Alla scoperta di Atene da una visuale insolita

Alla scoperta di Atene da una visuale insolita

Oltre ai monumenti di marmo e alle antiche rovine, la capitale greca conserva le tracce di un’altra età dell’oro: il periodo di massimo splendore del design e dell’architettura modernista.
Atene
L’autrice mostra una cartolina degli anni 60 dell’ormai chiuso Hilton Athens di fronte all’edificio ristrutturato, sede dell’hotel Conrad Athens. Foto di Jason Fulford

Un’amica ci aveva svelato che Atene vanta un numero sorprendente di gioielli architettonici modernisti. «Basta cercarli», ci aveva detto. Jason e io abbiamo iniziato a fare ricerche e abbiamo trovato subito dei risultati interessanti. Per esempio, l’ambasciata degli Stati Uniti fu progettata da Walter Gropius, fondatore della Bauhaus e pioniere del movimento moderno, come reinterpretazione del Partenone. Un’altra chicca: nel 1933 Le Corbusier visitò Atene, dove elogiò il lavoro dell’architetto greco Kyriakos Panagiotakos scrivendo “Compliments de Le Corbusier” sul muro di una scuola da lui progettata. Incuriositi, abbiamo deciso di programmare un viaggio ad Atene in cui sostituire le visite alle solite rovine antiche con un tour dei capolavori della prima metà del Novecento meno conosciuti della città. Abbiamo iniziato dal monumento più evidente al modernismo, l’ex Hilton Athens, inaugurato nel 1963 con una sfarzosa celebrazione di due giorni e frequentato in seguito da celebrità quali Frank Sinatra e Ingmar Bergman.

L’edificio, progettato da Emmanuel Vourekas, Prokopis Vasileiadis e Spyro Staikos, è rivestito di scintillante marmo bianco ed è ricoperto su un lato da un immenso murale in rilievo dell’artista d’avanguardia Yiannis Moralis. L’opera, che si sviluppa su 11 piani, ritrae sobrie figure stilizzate del mito greco che sembrano messaggeri dal futuro. L’hotel, ormai chiuso, era in ristrutturazione durante la nostra visita, ma ne è prevista la riapertura – con il nuovo nome di The Ilisian Conrad Athens – proprio quest’anno. Al ben tenuto Conservatorio di Atene abbiamo visto studenti ballare nei corridoi e file di scarpe fuori dalle porte delle aule. L’edificio basso e lungo fu progettato dall’architetto Ioannis Despotopoulos (noto anche con il nome di Jan Despo) negli anni Cinquanta, ma venne inaugurato solo nel 1980. All’epoca della Bauhaus Despo viveva a Weimar, in Germania, dove subì il fascino del movimento moderno: un influsso evidente nella geometria semplice e nel design funzionale del Conservatorio.

La nostra tappa successiva è stata la Biblioteca di Scienza, Tecnologia e Cultura della Fondazione Nazionale di Ricerca Ellenica, progettata da Constantinos Doxiadis e Dimitris Pikionis. Oltre che architetto, Pikionis era un pittore ispirato dall’astrazione, dal design giapponese e dalla tradizione popolare greca. Quando collaborava con architetti come Doxiadis, il risultato era caratterizzato da un calore spesso assente nel movimento. Su suggerimento del bibliotecario, ci siamo diretti verso la collina di Filopappo per vedere i sentieri progettati da Pikionis, che si snodano fino ai piedi dell’Acropoli.

La Galleria Ghika era aperta solo il venerdì e il sabato, quindi l’abbiamo scelta come ultima tappa, ma avremmo dovuto visitarla per prima. Il museo è un omaggio alla produzione intellettuale e artistica della Grecia dalla fine della prima guerra mondiale agli anni 60. Le sue collezioni riportano in vita una vasta comunità di scrittori, architetti e artisti greci – primo fra tutti il pittore cubista Nikos Hadjikyriakos-Ghika – che intrattennero un libero scambio di idee con i colleghi dell’avanguardia occidentale fino al 1967, quando la Grecia cadde sotto la dittatura militare di Georgios Papadopoulos. L’esposizione includeva tutti gli architetti che avevamo trovato nelle nostre ricerche, oltre ad altri nomi che ci erano sfuggiti. Era chiaro che saremmo dovuti tornare.

