Sardegna da vivere tra mare, sport e cucina d’autore

Sardegna da vivere tra mare, sport e cucina d’autore

Situato sulla costa di Santa Margherita di Pula e immerso in una rigogliosa pineta, il Forte Village Resort offre una vacanza all’insegna di movimento, benessere e ghiotti sapori.
Vista aerea Forte Village
Vista aerea Forte Village

Quarantacinque minuti circa. È questo il tempo necessario per cambiare scenario e passare dalla giungla metropolitana a un paradiso dove il verde e il blu sono assoluti protagonisti. Lo stesso tempo che impiego per fare il tragitto casa-lavoro, mi permette di catapultarmi tra le mille sfumature della costa meridionale della Sardegna. Check-in, controlli di sicurezza, qualche goccia di profumo al duty free (è ormai una sorta di rituale) e da Fiumicino si vola in direzione Cagliari. Un sole caldo e brillante mi accoglie e mi accompagna fino al Forte Village Resort, una dimensione a misura di famiglia, ma anche di coppia (e non solo) perché, al suo interno, ci si può perdere in 50 ettari dedicati a divertimento, relax, gusto e tutto ciò che si può desiderare da una vacanza.

Immersa in un contesto verdeggiante, la struttura si compone di 8 hotel (4 e 5 stelle), 40 eleganti suite e 13 lussuose ville circondate da circa 3mila specie diverse di piante. Questi esemplari, tipici della vegetazione mediterranea e tropicale, trovano le condizioni ideali per crescere grazie a un microclima particolare, influenzato dal mare e dalle colline vicine. Attento alla sostenibilità, il Forte Village prosegue il suo percorso verso l’indipendenza energetica e la riduzione dell’impronta di carbonio con l’installazione di una copertura fotovoltaica di 22mila metri quadrati, passo decisivo verso un futuro sempre più green. Tra le novità introdotte, anche un impianto dissalatore che permette una gestione delle risorse idriche ancora più responsabile e autonoma.

Passerella verso la spiaggia

Dance Academy, dove la danza diventa arte

Ognuno può scegliere se rilassarsi sulla spiaggia di Santa Margherita di Pula o dedicarsi ad attività sportive, in mare o sulla terraferma, seguendo lezioni tenute da autentiche leggende dello sport. Nel resort si contano ben 20 accademie, ciascuna dedicata a una disciplina sportiva diversa. La scelta è davvero ampia ma a catturare la mia attenzione è la Dance Academy, dove incontro Daniela Caputo, performer aerea e coach di flexibility. Con grazia e naturalezza, mi guida in una lezione di pole e aerial dance, affascinandomi con la spettacolarità e la fluidità dei suoi movimenti. Mi insegna a volteggiare nello spazio utilizzando diversi supporti. Il palo, il cerchio e il tessuto: ognuno ha una forma diversa e questo, come spiega l’insegnante, cambia completamente l’approccio al movimento, alle prese e al modo in cui il corpo lavora nello spazio.

Daniela Caputo, performer aerea alla Dance Academy

Dalle discipline aeree alla pole dance

Un’esperienza insolita, coinvolgente e impegnativa al tempo stesso. Basta superare quella diffidenza iniziale per innamorasene. «All’inizio, una delle difficoltà principali è la fiducia nell’attrezzo, nel proprio corpo e nella capacità di restare sospesi. La paura dell’altezza, delle cadute, o anche solo dell’essere “fuori controllo”. Non tutte le posizioni sono comode: il cerchio è rigido e può fare pressione su punti delicati del corpo, mentre il tessuto può stringere molto, soprattutto quando manca ancora la forza per sollevarsi. Ma con il tempo e la pratica, si sviluppano forza, consapevolezza e fiducia: nel proprio corpo e nell’attrezzo», sottolinea la coach.

È anche un percorso di ascolto e consapevolezza fisica. «Molte persone iniziano pensando di non avere forza sufficiente, di non essere abbastanza flessibili o di non avere il fisico giusto. Con il tempo però, la danza aerea cambia questa percezione. Si smette di guardarsi solo da un punto di vista estetico e si inizia a percepirsi attraverso la funzionalità, il movimento e la forza acquisita. Ma il cambiamento più profondo è nella fiducia: ci si scopre capaci di sollevarsi, di superare paure, di andare oltre i propri limiti. Questo ha un impatto enorme sull’autostima. La flessibilità, infatti, non è solo un aspetto estetico: è l’espressione di un corpo sano, che funziona meglio in ogni cosa», mi dice Daniela.

Thalassoterapia: il potere benefico dell’acqua di mare

Faccio un pit stop in hotel a Villa del Parco – dove si può soggiornare in camere tradizionali o nei bungalow immersi nel verde – e, sul comodino della mia stanza, trovo un piccolo pensiero: ogni sera, il personale lascia un dolce omaggio accompagnato da un bigliettino con una citazione d’autore. Uno dei punti di forza della struttura è il collegamento diretto con l’Acquaforte Thalasso&Spa, area benessere immersa in un lussureggiante giardino tropicale, dove il mare è protagonista. Da 32 anni, il percorso di thalassoterapia, supportato dall’equipe medica del Forte Village Resort guidata dal Dott. Angelo Cerina, offre un metodo efficace per la detossinazione dell’organismo. «La filosofia di Acquaforte Thalasso & Spa si ispira alla millenaria tradizione della Sardegna e alla sua profonda connessione con il mare, adottando una visione olistica che integra medicina e natura», afferma Francesco Pili, Acquaforte Thalasso & spa manager.

