Volendo avere uno sguardo ottimista, un aspetto “positivo” della pandemia è stato quello di aver riavvicinato gli italiani alle meraviglie del proprio territorio. Senza la possibilità di viaggiare all’estero o di andare tanto lontano, abbiamo riscoperto e imparato ad apprezzare itinerari, per così dire, “di prossimità”. Con tanti, tantissimi tesori nascosti tra antiche abbazie, castelli dimenticati, complessi religiosi e musei poco noti.
L’occasione per conoscere questo patrimonio culturale meno noto o poco accessibile arriva, anche quest’anno, grazie alla manifestazione Monumenti Aperti 2025 – progetto che finora ha coinvolto oltre 4 milioni di visitatori – in programma dal 3 maggio al 9 novembre.
Nel 2025 saranno ben 800 i monumenti, 87 le città e 19 le regioni coinvolti per un racconto collettivo tra storia, arte e comunità, lungo tutta la Penisola. Il tema di quest’anno, “Dove tutto è possibile”, è un invito a guardare con occhi nuovi questa straordinaria ricchezza, lasciandosi sorprendere e costruendo connessioni tra passato e futuro.

Il calendario di Monumenti Aperti 2025
A maggio, il focus sarà sulla Sardegna con più di 60 comuni coinvolti: a Cagliari, per esempio, si potranno visitare la Basilica paleocristiana di San Saturnino e il Parco archeologico Necropoli di Tuvixeddu. A Quartu Sant’Elena, invece, il Parco Naturale Molentargius Saline.
A Roma, dal 23 al 25 maggio, saranno protagonisti le Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro, la Basilica Sotterranea di Porta Maggiore e il Museo di Arte Urbana sulle Migrazioni. Ma non solo. In Campania, la programmazione prevede 6 chiese tra Benevento e Cerreto Sannita.
Spostandoci a nord (e più avanti con il calendario), a Ferrara, il 18 e il 19 ottobre saranno 15 i siti che aderiranno alla kermesse: Palazzo Schifanoia, Palazzina Marfisa, Prefettura Giulio D’Este e Palazzo dei Diamanti. In Lombardia, a Mantova, il 18 e il 19 ottobre spazio a Palazzo d’Arco e al Museo Virgilio. Non solo visite guidate: Monumenti Aperti è un’esperienza immersiva che valorizza i territori e li restituisce alle comunità, trasformando i luoghi i coinvolti in veri e propri spazi di incontro, riflessione e partecipazione attiva. Oltre 20mila studenti e volontari racconteranno infatti con passione monumenti, storie e identità locali.

«Monumenti Aperti si avvicina alla sua trentesima edizione con entusiasmo e responsabilità», ha detto Massimiliano Messina, presidente della Fondazione no profit Imago Mundi. «L’edizione 2025 è speciale su più fronti: la crescita nazionale, sostenuta dal Ministero e da un’ampia rete di partner culturali, ci consente di portare il progetto in quasi tutte le regioni italiane. È un grande laboratorio di partecipazione, dove i sogni si trasformano in realtà per scuole, associazioni, amministrazioni e cittadini».