“Un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo”, scrisse il filosofo cinese Lao Tzu. Soli o in compagnia, tutto sta nel mettersi in gioco. Non necessariamente bisogna schierarsi: è proprio su questo doppio binario che si stanno muovendo i globe-trotter, desiderosi di assecondare la propria voglia di indipendenza ma senza disdegnare la socialità. Negli ultimi anni abbiamo assistito al boom delle partenze di gruppo, una soluzione che permette anche a chi non ha compagni di viaggio nella propria cerchia di amicizie di concedersi una vacanza.
«Fino a pochi anni fa, partire da soli era una scelta insolita, quasi un motivo di imbarazzo. Oggi, invece, la prospettiva si è completamente ribaltata ed diventata un’esperienza sempre più comune, che molte persone hanno già vissuto e altrettante desiderano provare. In un’indagine che abbiamo svolto questa estate, il 60% degli intervistati ha dichiarato di voler viaggiare da solo nei prossimi tre anni. Il motivo? Un forte desiderio di libertà, l’esigenza di staccare dalla routine frenetica e, soprattutto, la voglia di conoscere persone nuove», rivela Andrea D’Amico, Ceo di WeRoad.
Il viaggio come collante sociale
Per non dover rinunciare a un sogno, si sceglie di mettersi in gioco aggregandosi a persone sconosciute che condividono le stesse passioni e desideri. Un valido antidoto contro l’isolamento sociale che permette non solo di riscoprire se stessi ma anche di esplorare nuove realtà e creare connessioni umane. «WeRoad è nata proprio per rispondere a queste esigenze, per offrire viaggi pensati per chi parte senza amici: ci si mette in gioco da soli, ma si vive l’avventura in compagnia di altri viaggiatori. WeRoad non si limita a proporre itinerari, ma crea occasioni per stringere nuove relazioni. È il viaggio il mezzo attraverso cui tutto ciò prende vita.
Nei nostri itinerari, uniamo il piacere dell’esplorazione individuale alla bellezza della scoperta condivisa, trovando un equilibrio tra l’avventura personale e il viaggio di gruppo. C’è anche spazio per l’autonomia e la personalizzazione: i partecipanti possono vivere momenti personali, esplorare a proprio ritmo e dedicare tempo a sé stessi. Allo stesso tempo, si possono condividere esperienze di gruppo significative, alimentate dall’energia che nasce dallo scoprire insieme angoli di mondo inediti. Per tanti viaggiatori solitari, questa diventa la vera ricchezza: mantenere la propria indipendenza, pur sentendosi parte di qualcosa di più grande. Le connessioni nate in viaggio non finiscono al rientro, ma si estendono nel tempo attraverso eventi, gruppi social e attività post-viaggio che mantengono vivo il senso di appartenenza. Sono tantissime le persone che ci scrivono per dirci che si sono fidanzate o sposate dopo essersi conosciute in WeRoad», afferma D’Amico.
Dall’aurora boreale al relax in spiaggia
Se durante i precedenti mesi, facendo tesoro di ponti e weekend, le vacanze sono state prevalentemente mordi e fuggi, il Capodanno ha rappresentano per molti l’occasione – tanto attesa – per allargare gli orizzonti. Gli italiani, stando a quanto hanno rivelato gli insight della piattaforma di viaggio, si sono concessi una vacanze dalla durata di circa 8 giorni, con una spesa media di circa 1.500 euro. Le mete del cuore? Tra le più gettonate Marocco, Thailandia, Egitto, i Paesi Nordici (Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia), Usa e Messico. Ad avere la meglio i viaggi tematici alla ricerca dell’aurora boreale ma anche le avventure en plein air e il relax in spiaggia.
Direzione Cina, Ecuador e Costa Rica: si allargano gli orizzonti
Nel 2025, ad arricchire la wishlist saranno il Vietnam, lo Sri Lanka, la Cina, l’Ecuador e il Costa Rica. Tra i trend in ascesa, figurano le esperienze a contatto con la natura, il wellness, l’enogastronomia così come la musica e la letteratura. Molte persone, piuttosto che aspettare l’estate e limitarsi a un solo e unico viaggio annuale, preferiscono spezzare la routine con delle mini fughe. I weekend, infatti, rappresentano oggi il 10% delle prenotazioni. Non è solo la destinazione in realtà a fare la differenza ma anche le persone: ogni partenza regala emozioni uniche, soprattutto se si trasforma in un’esperienza interculturale in grado di abbattere le barriere linguistiche e geografiche. A fare da comune denominatore è l’amore per i viaggi.
Tra le ultime novità, l’apertura di WeRoad (già operativo in Italia, Spagna, Gran Bretagna, Francia e Germania) al mercato internazionale che consente di avere come compagni di viaggio persone di ogni provenienza: «Nel 2024 abbiamo inaugurato WeRoad.com, il global website attraverso cui chiunque può prenotare un WeRoad in cui il gruppo parla inglese. Il modello è sempre lo stesso: piccoli gruppi guidati da un coordinatore selezionato e formato da noi. Il valore aggiunto – spiega D’Amico – sarà partire con un gruppo composto da partecipanti di diverse nazionalità e con background culturali differenti: l’occasione perfetta per stringere legami internazionali. Stiamo ricevendo, per esempio, una risposta importante dai Paesi Nordici, dall’Irlanda e dall’Olanda».