Lidi metropolitani: quando in città ci si mette in costume

Lidi metropolitani: quando in città ci si mette in costume

Cinque indirizzi in Europa per vivere la spiaggia in stile urbano.
Zurigo Seebad-Enge
Zurigo Seebad-Enge

Chi l’ha detto che agosto vuole il mare a tutti i costi? A volte il sole rimbalza sull’asfalto, ma trova comunque il modo di accarezzare la pelle. Basta cercarlo nei posti giusti. Laghi, fiumi, banchine reinventate, chiatte galleggianti, piscine con vista cupole e guglie: le città d’arte d’Europa si fanno spiagge urbane. E allora, via libera ai costumi infilati in valigia, ai libri letti lungo rive metropolitane invece che su uno scoglio, agli aperitivi con i piedi nell’acqua dolce e lo skyline cittadino al posto dell’orizzonte marino. E il bello? Si fa un tuffo e poi un salto in biblioteca o si visita un museo. Ci si abbronza tra una mostra e un concerto. Ecco cinque lidi metropolitani dove sperimentare un’esperienza di relax e dinamismo.

Berlino – Badeschiff, un’oasi galleggiante che unisce design e relax

Berlino Badeschiff. Foto Markus Nass

Si chiama Badeschiff – letteralmente “nave da bagno” – ed è una delle esperienze più sorprendenti dell’estate cittadina a Berlino. Una placida oasi galleggiante ricavata all’interno di una chiatta ancorata sul fiume Sprea, nel quartiere di Treptow, poco lontano dal celebre ponte Oberbaumbrücke. Da fuori sembra un’installazione d’arte ma, da dentro, è un piccolo paradiso metropolitano. Lunga 32 metri e riempita con acqua dolce riscaldata, la vasca è circondata da una vera e propria spiaggia artificiale: sabbia, lettini, ombrelloni, palme e un bar che serve cocktail e aperitivi. Intorno, la città si muove e pulsa, ma qui si può rallentare: ci si tuffa, si legge un libro, si prende il sole con i piedi nell’acqua e lo skyline in lontananza. Quando cala la sera, il Badeschiff cambia pelle. Diventa un palco sull’acqua, con DJ set, musica dal vivo, serate a tema. Ma c’è anche un lato zen: yoga al tramonto, sessioni di fitness, benessere a cielo aperto. L’ingresso è a pagamento (prezzi variabili secondo l’orario e gli eventi).

Zurigo – Seebad Enge, il tuffo con vista sulle Alpi

Seebad Enge

Affacciato sul lago scintillante e incorniciato dalle cime alpine, questo lido urbano mantiene antiche radici. I Romani lo sapevano bene, visto che già nel 15 a.C. avevano fondato qui la base militare Turicum e avevano eretto, nell’attuale Weinplatz, un impianto termale i cui resti sono ancora visibili. Ci sono 18 diversi “Badi” – come vengono affettuosamente chiamati i bagni – tra cui scegliere. Tra questi il Seebad Enge, costruito tra il 1959 e il 1960 su progetto di Robert Landolt. Le sue due piattaforme galleggianti – una per tutti e una riservata solo alle donne – si raggiungono percorrendo una passerella di 30 metri e si adagiano direttamente sul lago.

Le corsie da 44 metri, delimitate da tavole di legno, sembrano disegnare un quadro sull’acqua, con una vista che si spinge fino alle Alpi. Tutto intorno si può fare yoga, shiatsu, massaggi oppure una sosta al chiosco con una grigliata. E quando il sole cala dietro le montagne, i Badi si trasformano in un cinema en plein air, cornice di concerti e momenti da ricordare. Il Seebad Enge, aperto dalle 8 alle 20 (fino al 31 agosto) e dalle 8 alle 19 (fino a metà settembre), è il luogo perfetto per chi cerca il sole e trova anche qualcosa in più.

