Negli ultimi anni, il fenomeno delle set-cation ha rivoluzionato il concetto tradizionale di vacanza trasformando i luoghi di film e serie tv in vere e proprie destinazioni turistiche. Una tendenza in costante ascesa, che sta guadagnando sempre più popolarità tra i viaggiatori. E non solo all’estero: anche l’Italia vanta esempi emblematici, come la fiction dedicata a Il commissario Montalbano, tratta dai romanzi di Andrea Camilleri, che ha portato alla ribalta internazionale la bellezza senza tempo della Sicilia. Pur essendo ambientate in luoghi immaginari quali Vigata, Montelusa e Marinella, le puntate sono state girate nel ragusano, offrendo ai visitatori l’opportunità di immergersi in paesaggi suggestivi e autentici, ricchi di arte, storia ed eccellenze enogastronomiche.
«Non sono solo i siciliani ad essersi affezionati a questo personaggio e alle sue storie: il suo enorme successo ha conquistato tutta l’Italia e fatto il giro del mondo. Ha dato uno stimolo allo sviluppo del turismo nella Sicilia sud orientale e, in modo particolare, nella provincia di Ragusa. Il turista che ha visitato e tutt’oggi visita i luoghi di Montalbano, ha imparato ad apprezzare le meraviglie di questi posti ancora incontaminati. Passeggiare per le viuzze dei centri storici di Scicli, Modica e Ragusa Ibla ti riporta indietro nel tempo fissando un ricordo ricco di immagini, palazzi, scorci naturali, storie di vita vissuta, tradizioni e prelibatezze culinarie», ha commentato Melissa Agolino, guida turistica esperta del territorio.
Scicli, dove vive il mito di Vigata
Scicli, riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, conta circa 26mila abitanti (comprese le sue frazioni). Prima del devastante terremoto del 1693, la cittadina si sviluppava principalmente sul colle dove sorge la chiesa di San Matteo. Successivamente, al pari di molte altre realtà della Val di Noto, fu ricostruita a valle in stile barocco. Una curiosità? L’impianto urbano ricorda la forma di un pesce. Ed è in via Francesco Mormina Penna, una delle principali strade storiche, che si rivive il mito di Vigata: basta varcare la soglia di Palazzo Spadaro e salire al primo piano per ritrovarsi nella stanza del questore di Montelusa, arredata con diverse opere di artisti locali, tra cui Bartolomeo Militello. Quello che nella serie è l’ufficio di Luca Bonetti Alderighi, è in realtà la sala di rappresentanza del sindaco.

Ci troviamo in un edificio ristrutturato tra il 1901 e il 1906 che, originariamente, ospitava un convento delle benedettine. Successivamente, dopo l’Unità d’Italia — come accadde ad altri complessi monastici — venne confiscato dalla municipalità e trasformato nella sede del Municipio. Scendendo la scalinata, si arriva nell’area sottostante, oggi musealizzata e visitabile grazie anche alla collaborazione con la cooperativa Agire. Qui si celebra il maestro Andrea Camilleri, definito “fine narratore di una Sicilia pura ed elegante, cantore di una Sicilia nuova, custode delle sue radici e delle sue contraddizioni”. Sulla porta d’ingresso campeggia una targa con la scritta: “Commissariato di Vigata”. È come entrare in un set cinematografico: stanza dopo stanza si incontrano le postazioni dei personaggi della fiction. Tutto è arredato come una vera stazione di polizia.

Quello che fino al 2015 era l’Ufficio Protocollo, ospita oggi la scrivania dell’agente Catarella e, accanto, ci sono anche le postazioni di Galluzzo, dell’ispettore Fazio e la stanza di Mimì Augello, con una volta in stile liberty che ricorda i tempi in cui l’edificio ospitava il Circolo di conversazione e la Camera del lavoro. Il percorso si conclude con la scrivania del commissario Montalbano, accanto alla quale si trova anche la sagoma di Camilleri. Terminata la visita, vale la pena concedersi una passeggiata lungo via Francesco Mormina Penna, impreziosita da edifici barocchi e chiese monumentali come San Giovanni Evangelista, San Michele Arcangelo e Santa Teresa.
Noto tra storia e sapori
Anche Noto, con le sue eleganti vie barocche e i palazzi storici, ha fatto da set. Imperdibile il ricco patrimonio di chiese della città, a cominciare dalla Cattedrale di San Nicolò, il principale edificio religioso, che custodisce al suo interno le spoglie di San Corrado Confalonieri. Degna di nota anche la chiesa di Santa Chiara, impreziosita da raffinati decori e dotata di una terrazza panoramica che offre una vista suggestiva. Un altro punto di interesse è il Palazzo Ducezio: proprio di fronte si trova il bar Amarcord il cui terrazzino, come mi ha ricordato Melissa, ha fatto da sfondo a una delle scene della serie.

