Settembre è un mese speciale, sospeso tra la fine dell’estate e l’arrivo dei primi segnali d’autunno, quando la luce si tinge di tonalità dorate e l’aria si fa più fresca. È il momento perfetto per una fuga nella natura e proprio la Valtellina si presta come destinazione ideale: ecco perché.
Il ritmo della transumanza: campanacci e muggiti
Per cogliere l’essenza della Valtellina, è necessario sintonizzarsi con i suoni e i tempi della natura, seguendo i passi di tradizioni millenarie come la transumanza, riconosciuta dall’Unesco come patrimonio immateriale. Da metà settembre, le vallate si animano delle melodie dei campanacci e dei richiami delle mucche che, dopo l’estate trascorsa sugli alpeggi, tornano verso le stalle in fondovalle. Questo momento condiviso tra comunità locali e visitatori rinnova ogni anno il profondo legame tra uomo, animali e montagna.
Sapori d’alpeggio a Chiareggio in Valmalenco (20-21 settembre)
Nella suggestiva cornice di Chiareggio, in Valmalenco, due giorni dedicati a festeggiare il rientro del bestiame dai pascoli alti, accompagnati dai “bacàn”, i pastori che per mesi vivono sulle montagne. L’evento offre l’opportunità di degustare formaggi e specialità alpine, scoprendo le tradizioni locali tramandate di generazione in generazione, e di conoscere chi vive con passione questo stile di vita autentico.

Alpen Fest a Livigno (27-28 settembre)
A Livigno, la transumanza si trasforma in una raffinata festa: l’Alpen Fest celebra il ritorno dei pastori e delle mandrie con un’eleganza tipica delle Alpi. Le mucche, adornate con ghirlande di fiori e campanacci decorati, sfilano tra le vie del paese accolte da applausi, mentre gli abitanti indossano i tradizionali costumi “alla vecchia”. Qui la tradizione si fonde con la convivialità e il gusto, trasformando un rito antico in un’esperienza contemporanea ricca di fascino.
Al dì de la Bronza a Valdidentro (27 settembre)
Anche nella frazione di Isolaccia, a Valdidentro, si celebra la transumanza con una giornata dedicata alla sfilata degli animali, guidati da allevatori in abiti tradizionali. Protagonista è la mucca con il tipico campanaccio di bronzo (“bronza”), che, insieme a capre e pecore decorate con ghirlande, attraversa il paese. Dopo la benedizione, viene eletta la “Regina della Bronza”. La festa comprende dimostrazioni pratiche come la mungitura manuale, degustazioni di piatti tipici come sciatt e pizzoccheri, e momenti di musica e ballo.
Il bramito del cervo: il rito della montagna
Con il calare dell’autunno, tra settembre e ottobre, nei boschi della Valtellina si fa sentire un altro protagonista della natura: il cervo maschio. Durante il periodo degli amori, il cervo emette il suo potente bramito, un richiamo sonoro intenso e carico di emozione, utilizzato per attrarre le femmine e sfidare gli avversari. Spesso, i maschi si confrontano anche con scontri fisici, battendo i loro palchi per affermare la propria supremazia. I migliori luoghi per ascoltare questi straordinari suoni naturali sono la Valfurva, la Val di Rezzalo e la Valdidentro. Le guide alpine di Bormio propongono escursioni in alta quota alla ricerca del bramito del cervo, per vivere un’esperienza immersiva nel cuore della fauna valtellinese.