Fin dai tempi di Tiberio, Capri è sinonimo di otium, il tempo libero scandito dal riposo, dal piacere e dalla cultura. Anacapri è la zona migliore per assaporarlo, con i suoi ritmi lenti e la sua atmosfera rilassata, lontano dalla folla e dalla mondanità. Qui, alle falde del Monte Solaro, a pochi passi dalla seggiovia e dalle stradine bianche adornate da pergolati di bouganville, c’è il Jumeirah Capri Palace, hotel di lusso che incarna l’essenza più autentica e idilliaca di questa destinazione amata in tutto il mondo. Un rifugio esclusivo d’ospitalità dove arte, design, gastronomia e panorami infiniti sul mare, invitano a godersi una vacanza che arricchisce la mente e l’anima, abbandonandosi ai piaceri della vita.
Un museo diffuso che attraversa gli spazi dell’hotel
La bellezza, in tutte le sue forme, è il fil rouge del soggiorno: lo si nota subito, fin dall’ingresso. Ad accogliervi c’è una delle opere simbolo del White Museum, la collezione artistica che anima tutta la struttura: Rive dei Mari di Arnaldo Pomodoro, l’imponente scultura-installazione lunga 40 metri che richiama le profondità marine attraverso la forma di un gigantesco osso di seppia. Prima ancora di entrare nella hall, basta uno sguardo alle finestre di vetro per intravede il fondale in mosaico della piscina firmato Velasco Vitali.
Sulla soglia a darvi il benvenuto c’è un elmo bronzeo di Mimmo Paladino mentre, all’interno, potrete ammirare il dipinto Ettore e Andromaca di Giorgio De Chirico. E poi ci sono tele preziose, installazioni e sculture che arricchiscono e dialogano con tutte le aree comuni, grazie anche alla collaborazione con Galleria Continua, che porta l’arte contemporanea nei grandi hotel mondo. Qui l’esperienza artistica accompagna l’ospite fino alle suite. Tra le 72 camere – suddivise in venti tipologie, molte delle quali diverse tra loro – trovate anche quelle con arredi e opere ispirate a personaggi leggendari, come Miró, Magritte e Warhol.
Le nuove suite firmate Patricia Urquiola
Tra le novità di quest’anno ci sono le cinque suite progettate dall’architetta Patricia Urquiola, che portano l’identità e lo spirito dell’Isola Azzurra all’interno degli spazi abitativi grazie ai colori naturali, la matericità e l’artigianato locale. «Ogni suite – con vista sul Golfo di Napoli e sulla piscina dell’albergo – è concepita come un microcosmo sereno, dove materiali tattili, luce naturale e forme fluide evocano comfort e raffinatezza mediterranea, instaurando un dialogo costante tra interno ed esterno», racconta Urquiola. Se i colori del paesaggio si ritrovano nella palette che spazia dal blu profondo al bianco fino al calore della terracotta, il movimento delle onde del mare viene imitato dalle pareti ondulate in Cimento, mentre gli arredi su misura con curve organiche richiamano la costa. Come i divani a forma di rocce eros dall’acqua e i tavoli scultorei che sembrano plasmati dal tempo.