La città sprigiona il suo fascino soprattutto in concomitanza dell’Infiorata, un appuntamento che ogni anno, la terza domenica di maggio, trasforma via Corrado Nicolaci in un’opera d’arte a cielo aperto. I meriti vanno agli artisti, sia italiani che stranieri, che mettono in mostra spettacolari tappeti floreali realizzati avvalendosi solamente di petali, foglie e materiali naturali.
Tutti i gusti di Modica
Anche il Duomo di San Giorgio a Modica, altro splendido esempio di barocco siciliano, con la sua maestosa scalinata di 250 gradini, è comparso più volte nelle riprese. Si susseguono poi attrazioni come il Palazzo Polara, il Palazzo della Cultura e il Liceo Tommaso Campailla, che funge da sede dell’archivio comunale di Vigata. Da non dimenticare che Modica diede i natali a Salvatore Quasimodo a cui è dedicato un museo ospitato proprio presso la casa dove il Premio Nobel per la Letteratura nacque il 20 agosto del 1901. E quale occasione migliore per assaporare il lato più ghiotto della città?
La passione per l’arte dolciaria e l’amore per la propria terra, contraddistinguono dal 1980 l’Antica Dolceria Bonajuto, la più antica fabbrica di cioccolato di Sicilia dove, oltre a fare incetta di dolci tipici della tradizione modicana e siciliana, i visitatori possono accedere al laboratorio “bean to bar” per assistere alla lavorazione del cosiddetto cibo degli dei.

A raccontare le eccellenze del territorio è anche il ristorante Raro – Cucina e Pizza, dove la vista sulla città incontra una cucina che reinterpreta la tradizione siciliana in chiave contemporanea. Come mi ha spiegato Loredana Roccasalva, co-fondatrice, il locale è stato ricavato da una vecchia casa padronale costruita nella roccia e restaurata conservando la struttura originale e valorizzandola con interventi minimi.
Due ampie terrazze panoramiche, un salone privato arredato con mobili di recupero e uno stile attento alla sostenibilità definiscono gli spazi. Il menu è un vero viaggio sensoriale tra sapori autentici e creatività raffinata: tra le proposte, oltre alla pizza al padellino, a conquistare il mio palato è stato il cuore di melanzana adagiato su crema di ricotta proveniente da Albacara, un allevamento biologico dove le capre vengono accudite con la massima attenzione e coccolate con veri e propri massaggi accompagnati da rilassanti note musicali di sottofondo.
Punta Secca, alla scoperta della vera Marinella
Altra location cult si trova scendendo verso il mare, a Punta Secca, piccola frazione balneare del Comune di Santa Croce Camerina. Qui, in corso Aldo Moro, separata da una cancellata dipinta d’azzurro e adornata da bellissimi fiori, si scorge la dimora del Commissario in quella che, nella produzione televisiva, viene chiamata Marinella.

La casa, in origine un magazzino per la dissalazione delle sarde, data la popolarità e la posizione privilegiata, è divenuta una struttura ricettiva di charme. A fare la differenza la terrazza che si affaccia direttamente sulla piccola baia e permette di contemplare un mare cristallino dalle sfumature verde smeraldo.
Terradamari Resort & Spa, rinascere sostenibile

Per chi sogna un’immersione autentica nel cuore della Sicilia, a Marina di Modica da qualche mese ha aperto le porte il Terradamari Resort & Spa, parte della Tapestry Collection by Hilton. Nato dal recupero di un edificio incompiuto che un tempo deturpava il paesaggio costiero, oggi il resort è un esempio virtuoso di riqualificazione ambientale e ospitalità sostenibile.
«La struttura è stata per tanti anni protagonista di questo territorio, purtroppo però lo è stata con una nota negativa, considerata un vero e proprio ecomostro. Costruita con l’ambizione di diventare un polo alberghiero di rilievo, è poi stata abbandonata facendo cadere nel degrado l’intera zona di Punta Regilione, a Marina di Modica. La famiglia Minardo ha creduto in questa proprietà sin da subito, per la sua posizione e per il suo potenziale, che andava semplicemente valorizzato. Da qui l’idea di dar vita al Terradamari Resort & Spa e di puntare sulla sua rinascita per dare maggior spinta a un territorio in piena crescita turistica», ha affermato Felice Di Donato, direttore generale del Terradamari Resort & Spa.

Dai sapori autentici del ristorante A Truvatura alla Ciatu Sicilian Spa
Realizzato con costruzione a secco, privo di combustibili fossili e alimentato da energia elettrica e pannelli solari, l’hotel racconta una storia di rigenerazione consapevole. «In due anni abbiamo messo in campo tutte le forze necessarie per rendere questo complesso eco-sostenibile, intervenendo su ogni aspetto, a partire dalle fondamenta, fino a trasformarlo in una realtà perfettamente integrata nell’ambiente circostante, nel massimo rispetto di ciò che la circonda», ha precisato Di Donato.
Il soggiorno diventa un’esperienza da vivere in ogni momento della giornata. Si può iniziare rilassandosi nella spiaggia privata di Marina di Modica, premiata con la Bandiera Blu per cinque anni consecutivi, oppure nella piscina panoramica con vista mare, o ancora lasciarsi coccolare nella Ciatu Sicilian Spa. Per chi ama tenersi un forma, è disponibile una palestra attrezzata dove allenarsi in autonomia o con il supporto di un personal trainer. A viziare il palato ci pensa A Truvatura, dove cedere ai peccati di gola diventa un piacere irrinunciabile. Il ristorante, guidato dallo chef Carmelo Buoncuore in collaborazione con lo stellato Accursio Craparo, porta in tavola i piatti tipici della tradizione siciliana, sia di terra che di mare, proposti in chiave moderna. Tra le specialità, i ravioli di ricotta vaccina e maggiorana, la caponata barocca arricchita con scaglie di cioccolato di Modica al sale e totanetti scottati, senza dimenticare le panelle, le arancine e le impanatiglie modicane. E se il buongiorno si vede dal mattino, con una colazione a base di cannoli, cassatine, granite con brioche e dolci di mandorla, il risveglio ha il gusto autentico della Sicilia.