Rotterdam – Rijnhaven Beach & RIF010, dove l’acqua reinventa la città

Spiaggia di Rijnhaven con il nuovo Museo della Migrazione sullo sfondo. Foto di Iris van den Broek

Là dove un tempo attraccavano le navi mercantili, oggi ci si può rilassare con i piedi nella sabbia. A Rijnhaven, uno dei porti più antichi di Rotterdam, è in atto una rivoluzione che unisce sostenibilità, architettura e tempo libero (e che si concluderà nel 2028), in buona parte sulle rive del fiume Mosa. Un milione di metri cubi di sabbia ha già disegnato la nuova spiaggia cittadina, operativa e perfetta per un picnic, un tuffo al tramonto o una passeggiata sul bagnasciuga urbano.
Presto ci sarà anche un parco verde di 6,5 ettari. Ma non è finita. A pochi canali di distanza si trova RIF010, la prima piscina a onde all’aperto sul canale dello Steigersgracht, antico corso d’acqua a due passi dalla Cattedrale di San Lorenzo e dal monumento dedicato a Erasmo da Rotterdam.

Le onde – alte fino a 1,5 metri – scorrono ogni sette secondi grazie a un sistema meccanico regolabile: più intense per i surfisti esperti, più dolci per chi è alle prime armi, con un’area dedicata anche ai bambini e ai principianti. L’acqua, proveniente dal fiume De Rotte (dove nel XIII secolo nacque la città), viene filtrata per essere balneabile e cristallina. Tutto intorno, una beach house in legno, un ristorante con terrazza e vista sull’avveniristico Markthal e sulle famose case cubo.

Praga – Žluté lázně, la spiaggia boema tra sport, relax e storia

Žluté lázně

Sabbia fine tra le dita dei piedi, un prosecco freddo in mano e il gorgoglio placido della Moldava davanti alla sdraio: così ci si può prendere una pausa tra una visita e l’altra a Praga. Sulle sponde orientali del fiume si trova Žluté lázně, ovvero “acque gialle”. Un luogo storico (inaugurato nel 1910) che è diventato un simbolo della tradizione balneare ceca e della vacanza lenta. Oggi questa spiaggia urbana mescola vintage e contemporaneità, offrendo lettini, tavolini in legno, ombrelloni di palma e tante attività all’aria aperta.

Qui si gioca a beach volley o ci si sfida a ping-pong o pétanque, si scala un piccolo muro da arrampicata, si noleggia un pedalò per esplorare la Moldava da un’altra prospettiva. Si accede con un biglietto d’ingresso e, una volta dentro, vale la pena fare un salto al mercato alimentare: bancarelle con barbecue, birre artigianali, drink freschi e dolci locali. La sera, Žluté lázně cambia tono ma non smette di intrattenere. Concerti, cabaret, eventi per bambini, quiz da pub e musica dal vivo trasformano la spiaggia in un palcoscenico vivace.

Copenaghen – Islands Brygge, tra skyline e architettura danese

Islands Brygge. Foto di Astrid Maria Rasmussen/Visit Copenhagen


Per imitare la Sirenetta basta fare una sosta a Islands Brygge, in quella che era l’area portuale degli anni ’90 nel cuore del centro storico. È qui che ci si può tuffare nelle acque della Marmorkirken Bay, con lo skyline cittadino davanti agli occhi. Progettato, tra gli altri, dall’archistar Bjarke Ingels, il complesso offre cinque piscine, di cui due pensate per i bambini, e una vasca di 75 metri per i più sportivi. Il verde intorno non manca: ci si sdraia sull’erba, si gioca, si pranza al sacco, si prende il sole tra un tuffo e l’altro. Per esplorare tutto ciò che il porto ha da offrire – nuotate, kayak, vela, pesca – basta scaricare l’app dedicata agli amanti dell’acqua: KBH Port. Chi, infine, preferisce una zona meno centrale ma ugualmente scenografica può optare per Sandkaj, la spiaggia portuale nella nuova area di Nordhavn, ad Århusgadekvarteret.

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