Alla ricerca di nuovi spunti

Foto di Jason Fulford

La vista dell’Acropoli dalla collina di Filopappo (a sinistra) è straordinaria, ma non dimenticate di guardare anche in basso. A metà degli anni Cinquanta l’architetto Dimitris Pikionis disegnò i vialetti in pietra che si snodano sulla collina secondo schemi astratti. I sentieri hanno un aspetto così naturale che è difficile notarli, un elemento essenziale del loro fascino.

Foto di Jason Fulford

Il Museo Alekos Fassianos ospita le opere dell’artista ateniese, scomparso nel 2022 e rinomato per i suoi dipinti, murales e sculture dai colori vivaci come Spirito. Questo disegno è il logo dell’Aster, un ristorante cretese che ci è piaciuto molto, vicino alla collina di Filopappo.

Foto di Jason Fulford

Siamo stati attratti dalla Fondazione Nazionale di Ricerca Ellenica grazie alle sculture geometriche che abbiamo notato nel parco, ma all’interno abbiamo scoperto la Biblioteca di Scienza, Tecnologia e Cultura, che con il suo atrio interno e i lucernari ci ha lasciati a bocca aperta.

Foto di Jason Fulford

Il Perianth occupa un edificio degli anni Trenta rinnovato dallo studio di architettura ateniese K-Studio. Pareti curve conducono a spaziose camere con balcone, alcune delle quali con vista sull’Acropoli. L’hotel si trova nel centro della città, nella tranquilla Piazza Agias Irinis.

Foto di Jason Fulford

Gli ultimi piani del Museo Benaki/Galleria Ghika erano un tempo l’abitazione e lo studio del pittore Nikos Hadjikyriakos-Ghika. Gli altri piani ospitano opere di artisti, scrittori e architetti greci dalla fine della Prima guerra mondiale alla vigilia della dittatura del 1967. Il museo presenta ai visitatori tutti i protagonisti ed espone manufatti come i pennelli di Ghika.

Foto di Jason Fulford

Il progetto di Walter Gropius per l’Ambasciata degli Stati Uniti evidenzia come, in una prodezza ingegneristica, i piani superiori dell’edificio sembrino pendere dal tetto. Ci sono piaciute molto le griglie di piastrelle blu che filtrano la luce naturale nelle sale riunioni.

Foto di Jason Fulford

Le colonne quadrate dell’edificio sono rivestite con marmo proveniente dalla stessa cava utilizzata dai costruttori del Partenone.

Foto di Jason Fulford

Il Museo della Guerra, progettato da Thucydides Valentis, è stato inaugurato nel 1975. Gli oggetti esposti spaziano da armi e disegni antichi a uniformi moderne e diorami. All’esterno un vecchio veicolo militare è stato convertito in un coffee truck, con tavoli ricavati da cassette di munizioni.

Foto di Jason Fulford

Studenti impegnati in esercitazioni di ballo al Conservatorio di Atene. Mentre la scuola di musica è accessibile solo agli studenti e ai docenti, il teatro e il caffè al piano terra sono aperti al pubblico.

Foto di Jason Fulford

Le torte salate, tra cui la classica con spinaci e formaggio, sono uno degli spuntini più popolari ad Atene. Quelle del Mam, fondato alla fine degli anni Cinquanta, sono particolarmente buone.

Foto di Jason Fulford

Natalia Boura è direttrice dell’Archivio di Architettura Neoellenica del Museo Benaki. L’archivio include disegni, modelli, libri e strumenti provenienti dalle proprietà di architetti greci del XX secolo.

Foto di Jason Fulford

Ci siamo presi una pausa dal modernismo per visitare l’Acropoli. Queste sono le colonne dell’Eretteo, un tempio con una sala dedicata ad Atena, dea protettrice della città. Al Palazzo presidenziale abbiamo visto guardie in uniformi da cerimonia, con tanto di scarpe con pon-pon neri.

Foto di Jason Fulford

Costruito nel 1935, il Cine Thision è il cinema più antico di Atene. Proietta a cielo aperto film classici e contemporanei in primavera ed estate. Quando ci siamo andati noi in maggio, l’aria era frizzante (e a un certo punto un gatto ci è sfrecciato accanto).

Foto di Jason Fulford

Situato nel tranquillo quartiere di Kolonaki, l’hotel Modernist Athens è stato aperto nel 2020 nell’ex ambasciata canadese. Abbiamo apprezzato il design dalle linee pulite, lo staff cordiale e le T-shirt del negozio.

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