Dimenticate i tramonti affollati di Oia, le infinity pool a picco sul mare e le iconiche cupole blu, spesso ridotte a semplici sfondi per Instagram. Santorini è molto più di una cartolina patinata. Allontanandosi dai percorsi più battuti, si scopre un’anima più intima e autentica, che va oltre i cliché con cui spesso viene dipinta l’isola più fotografata della Grecia.
Basta dirigersi a Megalochori, nella parte sud-occidentale, un villaggio nell’entroterra a circa 6 chilometri da Fira, la capitale. Ci si arriva dopo aver percorso una strada in salita, tra curve che si aprono su vigneti e uliveti, entrando in un paesaggio che sembra sospeso nel tempo. Ad accogliervi troverete stretti vicoli in pietra naturale, case basse dai muri bianchi con porte dipinte a mano e bougainvillea che esplodono di colore. Il cuore del villaggio è la piazza centrale, un piccolo slargo all’ombra di alberi secolari, dove sedie di legno e tavolini in ferro battuto sembrano invitare a fermarsi, anche solo per godere della quiete. A scandire il ritmo della giornata, il suono delle campane delle chiese: tutte piccole, con facciate candide e campanili affusolati.

Santorini è l’isola vitivinicola per eccellenza delle Cicladi e Megalochori rappresenta il punto di riferimento per chi ama il buon vino. Intorno al villaggio medievale, la campagna si distende dolcemente verso il mare, punteggiata da vigneti secolari, bassi e contorti, coltivati a terra secondo la tecnica del kouloura: una spirale che protegge i grappoli dal vento e dal sole cocente. Qui sorgono cantine storiche come Gavalas e Venetsanos dove degustare i più famosi vini locali come l’Assyrtiko, un bianco secco, minerale e fresco, di grande qualità, e il Vinsanto, vino da dessert ambrato e aromatico.
Un resort esclusivo che sembra un piccolo villaggio privato
Avvolto dalle case tradizionali e dalle viuzze silenziose di Megalochori, sorge un rifugio raffinato che racchiude l’anima autentica dell’isola, elevandola a esperienza di lusso discreto: il Vedema, a Luxury Collection Resort. Appena varcata la soglia del portone ceruleo, ci si rende conto che questo resort è un’estensione del villaggio che lo circonda. Basta guardare la pavimentazione in pietra, con acciottolati irregolari, la stessa dei vicoli, che sembrano proseguire e così accompagnare gli ospiti fin dentro le ville e i cottage.

Il lusso della semplicità greca
Nato dalla trasformazione di un’antica cantina vinicola del XV secolo, il resort conserva intatto il fascino dell’architettura tradizionale cicladica, fondendolo con dettagli contemporanei e servizi d’eccellenza. Inaugurato con successo negli anni Novanta, il resort — parte del Gruppo Empiria — ha ampliato la propria offerta, passando da 59 a 74 alloggi grazie all’aggiunta di 15 nuove suite e ville pensate per offrire ancora più spazio, privacy e bellezza.
Le suite, molte delle quali ricavate in antiche abitazioni scavate nella roccia, offrono spazi ampi e intimi al tempo stesso. Firmati dallo studio Interior Design Laboratorium di Atene, i nuovi ambienti si inseriscono con grazia nella visione estetica senza tempo del resort: materiali locali come pietra vulcanica e legni lavorati a mano, una palette cromatica ispirata alle Cicladi, e ambienti dove luce naturale e texture diventano protagonisti assoluti.

