Alla scoperta dell’Indonesia meno conosciuta: il Sulawesi del Nord

Alla scoperta dell’Indonesia meno conosciuta: il Sulawesi del Nord

Tra le isole di Siladen e Bangka, la natura regna sovrana, regalando tramonti infuocati e un paradiso subacqueo di rara bellezza, da esplorare attraverso immersioni e snorkeling.
Siladen, Sulawesi del Nord
Siladen

Bali sarà anche la meta turistica più rinomata, ma l’Indonesia — lo stato insulare più vasto al mondo, con oltre 17mila isole e una miriade di etnie, lingue e religioni disseminate su quasi 2 milioni di chilometri quadrati — custodisce delle gemme davvero incredibili. Tra queste, la parte settentrionale della lunga e frastagliata mega isola del Sulawesi, conosciuta in passato come Celebes. Per arrivarci dall’Europa servono circa 24 ore di viaggio, almeno due voli (con scalo finale a Manado, la capitale) e 7 ore di fuso orario ma è un’esperienza che vale senz’altro la pena vivere.

Destinazione conosciuta soprattutto tra gli appassionati di subacquea e snorkeling, l’isola vanta un’infrastruttura turistica notevole, sia lungo le zone costiere sia sulle isole minori. Come Siladen, dove sorge il Siladen Resort & Spa, nato una ventina di anni fa dall’iniziativa di una famiglia di origine italiana che, innamoratisi del luogo, decise di aprire un piccolo boutique hotel dedicato ai viaggiatori sub.

Benvenuti a Siladen

Da allora il resort è cresciuto — non in estensione, per fortuna, ma sicuramente in reputazione e notorietà. Un salto di qualità avvenuto soprattutto dal 2015, quando la gestione è passata ai simpaticissimi Ana e Miguel Ribeiro. E non è un modo di dire: qui si arriva da clienti e si riparte da amici, tanto che oltre il 20% degli ospiti sceglie di tornare regolarmente. Appena si sbarca (dopo circa mezz’ora di navigazione dalla terraferma) si viene accolti con calore da tutto lo staff. Qui ci si dà subito del tu e ci si chiama per nome, un gesto che dimostra un genuino interesse da parte dello staff verso l’ospite che, a nostro avviso, fa la differenza.

Le ville sono sparse tra i curati giardini tropicali e la spiaggia bianchissima, circondate da mangrovie rigogliose, ibiscus e palme. Costruite in legno scuro del Sulawesi, le unità abitative richiamano l’architettura delle splendide case artigianali minahasa che si vedono nella zona di Manado. Si può scegliere tra stanze vista giardino, quelle direttamente sul mare e le lussuose ville in muratura dotate di vasca idromassaggio privata con vista sul tramonto, che a Siladen è da cartolina. Il sole scivola a mare proprio dietro il cono vulcanico di Manado Tua, tra sfumature oro e rosso fuoco tipiche dei tramonti tropicali.

Siladen Beach Villa

Spaziose, confortevoli ed eleganti, noi scegliamo sempre le ville sul mare: ci piace sonnecchiare sull’amaca guardando la marea che sale e scende, o rilassarci sui divani sorseggiando un caffè con un buon libro. Nonostante siano già perfette così, Ana ci anticipa che nei primi tre mesi del 2026 il resort sarà chiuso per renderle ancora più accoglienti (e anche per rinnovare le aree comuni). Oltre la privacy offerta dalle ville, è piacevole ritrovarsi al bar per un cocktail, una partita a biliardo o un tuffo nella piscina di acqua salata. Non c’è animazione, ma la giusta dose di attività curate: lezioni di yoga al tramonto, trattamenti di bellezza e massaggi nella spa, presentazioni sulle specie marine locali e serate speciali in cui gli abitanti del villaggio cantano canzoni tradizionali mentre si cena con piatti manadonesi. E il ristorante, lasciatecelo dire, è uno dei punti di forza del resort.

