ArcheoRunning tra le location di Emily in Paris

ArcheoRunning tra le location di Emily in Paris

Un tour a passo sostenuto svela il lato più autentico della Capitale, tra angoli nascosti e location iconiche della nota serie televisiva.
Emily e Marcello a Fontana di Trevi
Foto di Netflix

Tutto riparte da dove avevamo lasciato, Roma. Le riprese della quinta stagione di Emily in Paris, la celebre serie televisiva targata Netflix, sono in pieno svolgimento nella Capitale, dove i primi avvistamenti del cast stanno alimentando l’attesa per le nuove puntate. Perché, nel frattempo, non rivivere i luoghi che hanno fatto da sfondo alla stagione precedente? Tra vicoli nascosti e siti rappresentativi, ho seguito un itinerario proposto da ArcheoRunning, un progetto che invita a scoprire la città a ritmo di corsa o di camminata dolce, promuovendo al contempo benessere e cultura.

Non si tratta di tappe da spuntare in maniera frettolosa, orologio alla mano, ma di itinerari tematici accessibili a tutti per dedicarsi a un sano esercizio fisico arricchito da racconti storici. È questa la visione di Isabella Calidonna che, nel 2016, ha saputo fondere il proprio bagaglio culturale e sportivo in un format unico. Storica dell’arte, guida turistica, allenatrice CONI, tecnico FIDAL e — presto — archeologa, ha trasformato Roma in una palestra a cielo aperto, dove ogni passo è anche un tuffo nella storia. Il risultato? Running tours e walking tours che, in modo sostenibile e inclusivo, permettono di esplorare la città lontano dalle solite rotte turistiche. «Sto organizzando un’attività con le Joëlette, speciali carrozzine che permettono anche a chi ha difficoltà motorie di partecipare ai miei tour», ha raccontato Isabella.

Passeggiata romana in stile Emily in Paris

Ogni uscita si svolge al mattino presto, quando Roma è ancora avvolta dal silenzio, o quasi. Alla ricerca di un po’ di leggerezza, ho deciso di partecipare a una camminata che ricreava le scenografie della serie con Lily Collins, girata nel 2024. Un’occasione perfetta per immergersi nei luoghi che hanno fatto da sfondo alla trama, ma anche per sfatare alcuni stereotipi sulla città e i suoi abitanti. Con Isabella ci siamo date appuntamento a piazza del Popolo — punto di partenza di ogni tour — e, dopo le presentazioni, abbiamo iniziato la nostra camminata salendo verso il Pincio.

Foto di Netflix

È qui che Marcello ed Emily — nei panni di una Audrey Hepburn moderna — hanno fatto tappa durante il loro giro in vespa. Una scena memorabile anche se, nella realtà, la zona è chiusa al traffico.

Foto di Netflix

Spanish Steps, tra fiction e realtà

Prossima tappa: piazza di Spagna. Scendendo da Trinità dei Monti, con una foto di scena alla mano, Isabella mi ha indicato il punto esatto in cui Emily e Marcello si sono seduti, proprio lì dove lei ha scattato il “selfie traditore” che ha rivelato al mondo intero la sua trasferta italiana. Attraversiamo la celebre scalinata che, alle prime luci del mattino e senza la folla di turisti, sprigiona un fascino quasi surreale. Una curiosità che forse non tutti sanno: Piazza di Spagna prende il nome dall’adiacente Ambasciata di Spagna presso la Santa Sede. «La scalinata di Trinita dei Monti — nota ai più come Spanish Steps — fu realizzata successivamente, tra il 1723 e il 1726, su progetto dell’architetto Francesco De Sanctis e collega non solo la piazza alla parte alta della città che, un tempo, era di pertinenza francese, ma rappresenta anche un modo per celebrare la pace tra le due nazioni», ha rivelato la guida.

Un tuffo nella Roma nascosta

Da lì proseguiamo in direzione Fontana di Trevi dove ci siamo soffermate ad ammirare, tra Via dei Lavatori e Piazza di Trevi, una delle poche Madonnelle (le piccole edicole votive che punteggiano la città) ad altezza d’uomo prima di approdare al punto in cui i due personaggi hanno compiuto il tradizionale gesto del lancio della monetina. Ma non è tutto: poco distante dalla Chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio, imboccando il vicolo del Puttarello, si arriva al Vicus Caprarius, un sito archeologico dove, come mi ha raccontato Isabella, si scende per circa 6 metri al di sotto dell’attuale piano di calpestio stradale per ammirare un esempio suggestivo della stratificazione di Roma. Tra le antiche strutture si trovano anche le vasche di decantazione che, un tempo, raccoglievano le acque dell’Acquedotto Vergine sfociando in quella che oggi è Fontana di Trevi.