Un percorso di rigenerazione tra acqua marina e saggezza orientale

Sono ben sei le tappe da seguire in sequenza rispettando tempi prestabiliti (tra i 10 e i 20 minuti) e le istruzioni fornite dalle operatrici. Si spazia dalla vasca con acqua a 37-38°C e l’abluzione all’olio di mare, con altissima galleggiabilità a quella in cui alla densità salina è combinata alla presenza di aloe e menta fino ad arrivare a temperature più basse (25-15°) ideali per attivare la vasocostrizione.

Acquaforte Thalasso&Spa

Oltre alla talassoterapia, c’è anche un’area dedicata alla medicina ayurvedica, antica pratica orientale proposta da veri esperti. Tra questi, il maestro Raj Eka Thapaliya guida per tutta l’estate chi desidera avvicinarsi a trattamenti pensati per ristabilire l’armonia tra corpo, mente e spirito. Il percorso inizia con una consulenza personalizzata, utile al fine di individuare eventuali squilibri interni e a definire un programma su misura, e prosegue con trattamenti come lo shirodara per ricentrarsi, il Neerabhyangam per ridurre le tossine e la ritenzione idrica e il Pindasweda per favorire il rilassamento mentale.

Da non perdere i massaggi signature che valorizzano materie prime locali, creando un’esperienza autentica che connette con l’anima del luogo. «Le influenze naturali e locali della Sardegna, con il suo mare cristallino dalle proprietà uniche e il paesaggio incontaminato, sono al cuore della nostra filosofia di benessere. Abbiamo creato trattamenti e programmi ispirati alla ricchezza delle risorse naturali dell’isola, valorizzando le proprietà terapeutiche degli ingredienti locali nel rispetto dell’ambiente», precisa lo spa manager. A rendere speciale questa esperienza contribuisce anche la location: salette appartate, illuminate da ampie finestre affacciate sul verde e avvolte da un sottofondo musicale conciliante.

Pizza napoletana e alta cucina firmata Beck e Molaro

Quando l’appetito chiama, c’è solo l’imbarazzo della scelta tra gli innumerevoli punti di ristoro – se ne contano ben 21 in alta stagione – che soddisfano ogni palato e appetito. Durante il giorno, tra un tuffo in piscina e una nuotata in mare, si predilige un pranzo veloce ma nutriente. Alla Pizzeria Bellavista, si può gustare una fragrante pizza napoletana oppure lasciarsi tentare dal banco della mozzarella, scegliendo tra treccia, burrata o bufala accompagnate da pomodorini freschi e rucola. In alternativa, si possono comporre insalate su misura selezionando gli ingredienti direttamente dalla vetrina.

Terrazza del Belvedere

Al calar della sera, si abbandona il costume da bagno per cambiarsi d’abito e accomodarsi in uno dei templi del gusto firmati da maestri della cucina internazionale. Tra tutti Heinz Beck al timone del Beachcomber, ristorante affacciato sul mare dove si assapora un menu prevalentemente di pesce con crudi, marinati e affumicati. Cambio di prospettiva con Giuseppe Molaro alla guida della cucina della terrazza del Belvedere dove firma un menu degustazione che unisce tecniche di cottura giapponesi a un’anima mediterranea. In carta, non mancano proposte creative vegan, come il risotto con crema di fagiolini, salsa allo yuzu e polvere di alghe tostate.

Il ritorno di Carlo Cracco e il delivery di Mordi

Tra le novità del 2025, spicca il Ristorante da Cracco di Carlo Cracco, situato sulla terrazza di Forte Bay. Un’esperienza gastronomica multisensoriale con vista sul Mediterraneo che propone piatti come i Casoncelli ripieni di ricotta e stracchino, salsa alla rucola selvatica, spinaci e pinoli e un Branzino al sale con piselli novelli, bouillabaisse al limoncello e latte di cocco. Per chi preferisce restare sotto l’ombrellone, è disponibile il servizio delivery di Mordi che porta in spiaggia frappè, smoothie e panini freschi.

Casoncelli, il Ristorante da Cracco

Notti di festa accendono l’estate

Non mancano né tempo né spazio per il divertimento. Al calar della sera, secondo il calendario, si può assistere ai concerti del Forte Arena, un anfiteatro naturale di 800 metri quadrati che, a luglio, ha ospitato i Duran Duran e il prossimo 9 agosto accoglierà Gianna Nannini. Per fare quattro salti in pista, l’appuntamento è nella discoteca interna mentre, per dare un twist glamour alla serata, si può fare una passeggiate tra i negozietti che popolano piazza Luisa, aperti fino a tardi.

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