C’è un oggetto che dovresti sempre assicurarti di avere in borsa prima di affrontare un volo internazionale, e non è né costoso né ingombrante. Di cosa si tratta? Di una penna a sfera. Questo semplice strumento di scrittura è un vero e proprio must-have, soprattutto quando bisogna rispondere alle domande di rito per l’immigrazione.
Georgia Fowkes, consulente di viaggio per il tour operator Altezza Travel, lo ha sperimentato in prima persona durante un recente viaggio in Tanzania. «Sono atterrata a Dar es Salaam dopo un volo notturno e la sala immigrazione era gremita di persone, tutte in fila dopo essere scesi dall’aereo. Quando sono arrivata al banco, tutte le penne erano sparite — finite o non funzionanti, perfino quella incatenata», racconta Fowkes a Travel + Leisure Us. «Mi sono ritrovata in fila, insieme agli altri senza penna, ad aspettare il mio turno per prenderne una in prestito». L’esperienza di Fowkes non è affatto unica. In molti Paesi, infatti, vengono ancora utilizzati moduli cartacei per la dogana e l’immigrazione che i viaggiatori devono compilare prima dell’ingresso. La caccia a una penna può diventare stressante, soprattutto nei grandi aeroporti internazionali frequentati ogni giorno da migliaia di persone.
«Molti pensano che troveranno le penne disponibili all’immigrazione. Forse, ma quando circa un centinaio di passeggeri arrivano al banco contemporaneamente, spariscono in un attimo», precisa Fowkes. E aggiunge che gli arrivi notturni sono ancora più complicati: «A volte atterro a orari improbabili, come le due o le tre di notte, quando anche solo chiedere in prestito una penna non è un’opzione contemplabile».
Per questo, sarebbe bene farne una scorta. «Tirare fuori una penna di riserva a circa 10.668 metri di altitudine e offrirla a qualcuno, ti fa guardare come se avessi appena inventato il fuoco», scherza. «A quella quota, la penna diventa una vera e propria moneta sociale». Quanto alla tipologia, Fowkes consiglia modelli semplici e non metallici. Quelli più eleganti o le stilografiche, infatti, possono creare problemi ai controlli di sicurezza aeroportuale. Meglio optare per colori standard piuttosto che per tonalità troppo vivaci. «Io scelgo sempre penne di plastica economiche, solo blu o nere. Qualsiasi altro colore rischia di farti riscrivere tutto il modulo, se l’inchiostro non è ben leggibile», spiega Fowkes.
In relatà non è solo alla dogana che questo accessorio può tornare utile. Erin Carey, fondatrice e direttrice di Roam Generation, un’agenzia di PR specializzata in brand di viaggio e lifestyle, racconta che ne ha sempre un paio di riserva nel caso in cui lo smartphone si scarichi. «Se il telefono si spegne e devi annotare un indirizzo o un numero di telefono? O magari incontri qualcuno con cui vuoi restare in contatto e hai bisogno di segnare la sua email?» dice Carey. «Potresti anche dover scrivere qualcosa nella lingua locale da mostrare a un tassista, o compilare un modulo se perdi i bagagli». Durante un viaggio può succedere di tutto — e avere una penna a portata di mano può davvero fare la differenza.