Foto di Netflix

La passeggiata prosegue attraverso la Galleria Sciarra, un elegante passaggio pedonale coperto — chiuso nel fine settimana — che rappresenta uno dei capolavori meno noti del Liberty romano. Raggiunta via di San Marcello (dove si trova la cappella della Madonna dell’Archetto, scrigno nascosto visitabile solo un’ora al giorno alle 18, in occasione della recita del Rosario), si riconoscono gli esterni di quella che, nella serie, viene spacciata come la sede romana del team francese: nella realtà, si tratta degli spazi del Six Senses Rome. Il percorso ci conduce poi in piazza Margana, un angolo raccolto nel cuore del centro storico dove Emily, seduta tra i tavoli dell’Antica trattoria Angelino, si gusta un Aperol Spritz.

Passeggiando tra il Teatro Marcello e la Fontana delle Tartarughe

Continuando il cammino, passando per il Teatro Marcello ci addentriamo nel Ghetto fino a ritrovarci davanti all’Hostaria da Giggetto, location in cui Emily — insieme a Marcello e a un suo amico — ha sperimentato i sapori della cucina romana più autentica. Ci imbattiamo poi in via della Reginella, una stradina appartata che emana un fascino particolare. In questo angolo quasi sospeso nel tempo, Emily si è concessa una passeggiata con l’amica Mindy di tutto punto vestita. Oltre al glamour della scena, questo luogo custodisce un pezzo di storia: proprio qui abitava Settimia Spizzichino, l’unica donna sopravvissuta alla retata del Ghetto del 1943 in cui mille persone furono deportate delle quali solo 17 fecero ritorno a casa.

Foto di Netflix

Una memoria che si conserva nelle pietre di inciampo, posizionate in corrispondenza del civico 2, dove sono incisi i nomi dei suoi familiari tragicamente morti ad Auschwitz. La tappa finale del tour ci conduce a piazza Mattei, dominata dalla Fontana delle Tartarughe, finalmente tornata visibile dopo il restauro. Proprio qui Mindy, aspirante cantante, seduta al piano intona le note di Beautiful Ruins mentre Emily la riprende, immortalando quel momento. Il mio giro è giunto al termine ma non l’esperienza romana di Lily Collins che resterà sul set per tutto il mese di maggio. Quali avventure e imprevisti l’aspettano? Non ci resta che attendere.

Dalle stelle alle Madonelle: le proposte alternative

Non è necessario essere appassionati di cinema e serie tv per mettersi in marcia: sono tante le proposte offerte da Archeorunning per chi cerca esperienze alternative. Un esempio? Il power walking Stargazing, energica passeggiata alla scoperta dei cieli stellati dipinti sulle pareti e i soffitti delle chiese romane. Non c’è dunque bisogno di attendere il calar della notte in quanto questo tour, organizzato alle prime luci del giorno, si concentra sulle opere d’arte che adornano strutture come Sant’Agostino, Santa Maria Sopra Minerva, San Gioacchino e molti altri. Inoltre, nell’anno del Giubileo, non poteva mancare il tour dedicato alle Madonnelle.

«In tutta la città se ne contano circa 500, un numero decisamente inferiore rispetto a quello originario. Un tempo ogni rione si prendeva cura di queste strutture ma, con il passare dei secoli, molte di esse sono cadute in decadenza. In origine le Madonnelle erano delle edicole votive dedicate ai Lares Compitales, divinità pagane (forse di origine etrusca), che proteggevano le intersezioni stradali. La lucina che spesso le accompagnava, serviva proprio a illuminare l’incrocio, offrendo così un’ulteriore protezione ai passanti. Con la caduta dell’Impero Romano però, queste figure furono progressivamente sostituite da simboli religiosi cristiani», ha raccontato Isabella.

Ogni passo – che sia più o meno veloce – può trasformarsi in un’opportunità per riscoprire la città con uno sguardo nuovo, più attento e curioso, capace di sorprendere anche chi pensa di conoscerla da sempre.

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