Isole di Tahiti, un paradiso alla portata di tutti

Isole di Tahiti, un paradiso alla portata di tutti

Cinque arcipelaghi composti da 118 isole offrono un’esperienza di viaggio unica con opzioni per ogni budget.
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Foto di Holger Leue/Tahiti Tourisme

Esistono luoghi che, nell’immaginario collettivo, sono considerati una prerogativa dei novelli sposi. Come le Isole di Tahiti, autentici gioielli immersi nel Pacifico meridionale, nella Polinesia Francese, spesso percepite come proibitive. È ora di sfatare alcuni miti. Dimenticate i soliti cliché perché la destinazione, composta da 118 isole suddivise in cinque arcipelaghi (Isole Marchesi, Isole Australi, Isole Gambier, Isole Tuamotu e Isole della Società) è alla portata di tutti e non solo delle coppie in luna di miele a caccia di angoli intrisi di romanticismo. Soli, in famiglia o con amici, c’è sempre un’escursione o un’esperienza da provare tra mare e montagna, spettacoli di danza – come l’Ori Tahiti – e antiche tradizione che includono l’arte del tatuaggio, tatau in lingua locale.

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Arte del tatau. Foto di Grégoire Le Bacon/Tahiti Tourisme

Tutto ciò a che prezzo? Ci sono molti modi per contenere i costi, viaggiare in maniera responsabile e sostenibile, contribuendo così alla protezione dell’ambiente e al supporto delle comunità locali. Travel + Leisure Italia ha raccolto alcune tips per scoprire il territorio in modo autentico, lasciandosi travolgere dal potere del Mana ovvero quella forza vitale in grado di suscitare sensazioni uniche.

Viaggiare nei periodi di minore affluenza

In primis, considerando che le Isole di Tahiti hanno una lunga stagionalità, per risparmiare il periodo migliore per visitarle è la stagione secca, che va da aprile a ottobre (da evitare i mesi di massima affluenza, tra giugno e agosto) quando le probabilità di pioggia sono minori.

Nuku Hiva. Foto di Grégoire Le Bacon/Tahiti Tourisme

Prenotare in anticipo

Un buon tempismo gioca a favore: è consigliabile confermare il soggiorno tra gli 8 e i 12 mesi prima della partenza.

Scegliere una sistemazione differente

Sfogliando i depliant turistici o navigando in rete, si trovano strutture dalle mille e una notte: bellissime ma dispendiose. Per abbattere i costi, è meglio orientarsi sulle guest house che offrono sistemazioni semplici ma autentiche, preservando quel calore umano che spesso manca nei grandi resort.

Guest house Moorea. Foto di Hélène Havard/Tahiti Tourisme

Chi viaggia in gruppo, oppure in famiglia, può anche valutare l’ipotesi di affittare una casa vacanze, molte delle quali sono dotate di giardino e affaccio diretto sulla spiaggia. In alternativa, si può cambiare prospettiva e optare per un’esperienza a filo d’acqua, scegliendo un itinerario in catamarano: un mezzo avventuroso che, navigando in acque turchesi, permette di scoprire ogni giorno una nuova laguna. 

Considerare la mezza pensione

Se si opta per un resort, è meglio evitare la formula all-inclusive e optare piuttosto per la mezza pensione. Perché accontentarsi di un solo locale quando si può sperimentare, ogni giorno, un ristorante diverso per esplorare la gastronomia tradizionale? Se si prevede di passare gran parte della giornata in giro, si possono prenotare escursioni con pranzo incluso.

Scegliere le isole minori

Le Isole di Tahiti sono 118 e ognuna ha la sua identità. Alla popolarità delle mete più rinomate, meglio preferire l’autenticità di gioielli incontaminati come le Isole Marchesi, inserite lo scorso luglio nella lista dei Patrimoni Mondiali UNESCO per il loro valore culturale e naturalistico, un arcobaleno di colori che affascinò il pittore Paul Gauguin. Un altro tesoro da scoprire sono le Isole Australi, ricche di siti archeologici come quelli di Tubuai, Raivavae e Rimatara e spettacoli naturali: tra agosto e ottobre, le acque di Rurutu e Tubuai offrono l’opportunità di avvistare le balene.

Tempio di Mhanatoa, Raivavae. Foto di Grégoire Le Bacon/Tahiti Tourisme

Avvicinarsi alla cultura locale

Restare confinati tra le mura di un resort è fuori discussione. Scoprire davvero la destinazione significa immergersi nella sua cultura, partecipando a eventi tradizionali come l’Heiva i Tahiti, un festival di canti, musica e danze tradizionali che si svolge nel mese di luglio e riunisce a Papeete 2.500 artisti. Ogni due anni, a dicembre si svolge il Festival des Marquises una kermesse che, come lascia intendere il nome, celebra la cultura delle Isole Marchesi attraverso un fitto programma di canti, balli, musica, artigianato e gastronomia.

Heiva i Tahiti. Foto di KMH Media Production/Tahiti Tourisme

I turisti con un animo sostenibile possono arricchire l’esperienza contribuendo attivamente al ripristino degli ecosistemi marini. Grazie ai progetti dell’associazione Coral Gardeners – attivi sia a Bora Bora che a Moorea – è possibile adottare un corallo: dal 2017, sono stati rigenerati ben 12.494 metri quadrati di barriera corallina, fortemente minacciata dai cambiamenti climatici ma anche dall’uomo. A Tahiti, il centro di riabilitazione dell’associazione Te Mana O Te Moana, dal 2004 si occupa delle tartarughe marine malate, ferite o sequestrate dalle autorità, provenienti da tutta la Polinesia Francese.

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