L’Alto Adige è una terra di antichi castelli (più di 800) e torri medievali che custodiscono un passato secolare e offrono soggiorni di charme per chi cerca un’esperienza immersiva nella storia, oltre che nella natura. Proprio a Merano si trova Castel Trauttmansdorff, luogo d’elezione dove l’Imperatrice Sissi trascorse qualche mese della sua vita, una visita ricordata anche dal trono in marmo bianco lungo tre metri che offre una vista panoramica e dal sentiero che porta il nome della nobildonna. Oggi, questa antica residenza è parte del museo Touriseum mentre molti di questi manieri sono stati trasformati in eleganti destinazioni di ospitalità, che sia per fughe da mille e una notte o esperienze di alta ristorazione. Ogni indirizzo diventa così una continua scoperta: dettagli artistici, cicli di affreschi riportati all’antico splendore e suite decorate con il gusto degli artigiani del posto. A incorniciarli, pensano la bellezza delle montagne e il sole che illumina le vallate altoatesine (sul sito di Dolomiti.it assicurano bel tempo 300 giorni all’anno!). Pronti a fare un salto indietro nel tempo?
Castel Maurn
Difficile immaginarlo come ostello ma dagli anni 70 al 2018 lo è stato veramente. Walter, il figlio dell’allora proprietaria, e sua moglie Sabine hanno investito in questo luogo nel cuore della Val Pusteria che trasuda di storia (le prime tracce risalgono al 990) e che, lo scorso ottobre, ha persino ricevuto il certificato di “residenza d’epoca”. Per rendersi conto del passato glorioso che ha attraversato, basta osservare le pareti durante la colazione, mentre si spalma una delle ottime confetture di Alpe Pragas: sono perfettamente decorate con un ciclo di affreschi finemente restaurato. Al momento del check-in, quando si varca la soglia di una delle nove stanze (ognuna diversa dall’altra), si entra in realtà in un mini appartamento, tra oggetti di design, pezzi d’arredo vintage, mobili e tessuti realizzati da artigiani locali. Chi è in cerca di relax, può fare un tuffo nella piscina riscaldata in giardino, spiati dalle mucche del vicino al pascolo, oppure rifugiarsi nella spa.
Castel Haselburg
Dopo aver scalato una delle colline sopra Aslago, si arriva a un parcheggio immerso in un bosco. Prima di varcare le spesse mura del castello, si attraversa una porticina, una di quelle che costringe ad abbassare il capo anche chi è di piccola statura. Oggi, al suo interno, si trovano un ristorante guidato dallo chef Lorenzo Baldacci e lo SkyBar con vista su Bolzano, gettonato per feste ed eventi. Se al calar del sole si rimane affascinati dalla bellezza senza tempo del maniero, di giorno questo luogo si apprezza ancor di più anche per i filari di viti, in particolare di Lagrein. È in Romania che, però, la proprietà ha trovato la sua dimensione vinicola con Villa Vinea, la cui produzione è disponibile come referenza tra i vini del ristorante. La famiglia Oberrauch, proprietaria del castello, è a capo anche del Caseificio Capriz: chi desidera assaggiare qualche prodotto del casaro può ordinare, in questo periodo dell’anno, il Risotto con rapa rossa, mostarda di mele e Giniz, formaggio di latte vaccino aromatizzato con ginepro e gin.
Castel Fragsburg
Ha quasi 400 anni (portati benissimo!), sorge accanto a uno dei meleti della cooperativa altoatesina Vog e appartiene alla famiglia Ortner dal 1954. Qui, si vive in simbiosi con la montagna: dall’acqua in caraffa che proviene direttamente dalla fonte all’elettrizzante giro in elicottero che permette di sorvolare l’area, fino alle passeggiate nella natura nel segno della biofilia – letteralmente “amore per la vita” – insieme all’alchimista Renate De Mario Gamper, responsabile anche della spa curativa dove viene utilizzata l’esclusiva linea beauty creata per Fragsburg. Se l’ex palazzina di caccia, sapientemente ristrutturata, oggi accoglie 20 suite, le mura storiche adiacenti si trasformano in uno spazio perfetto per party esclusivi. Il castello sarà in “letargo” fino al 16 aprile 2025: tra le novità della riapertura, si segnala che il ristorante Prezioso, già stellato nella Guida Michelin, ha finalmente ottenuto anche il macaron verde.
