“Un rifugio dove mettere al riparo corpo, cuore e pensiero”. Niente più che le parole di Le Corbusier riescono a trasmettere meglio l’essenza di Punta Tragara, cinque stelle sull’omonimo promontorio caprese a picco sul Mar Mediterraneo.
Perché fu proprio l’architetto e urbanista svizzero a progettare negli anni Venti questa dimora storica che oggi fa parte di Manfredi Fine Hotels Collection, brand di proprietà dei conti Goffredo e Leonardo Ceglia Manfredi.
Un indirizzo di charme, ospitato in un edificio in stile modernista, che è un invito a calarsi in un’atmosfera dove il tempo scorre lento e soprattutto lontano dal caos che nei mesi estivi affolla l’isola campana. La celebre piazzetta si raggiunge giusto in una decina di minuti a piedi; i Faraglioni, invece, sono appena fuori dalla finestra: quasi si potrebbero toccare con un dito dalle 44 camere e suite del boutique hotel.

Tra tutte, la più esclusiva è la Pegaso Etro Suite: i suoi novanta metri quadrati sono un’oasi di lusso e raffinatezza con arredi di design e finiture di pregio, bagno in marmo e terrazza panoramica. Il fiore all’occhiello è la posizione privilegiata sul rooftop. Il fil rouge che unisce tutti gli ambienti dell’albergo è un equilibrato mix fra tradizione e modernità: ecco allora che si possono incontrare arazzi, ceramiche artigianali e mosaici accanto a pezzi di arte contemporanea.
Chissà se avrebbero apprezzato altrettanto quest’armonia di generi, alcuni personaggi storici passati qui nel corso degli anni: due nomi su tutti, il Generale Dwight David Eisenhower e Sir Winston Churchill. Sì perché durante la Seconda guerra mondiale la dimora fu una delle sedi distaccate del comando americano deciso cambio di scena. Nel 1968 Punta Tragara divenne il buen retiro caprese del Conte Goffredo Manfredi: da quel momento in poi, l’inizio di un’epoca di grandi fasti. Capri, in quanto luogo simbolo della Dolce Vita e meta prediletta del jet set internazionale, da Jackie Kennedy a Brigitte Bardot, conquistò le copertine dei giornali di tutto il mondo.

Così, di fronte a un turismo sempre più elitario ed esigente, nel giro di qualche anno i proprietari decisero di trasformare la villa in un hotel all’insegna di un’ospitalità attenta e garbata, con una particolare cura anche per l’aspetto enogastronomico. Si trova proprio a Punta Tragara uno dei due ristoranti stellati della proprietà Manfredi Fine Hotels Collection – oltre ad Aroma Restaurant sul rooftop di Palazzo Manfredi Roma – ed è Le Monzù.

Il suo nome è la storpiatura dialettale del francese “Monsieur”, termine con cui venivano chiamati i grandi cuochi che lavoravano presso le corti delle famiglie aristocratiche napoletane tra il XIII e il XIX secolo. Alla guida del ristorante, l’executive chef di origini casertane Antonio Pedana che propone una cucina all’insegna di sapori, aromi e profumi del territorio: tra i suoi piatti più rappresentativi, il Risotto con limone e capperi, il Bottone caprese con essenza di crostacei e il Cappuccio agli agrumi, caffè vaniglia e fior di latte.
Ma la grande novità della stagione in corso è il The Grill Poolside Restaurant, ultimo arrivato sulla splendida terrazza del Tragara Club: all’ombra di un pergolato adornato da glicini, la proposta si concentra su piatti della tradizione campana, di carne e pesce, cotti alla brace e da gustare in un ambiente vibrante con musica live o dj set. Aveva ragione Le Corbusier: cuore, corpo e pensiero. Ma anche il piacere della tavola.