“Non andare mai in vacanza con qualcuno che non ami”, scriveva Ernest Hemingway. Quando c’è di mezzo un viaggio, non si fanno esclusivamente scelte di cuore: anche la testa entra in gioco. Partire in compagnia significa fare delle rinunce e non tutti sono disposti a scendere a compromessi, o almeno non lo sono più. La conferma arriva dalla ricerca commissionata da Booking.com a SWG che, interrogando un campione di 1.000 cittadini italiani di età compresa tra i 18 e i 74 anni, ha constatato che sempre più persone sono propense ai viaggi in solitaria: il 63% degli italiani ha infatti dichiarato che desidererebbe fare una vacanza da solo.
Solo travel: i viaggi in solitaria non sono una prerogativa dei single
A quanto pare ad avvertire questo bisogno sono soprattutto gli uomini: il 66% ha infatti in mente un viaggio da solo travel contro il 61% delle donne. E non parliamo unicamente dei single: anche chi ha un partner (56%) ha le stesse esigenze. Evitare discussioni familiari o disaccordi con il partner non ha prezzo. Cosa spinge quindi i vacanzieri verso questa direzione?
Per quasi un terzo (30%) delle persone in coppia questa nuova tendenza rappresenta un’opportunità per godersi un po’ di pace e tranquillità mentre per un quinto dei viaggiatori il motivo principale è la possibilità di visitare la destinazione del cuore a lungo tenuta chiusa nel famoso cassetto dei desideri. Nella wishlist troviamo le scogliere e i castelli (51%) della costa occidentale della Scozia o ancora lo spettacolo dell’aurora boreale (45%) che si può ammirare volando in Islanda, a Reykjavik, così come la vivace scena culinaria e culturale di Osaka, in Giappone (34%). Molto in voga anche Tirana, Kyoto, Taranto e Seoul.
Le mete del cuore? Dall’Albania al Giappone fino alla Corea del Sud
Anche a fronte di una rottura di coppia un viaggio può essere la risposta a un momento di tristezza e smarrimento: ancora una volta sono soprattutto gli uomini – il 25% vs il 22% delle donne – a pensare che dopo la fine di una lunga relazione prendere la fuga possa rivelarsi utile. A quanto pare la spesa non sembra essere fonte di preoccupazione: quasi un terzo (29%) degli interpellati è disposto a spendere oltre 1.000 euro per una vacanza di una settimana in cui concedersi del sano me time, durata ideale per la maggioranza (41%) dei partecipanti.
“Stiamo assistendo a un cambiamento nelle preferenze di viaggio, con sempre più italiani che cercano modi diversi per assicurarsi la vacanza che desiderano davvero. Con l’aumento dell’interesse per i viaggi in solitaria e un pubblico sempre più ampio, questa nuova era rappresenta una grande opportunità per l’industria del turismo. I nostri dati mostrano che i viaggiatori solitari stanno esplorando destinazioni sempre più varie, dall’Albania all’Italia, fino al Giappone e alla Corea del Sud”, ha dichiarato Alberto Yates, Regional Director di Booking.com.