In un’epoca in cui il turismo internazionale è ormai tornato ai livelli pre-pandemia, i viaggiatori devono confrontarsi con un costo sempre più diffuso e, in certi casi, salato: la tassa di soggiorno. Spesso applicata per ogni notte trascorsa in hotel o in un b&b, questa imposta in alcuni casi viene richiesta anche solo per accedere a una città.
Per fare chiarezza, Holidu – portale specializzato nella prenotazione di case vacanza – ha pubblicato un’analisi con le destinazioni dai contributi turistici più elevati a livello mondiale ed europeo. I risultati? Le metropoli statunitensi dominano la classifica, ma anche alcune città italiane figurano tra le più care.
Los Angeles: capitale delle tasse turistiche
In cima alla graduatoria troviamo Los Angeles, dove la tassa applicata raggiunge il 15,5% sul costo dell’alloggio. Per una notte in una struttura da 260 dollari, il tributo aggiuntivo ammonta a oltre 40 dollari. In una settimana, si superano facilmente i 280 dollari solo di imposta. Una spesa extra da tenere in considerazione se si vuole visitare la Città degli Angeli.

Anche New York e Washington sul podio
Segue New York, che combina una tassa fissa di 3,50 dollari a persona per notte e una percentuale sulla prenotazione. In media, un turista può pagare oltre 31 dollari al giorno solo in tasse. Una strategia che consente alla metropoli di sostenere il proprio sistema turistico e infrastrutturale, visitato ogni anno da circa 60 milioni di persone.
Washington D.C., la capitale federale, chiude il podio con una tassa del 14,95% sugli alloggi. Il costo medio per una notte si aggira sui 31,90 dollari.
Las Vegas e Montreal completano la top 5
Las Vegas, la patria del gioco e dello spettacolo, applica una tassa del 13,38%, che comporta un costo extra di circa 25 dollari a notte per chi soggiorna in una struttura media. Le entrate sono utilizzate per sostenere infrastrutture e iniziative turistiche.
Più contenuta in percentuale, ma comunque significativa, la tassa prevista a Montreal, in Canada: un contributo del 3,5% su soggiorni superiori ai 30 dollari canadesi. Su un alloggio medio da 90 CAD, la spesa si aggira sui 3,15 CAD a notte.
Italia protagonista: Venezia tra le città più tassate
Nella classifica globale, tre città italiane (Venezia, Milano e Roma) figurano tra le più care con il capoluogo veneto che rappresenta un caso unico in Europa: dal 2024, oltre alla classica tassa di soggiorno, ha introdotto anche un ticket d’ingresso per i visitatori giornalieri. Il costo varia da 3 a 10 euro al giorno, a seconda del periodo, e si applica nei giorni di maggiore afflusso.
L’obiettivo è ridurre il sovraffollamento e tutelare il fragile equilibrio della città lagunare, utilizzando i fondi per il mantenimento dei servizi e del patrimonio ambientale.
Novità in arrivo ad Edimburgo e in Thailandia
Dal 2026, anche Edimburgo introdurrà una tassa del 5% sul costo dell’alloggio, valida per un massimo di cinque notti consecutive. Secondo il Comune, la misura potrebbe generare circa 50 milioni di sterline l’anno da reinvestire in eventi, cultura, trasporti e alloggi accessibili.
La Thailandia, invece, prevede di introdurre una tassa di ingresso fino a 300 baht (circa 7,50 euro) per chi entra nel Paese, indipendentemente dal mezzo utilizzato. Il contributo sarà integrato nel sistema elettronico di ingresso, la “Digital Arrival Card”.