Il tributo all’isola si riflette anche nella scelta dei materiali, che rendono omaggio alla tradizione locale: il pavimento in palladiana che si estende nel salotto e le piastrelle di Vietri, realizzare a mano, che vestono le pareti e i mobili. Il restyling, omaggio ad Anacapri dell’architetta spagnola, coinvolge anche il bar e l’area piscina, trasmettendo ovunque un senso di appartenenza e armonia.
Quattro indirizzi gourmet per un viaggio nei sapori
Il Jumeirah Capri Palace è anche un’eccellenza gastronomica, grazie a quattro outlet curati dall’executive culinary chef Andrea Migliaccio e dall’executive chef Salvatore Elefante. Una proposta culinaria variegata ed esclusiva, il cui fiore all’occhiello è l’Olivo, unico ristorante dell’isola ad avere ottenuto due stelle Michelin dal 2011. Qui gli ingredienti del territorio vengono esaltati in piatti raffinati e creativi, come i celebri i tagliolini al limone con burrata, gamberi rossi e asparagi di mare.
La novità di quest’estate è la collaborazione con il celebre maestro pasticcere francese Pierre Hermé, che firma un menu di dessert con creazioni ricercate e innovative, tra cui l’Ispahan, una delicata composizione a base di rosa, lampone e lychee. Sul rooftop dell’hotel, affacciato sul mare, si può assaggiare la cucina giapponese contemporanea di Zuma Capri, piatti dai sapori decisi e intensi, presentati come se fossero dei quadri. Volete godervi un tramonto da favola? Allora prendete l’aperitivo al Bar degli Artisti, dove vi aspettano cocktail d’autore e una selezione di gin tra le più ricche d’Europa.

Tra dolci classici e pizza d’autore
Per assaporare il mare basta scendere a Il Riccio, sospeso sulla scogliera, sopra la Grotta Azzurra. Icona caprese e ristornante pieds dans l’eau dall’atmosfera smart e informale, propone una cucina esclusivamente marinara da gustare su ampie terrazze bianche e blu, con un panorama che toglie il fiato. Il piatto simbolo sono gli spaghetti alla chitarra con i ricci di mare, ma va provato anche il Plateau Royal: tartufi, ostriche, ricci di mare, vongole, gamberi, salmone, tonno, ricciola, seppie e gamberi. A fine pasto è d’obbligo un giro nella Sala delle Tentazioni che, come lascia intendere il nome, conquista tutti, anche i meno golosi.

Una stanza decorata con le tradizionali maioliche racchiude tutti i dolci della tradizione partenopea e non solo: si spazia dai babà alle torte capresi passando per crostate, sfogliatelle, gelati e molto altro. Anche quest’anno si rinnova la collaborazione con Dior, trasformando la terrazza mediterranea de Il Riccio in una boutique temporanea, Dioriviera. Uno spazio esperienziale, in perfetto equilibrio tra design e paesaggio, dove gli ospiti vengono accolti dalle iconiche fantasie Toile de Jouy, reinventate in delicate nuance estive, che rivestono lettini, ombrelloni e cabine.

Accanto al Riccio trovate l’Osteria di mare a-Ma-Re Capri, che offre un’autentica cucina napoletana e ha come fiore all’occhiello l’esclusivo menu di pizze curato da Franco Pepe, pizzaiolo di fama mondiale e fondatore della pizzeria Pepe in Grani di Caiazzo. Tra le sue pizze d’autore spiccano la Margherita sbagliata, con mozzarella di bufala campana, passata di pomodoro, riduzione di basilico e olio evo, e A-MA-RE, con pomodoro giallo, caciotta dolce, cozze, limone, pepe e crostini di pane.
Coccole beauty alla Capri Medical Spa
Se volete concedervi un momento di benessere, salite al primo piano dell’hotel e prenotate uno dei trattamenti esclusivi o dei rituali sensoriali ispirati al Mediterraneo. Diretta dalla dermatologa Chantal Sciuto, la medical spa offre un approccio olistico e medico che parte da un’analisi personalizzata volta a creare programmi su misura per armonizzare il corpo e la mente, che spaziano dalla medicina rigenerativa alle procedure estetiche. La terapia da non perdere? La rinomata Leg School: ideata e brevettata dal Prof. Canonaco, stimola la circolazione, migliora il tono della pelle e favorisce il benessere generale, contrastando anche cellulite, vene varicose e smagliature.

Si inizia con l’applicazione di fanghi argillosi seguiti da una doccia si passa poi ai bendaggi freddi e, infine, al percorso Kneipp con acqua medicata, la cui temperatura varia dai 38° ai 18° C e stimola una ginnastica vascolare di grand efficacia. La sensazion di leggerezza all gambe si avverte già dalla prima seduta, ma per risultati ottimali è consigliato un programma di cinque o sette giorni.