Lezioni di yoga

Si mangia in modo eccezionale, con pasta fresca preparata tutti i giorni (i ravioli ricotta e zucca e i fusilli alle verdure miste sono stati tra i piatti più gettonati durante la nostra ultima visita), ma anche una varietà di pietanze locali, internazionali e cene a tema, da quella dedicata alla pizza alla grigliata sulla spiaggia sotto le stelle. E poi, dolci al cucchiaio, gelati e una cornucopia di frutta tropicale che include il salak, il frutto serpente poco conosciuto al di fuori dell’Indonesia, e il frutto della passione più fresco e aromatico mai assaggiato.

Snorkeling

I pasti scandiscono il ritmo delle giornate per gli ospiti che possono scegliere di dedicarsi alle immersioni o allo snorkeling; entrambe le attività prevedono diverse uscite giornaliere (due la mattina, una il pomeriggio e un’ulteriore in notturna). La cura dell’ambiente al resort è una priorità assoluta, dalla pulizia della spiaggia —spesso realizzata con la partecipazione di ospiti e locali — ai seminari nella scuola del villaggio per insegnare ai bambini come proteggere questo meraviglioso ecosistema.

Schiusa delle tartarughe marine

Se si è fortunati, si può assistere a uno spettacolo della natura: la nascita e l’istintiva fuga verso il mare delle tartarughe marine che viene monitorata e agevolata dalla squadra del resort. E poi, non riuscirete più a contare gli esemplari adulti che nuotano placidi nelle acque attorno a Siladen, affiorando per una boccata d’aria o riposando negli anfratti della barriera corallina che circonda queste isole.

I giardini di corallo di Bangka

Non sono da meno le immersioni presso il Coral Eye, un boutique resort aperto dagli stessi proprietari un paio di anni fa sulla vicina isola di Bangka, rinnovando una stazione di ricerca abbandonata e trasformandola in un piccolo gioiello. Le ville per gli ospiti, in cemento lucidato, sono spaziose, minimaliste ed eleganti, con qualche tocco di stile, come lo speaker bluetooth per ascoltare musica e la gigantesca testa di budda nello spazioso bagno a cielo aperto. La barriera corallina qui è a pochi passi dal bagnasciuga e si può fare snorkeling a qualsiasi ora del giorno o della notte grazie al lungo pontile che consente l’accesso con qualsiasi marea (mentre a Siladen è necessario prendere la barca).

Coral Eye. Foto di Federica Squadrilli

I pasti sono à la carte e la scelta cambia tutti i giorni, sia con piatti indonesiani sia internazionali: si va dai toast all’avocado e dalle ottime ciambelle appena sfornate con pomodori e formaggio ai malloreddus con curcuma e zenzero, una perfetta fusione di tradizioni sarde e manadonesi. Al Coral Eye gli italiani si sentiranno a casa, visto che i giovani manager sono dei connazionali; imperdibili gli aperitivi sulla spiaggia con spritz, musica e una selezione di crostini e pizze rustiche.

Coral Eye, dive boat. Foto di Federica Squadrilli

Entrambi i resort hanno un centro sub organizzato in maniera eccellente, con noleggio attrezzatura, barche comode, istruttori e guide preparatissimi e una stanza climatizzata per i fotografi. Le uscite di Siladen si concentrano principalmente nel Parco Nazionale di Bunaken, con immersioni in parete e nel blu, dove si possono incontrare tartarughe, banchi di barracuda e tonni, carangidi, fucilieri e pesci napoleone).

A Bangka, invece, si esplorano i giardini di corallo che circondano l’isola (e la vicina Gangga), delizia per i fotografi macro, con cavallucci marini, granchi, gamberi e nudibranchi. Se si sceglie di dividere la vacanza tra i due resort, il transfer in barca è molto conveniente e permette di non perdere la giornata di immersione. Oltre al mare, è interessante scoprire le tradizioni e la storia del Sulawesi visitando le zone interne, il lago sulfureo Tondano, i mercati tradizionali, i templi o anche facendo trekking al parco naturale di Tangkoko.

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