Castel Hörtenberg
Questa è una storia iniziata più di 500 anni fa, quando il maniero divenne un palazzo signorile nel quale sono passate diverse famiglie, senza però mai cambiarne il nome. Il primo personaggio di questa successione è Leonahrd Hörtenberg, fino ad arrivare all’attuale gestione dei Podini (proprietario anche del locale Stadt Hotel Città), imprenditori già noti in Maremma per l’azienda agricola Ampeleia e legati all’Alto Adige grazie alla collaborazione con l’enologa, e buona amica, Elisabetta Foradori. Si tratta del primo e l’unico cinque stelle in città, col suo originale stile Oltradige – detto anche Überetscher Stil, un mix di stile gotico e rinascimento toscano – che si fa notare nell’antico quartiere nobile e residenziale di Dodiciville, a dieci minuti a piedi dalla centralissima piazza Walter. La loro Toscana è naturalmente ben rappresentata in cantina, come si può notare sfogliando la carta dei vini del ristorante Le Segrete. In cima alle priorità del loro manifesto c’è la sostenibilità: questo significa usare chiavi in legno riciclato con chip card, prodotti da bagno biodegradabili, eliminare la plastica e sfruttare la domotica per ridurre i consumi energetici. Il fiore all’occhiello è la spa, con un menu di trattamenti à la carte che spazia dalla vinoterapia al “massaggio dell’eterna giovinezza”.
Castel Steinbock
Che veniate per le ciaspolate in mezzo alla neve sull’Alpe di Villandro o per un giro ai mercatini di Natale di Chiusa, in questo periodo dell’anno la prima cosa che vorrete fare una volta rientrati allo Steinbock sarà infilarvi nella sauna finlandese della vostra suite. In questo raffinato boutique hotel in stile alpino e dal design contemporaneo trova spazio anche la cucina: nella Stube del Tribunale – questa residenza storica del XV secolo è stata anche un palazzo di giustizia – viene servita la colazione made in Südtirol, mentre nella Stube Defregger lo chef Tomek Kinder delizia i commensali con interpretazioni gourmet di canederli e salmerino di montagna. La vera chicca è la cantina, con oltre 800 etichette da tutto il mondo. Per chi volesse trascorrere qui il Natale, è disponibile un pacchetto di sette notti per coppie, valido tra il 18 e il 30 dicembre, che include pernottamento, colazione, pranzi e cene.
Romantik Hotel Turm
Con oltre 2mila opere d’arte, tra cui un Picasso autentico esposto al bar, il Romantik Hotel Turm è un museo vivente che si snoda tra le sue cinque torri storiche. Ciascuna ha un nome e una storia: dalla Casa Kraiter, ex tribunale ora tutelato dai Beni Culturali, alla torre del gufo e quella del falco, amate dal proprietario ornitologo, fino alla Wagenhaus, piccola torre nel giardino con stube gotica, e suite Fortezza, dotata dell’ambita vasca freestanding e vincolata dalle Belle Arti. A completare il soggiorno, c’è un’area wellness con black pool affacciata sullo Sciliar, sauna all’abete e bagno di fieno alpino. Il menu da 1.001 calorie permette di concedersi un bicchiere di vino di casa: gli estimatori del Pinot Nero non possono perdere l’occasione di degustare il Corax, l’etichetta di punta della tenuta vinicola Grottnerhof, che prende il nome dal corvo imperiale.