C’è un nuovo modo per scoprire l’anima autentica del Friuli Venezia Giulia: si chiama Alla scoperta dei fogolârs, l’itinerario ideato da PromoTurismoFVG e inserito nella Strada del Vino e dei Sapori. Un percorso che unisce gastronomia, paesaggi e cultura locale, riportando al centro il fogolâr, il tradizionale focolare friulano, simbolo di calore domestico e convivialità.
Da secoli, questo grande camino ha rappresentato il cuore delle case friulane, punto d’incontro per le famiglie e fulcro della vita quotidiana. Accanto al fuoco si preparavano i piatti della tradizione e si raccontavano storie. Ancora oggi, il fogolâr continua a essere un emblema identitario, tanto da aver dato il nome alle associazioni degli emigrati friulani nel mondo.
Oggi, il suo spirito rivive in abitazioni, osterie e ristoranti che lo custodiscono come simbolo di ospitalità e memoria. L’itinerario proposto attraversa alcune delle zone più affascinanti della regione – la Carnia, le Dolomiti friulane, le Prealpi Orientali e l’area pedemontana pordenonese – con tappe che uniscono gusto e scoperta.
Il viaggio può cominciare a Tolmezzo, cuore della Carnia, dove il Museo Carnico delle Arti Popolari Michele Gortani racconta la vita contadina e gli utensili delle antiche cucine friulane. A pochi chilometri, a Verzegnis, si gustano specialità come il toç in braide e i celebri cjarsons, serviti accanto al fuoco in osterie dal fascino rustico.

Proseguendo lungo la Valle del Tagliamento, le località di Villa Santina, Enemonzo e Socchieve invitano a un viaggio tra sapori e panorami. Qui, ristoranti e locande propongono formaggi locali e piatti tipici, da abbinare a escursioni a piedi, in bici o a cavallo fra fiumi e rilievi.
Il percorso sale poi verso la Val Lumiei e raggiunge Sauris, borgo alpino simbolo di turismo sostenibile e cultura viva, scelto dal Ministero del Turismo per rappresentare l’Italia al programma UNWTO “Best Tourism Villages”. Famosa per il suo prosciutto IGP, Sauris conserva lingua, tradizioni e architetture antiche, offrendo esperienze tra natura e cultura, come le visite al Museo di Sant’Osvaldo e le escursioni tra le vette del Monte Pieltinis o la spettacolare zipline sul lago.
A nord di Tolmezzo, tra le valli del But e del Pontaiba, si incontra Sutrio, borgo del legno e dell’artigianato, noto per aver realizzato il Presepe del Vaticano nel 2022. Dopo una giornata sulle piste dello Zoncolan, è d’obbligo una sosta per assaggiare frico e polenta o un tagliere di salumi locali. A pochi chilometri, Treppo Ligosullo unisce arte e sapori grazie alla Galleria Enrico De Cillia, che ospita oltre 150 opere d’arte moderna.
Il cammino dei focolari continua verso l’area pedemontana pordenonese, tra Travesio, Castelnovo e Sequals, dove nascono formaggi d’eccellenza come il Formaggio d’Asìno e il Formadi tal Cit, entrambi testimoni di antiche tecniche di conservazione. E nelle Dolomiti friulane, da Frisanco a Piancavallo, il focolare torna a essere protagonista con la pitina, il salume affumicato simbolo della montagna friulana.