Tra le nuove proposte spicca la Corinthian Villa, un rifugio di 120 mq pensato per le famiglie che desiderano coniugare comfort, privacy e panorama. Dispone di due camere da letto, una cucina completamente attrezzata, un’ampia zona living e un patio privato con piscina riscaldata, affacciata sui vigneti e sul Mar Egeo. Per gruppi più numerosi, la Grecian Villa offre 130 mq distribuiti in tre camere da letto, tre bagni, una generosa zona giorno, cucina completa e una grande terrazza esterna con piscina privata. Qui tutto invita al relax. Per godersi il sole e la brezza rinfrescante, ci si accomoda su ampi e comodi lettini in una delle due piscine comuni o in quella circolare con idromassaggio, cullati da playlist chillout. E per rigenerarsi e distendere i sensi c’è anche la spa, che propone rituali e trattamenti ispirati alle tradizioni locali, a base di oli essenziali mediterranei.
A tavola con i sapori genuini della Grecia
Diversi gli outlet gastronomici pronti a soddisfare il palato. Fiore all’occhiello del Vedema è il ristorante Alati, ospitato nella vecchia cantina storica, con pareti in pietra grezza e un’illuminazione soffusa che esalta l’atmosfera intima e suggestiva. Qui, la cucina greca tradizionale viene reinterpretata dall’executive chef Rafael Tsakiris con un tocco contemporaneo, utilizzando ingredienti locali, erbe aromatiche raccolte nei dintorni e vini prodotti nei vigneti circostanti. Il risultato è una proposta culinaria che racconta il territorio con gusto e raffinatezza. Da assaggiare l’Hortopita, un tortino di verdure di stagione con feta, sesamo, finocchio, crema di spinaci, spezie ed erbe aromatiche, e le Kolokithokeftedes, frittelle di zucchine, crema di yogurt greco, erbe fresche e scorza di limone.

In programma ci sono anche eventi culinari, i “Symphony of flavors”, come la “Lobster night” ovvero una cena gourmet di sette portate a base di aragosta. Per iniziare al meglio la giornata, la colazione è servita a bordo piscina al ristorante Pergola, con un’ampia scelta di delizie dolci e salate con bowl salutari come la Overnight Oats, preparata con yogurt al cocco, burro di arachidi, semi di chia, frutta di stagione, sciroppo d’acero e scaglie di cocco. A pranzo invece ci si sposta nell’altra piscina, al Tartaro, dove viene proposta una cucina mediterranea che unisce ricette italiane e greche. Assaggiate il Crudo di branzino, con olio d’oliva, limone, timo, peperoncino siciliano e l’insalata Sicilian Citrus and Greens, a base di cavolo riccio, lollo rosso, agrumi, finocchio, avocato e cipollotto. Gli amanti del vino non possono perdere la degustazione guidata all’interno del Cava Wine Bar, un’affascinante cantina che custodisce bottiglie pregiate.
Un tuffo al mare e una cena con vista
Se volete trascorrere una giornata tuffandovi nelle acque turchesi dell’isola, a meno di 20 minuti di macchina trovate la spiaggia di Perivolos: lunga e ampia, con sabbia vulcanica nera, è famosa per la sua atmosfera rilassata e per gli eleganti beach club che la animano. Tra questi, c’è lo stabilimento privato dell’Istoria Hotel, un retreat di design premiato con una chiave Michelin, che ospita solo 12 suite eteree, ognuna dotata di terrazza e piscina.

Come è d’obbligo godersi il sole dell’Egeo in spiaggia, è altrettanto imperdibile una visita a Oia (si pronuncia Ia). Prenotate una cena con vista per ammirare, in prima fila, il panorama delle case bianche aggrappate alla scogliera e delle terrazze affacciate sull’infinito blu della caldera vulcanica. L’indirizzo giusto è il Mystique Hotel, a Luxury Collection Hotel, iconico resort che si mimetizza tra le curve bianche delle abitazioni tradizionali, offrendo 42 suite e ville scavate nella roccia, con terrazze private e piscine a sfioro che sembrano sospese sull’orizzonte.

Fiore all’occhiello dell’hotel, è il ristorante Lure, guidato dall’executive chef Thanos Feskos, che propone un’espressione raffinata e consapevole della tradizione greca, ripensata in chiave contemporanea attraverso ingredienti locali e di stagione, con un approccio sostenibile a zero rifiuti e una cura artigianale che si percepisce in ogni piatto. Tra i signature ci sono i Calamari, serviti con crema di patate, asparagi di mare, cipollotto sottaceto, verdure selvatiche, e le pappardelle di carote fatte a mano accompagnate da code di aragosta, cerfoglio e basilico. E per concludere in dolcezza, assaggiate il dessert Pistachio, con kataifi caramellato, cioccolato al latte, mousse al pistacchio e gelato al loukoumi.