica, valorizzando fornitori regionali come Höllerschmid e Wagyuhof.
Nuovi ristoranti d’hotel
Anche il settore alberghiero partecipa alla rivoluzione gastronomica: all’Hotel O11 lo chef stellato Patrick Müller guida il Mon Cher, con una formula conviviale ispirata alla cucina francese. Il Cosmo Kitchen del The Leo Grand mixa invece sapori internazionali con influssi locali.
Al Palais Hansen (Anantara), oltre al già noto Edvard, è stata inaugurata la Brasserie Sophie, dove la cucina francese si fonde con quella austriaca. All’Hotel Das Triest sono tornati il ristorante italiano Bistrot Bertarelli e il mitico Silver Bar.
Infine, attesissima per la fine dell’estate è l’apertura del Mandarin Oriental Vienna, con lo chef Thomas Seifried alla guida di un’offerta gastronomica completa: ristorante gourmet, brasserie, caffetteria-pasticceria e cocktail bar.

Vini, cocktail e cultura dell’aperitivo
Sul fronte bar e aperitivi, Der schöne Ernst, all’interno dell’Hotel Henriette sulla trendy Praterstraße, propone spritz, vini alla spina e stuzzichini in stile cicchetto, dal mattino alla sera.
Concept simile per il bar Alexandra, dove si servono cocktail signature realizzati da Roberto Pavlović Hariwijadi, nome di spicco nel panorama mixology viennese.