Renaissance Reverie: immersione nell’arte a Firenze

Renaissance Reverie: immersione nell’arte a Firenze

Dalla collaborazione tra l’Hotel Savoy e Palazzo Strozzi nasce una proposta esclusiva con l’accesso a porte chiuse alla mostra di Tracey Emin. Ma le opere dell’artista arrivano anche nella lobby.
My Forgotten Heart, l’installazione al neon dell’artista britannica Tracey Emin
My Forgotten Heart, l’installazione al neon dell’artista britannica Tracey Emin

Da sempre Firenze è un emblema di avanguardia culturale. Fin dal Rinascimento, la città ha promosso e celebrato ogni stile e disciplina artistica, accogliendo artisti visionari e innovativi insieme alle loro opere. Nel corso dei secoli, molti hanno deciso di trasferirsi o di soggiornare nel capoluogo toscano, attratti dal suo straordinario patrimonio. Qui hanno trovato ispirazione dal passato per esplorare le diverse sfumature della vita e dell’amore e suscitare, attraverso le loro creazioni, emozioni profonde e offrire spunti di riflessione.

Mantiene viva questa tradizione la mostra della rinomata artista britannica Tracey Emin ospitata attualmente a Palazzo Strozzi. Sex and Solitude, in programma fino al 20 luglio, indaga i temi centrali della condizione umana, con 60 opere che esprimono in maniera profonda e toccante sentimenti come la perdita, la sofferenza, l’amore e il desiderio. Emin si è fatta conoscere negli anni Novanta, quando le sue istallazioni come My Bed (1998) le hanno assicurato un posto all’interno del movimento degli Young British Artists di quel decennio. La sua abilità di incanalare concetti profondi e universali in opere fortemente personali e autobiografie le è valsa una fama internazionale e un riconoscimento duraturo, così come il cavalierato onorifico al femminile assegnatole nel 2024 per i suoi contributi all’arte.

My Forgotton Heart all’Hotel Savoy

Sex and Solitude, la sua prima mostra personale in Italia, utilizza diversi mezzi e supporti espressivi, che includono la fotografia, il ricamo, i neon e la scultura, per dare vita a una collezione cruda e commovente che stimola la riflessione e l’introspezione, creando un’intensa intimità tra l’artista e il visitatore. Curata con attenzione e sensibilità da Arturo Galansino, l’esposizione annovera opere che contrastano in maniera eclatante con l’architettura del palazzo cinquecentesco che le ospita. Il dialogo tra il fascino storico degli spazi e le moderne tecniche artistiche, i materiali e i soggetti scelti da Emin, evidenzia perfettamente l’evoluzione del ruolo di Firenze attraverso le diverse epoche e correnti artistiche.

Grazie alla collaborazione unica tra Palazzo Strozzi e l’Hotel Savoy, il lavoro di Emin si estende oltre le mura del museo, raggiungendo la lobby dell’albergo dove l’opera intitolata My Forgotton Heart, realizzata dall’artista nel 2015, resterà esposta per tutta la durata della mostra. Gli ospiti dell’albergo, al pari dei visitatori, sono invitati a un incontro ravvicinato e diretto con l’installazione, creando una connessione personale con il messaggio che porta, lontano dall’abituale contesto espositivo. La giustapposizione della moderna e dirompente creazione in neon con l’opulenza, il lusso e la grandiosità degli spazi dell’hotel, sottolinea l’idea di mescolare antico e contemporaneo. La luccicante immagine rappresenta, a suo modo, i secolari temi ricorrenti dell’amore e del dolore.

Renaissance Reverie: Firenze oltre la mostra

Pensato per chi nutre una vera passione per Firenze e per l’arte in ogni sua forma, il pacchetto Renaissance Reverie proposto dal Savoy, combina un soggiorno di lusso in un albergo cinque stelle, icona storica dell’ospitalità fiorentina — caratterizzata da grazia e splendore — con un accesso serale a porte chiuse alla mostra di Tracey Emin. La visita guidata privata vi farà immergere completamente nelle sue opere, senza distrazioni, svelandovi i retroscena dell’attività dell’artista e il significato dei suoi temi. Inoltre, per un numero ristretto di ospiti, è anche possibile prenotare un tour con il direttore del museo o un membro del team curatoriale, che offrirà un’analisi approfondita e una visione personale delle ispirazioni e del percorso concettuale di Emin.

Terminato il tour, una suggestiva passeggiata serale tra i vicoli fiorentini riporta al Savoy e all’Artemisia Bar, recentemente inaugurato. Qui, vi attende il cocktail My Forgotten Heart, signature creato per l’occasione e dedicato all’omonima opera che si trova a pochi passi di distanza. Gli esperti mixologist dell’hotel hanno studiato con cura la ricetta per evocare la stessa emozione e intensità che trasmette il lavoro di Emin, offrendo un’esperienza sensoriale a tutto tondo. È la conclusione ideale di un soggiorno eccezionale, che intreccia il meglio della cultura, della storia e del lusso di Firenze con l’arte contemporanea e l’innovazione.

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