Quando visita l’Islanda, la maggior parte dei viaggiatori si limita alle famose cascate e ai parchi nazionali del Golden Circle, un percorso di 190 miglia che inizia e finisce vicino a Reykjavík. Pochi percorrono l’intera Ring Road, l’autostrada che circumnaviga l’isola, e ancora meno si spingono verso l’interno, noto come Highlands. Ma le cose stanno cambiando con l’apertura di Highland Base, un hotel ai margini della catena montuosa di Kerlingarfjöll.

La struttura, inaugurata a luglio 2023, è opera del team che ha realizzato l’iconico Retreat at Blue Lagoon Iceland. Le Highlands sono così remote che «stiamo praticamente creando una nuova destinazione nel mezzo dell’isola», afferma Magnús Orri Marínarson Schram, direttore generale dell’hotel. L’area di Kerlingarfjöll, che è stata designata come riserva naturale nel 2020, non è stata esplorata fino agli anni Trenta diventando poi, negli anni Sessanta, un centro estivo per l’alpinismo e lo sci (le nevicate erano comuni nelle estati islandesi fino a quando il cambiamento climatico e l’attività vulcanica hanno causato un calo delle precipitazioni).

Oggi l’accesso è ancora difficile: l’area dista circa quattro ore di auto da Reykjavík e ci sono solo due strade, entrambe non asfaltate e che richiedono l’uso di veicoli 4×4 (in inverno, gli ospiti devono essere accompagnati da un autista). Highland Base è composto da un hotel di 46 camere, sei casette con una camera da letto, sette capanne con struttura ad A e un campeggio. Il ristorante serve i classici piatti islandesi, come l’oca affumicata con mirtilli e timo, e ogni giorno è aperto il waffle bar. In estate gli ospiti possono fare escursioni e gite in e-bike, mentre in inverno si può sciare, andare in motoslitta e ammirare l’aurora boreale. Per chi si reca in Islanda per immergersi nelle sue famose acque geotermali, l’Highland Base è ben posizionato: a Kerlingarfjöll si trova la terza area geotermica più grande del Paese e la proprietà ricava l’acqua per le sue tre piscine dalle vicine sorgenti calde.