Puoi partire con un passaporto danneggiato?

Puoi partire con un passaporto danneggiato?

Per scongiurare spiacevoli imprevisiti, meglio evitare.
Passaporto
Foto di Krakenimages.com/Shutterstock

Sappiamo tutti che il passaporto funge un po’ da passe-partout: rappresenta la chiave di accesso che permette di varcare i confini nazionali e spiccare il volo. Oltre a prestare attenzione alla data di scadenza – perché molte destinazioni richiedono una validità residua di almeno sei mesi dalla data di rientro – anche lo stato di usura è un fattore da considerare. Il passaporto, esteticamente parlando, deve essere integro. Uno strappo evidente oppure una macchia importante, rischiano di mettere fine prematuramente alla tanto attesa vacanza. Onde evitare di farsi prendere dall’ansia, è bene distinguere la normale usura – generalmente tollerata – dai danni veri e propri.

A volte però la linea di confine può rivelarsi talmente sottile da rimettersi – a proprio rischio e pericolo – al giudizio finale dell’addetto alla verifica dei documenti di identità. «Alcuni clienti sono stati respinti al controllo passaporti a causa della presenza di pagine strappate e non c’è stato modo di risolvere la situazione. Sono dovuti tornare a casa perdendo tutto. In tali casi l’assicurazione di viaggio non copre i danni in quanto non riconducibili a motivi certificabili», ha rivelato a T+L Italia Tatiana Sedlovska, ceo di GTS Travel.

Cosa fare se il passaporto è danneggiato

Se hai dei dubbi e vuoi evitare ogni tipo di stress, procuratene uno nuovo. In primis devi prenotare un appuntamento collegandoti – munito di Spid o Cie – al sito dell’Agenda Passaporti della Polizia di Stato. Il giorno indicato, bisogna presentarsi muniti di documento di riconoscimento, del vecchio passaporto da riconsegnare – salvo la presenza di visti in corso di validità – del formulario di richiesta a cui allegare 2 fototessere (attenetevi alle norme ICAO), il pagamento di un bollettino da € 42,50 nonché di una marca da bollo da € 73,50. «Il tempismo è importante: soprattutto nei periodi di alta stagione, date le richieste, l’attesa potrebbe prolungarsi», ha evidenziato l’esperta di viaggi.

Come comportarsi se ci si trova all’estero

Gli imprevisti possono capitare e, qualora durante il soggiorno all’estero si dovesse verificare un danno che potrebbe compromettere la validità del passaporto, bisogna fare riferimento al consolato più vicino per richiedere un documento di emergenza: «In caso di necessità – ha precisato Sedlovska – recandosi presso le rappresentanze diplomatico-consolari italiane (qui trovate la lista), è possibile richiedere il cosiddetto Emergency Travel Document (ETD), un documento di viaggio dalla validità di 5 giorni (a partire dalla data di emissione) che consente di fare rientro nel Paese di residenza».

Come prevenire i danni al passaporto

Per evitare spiacevoli inconvenienti, è preferibile conservare il passaporto in maniera responsabile – sia a casa che in viaggio – ad esempio, acquistando una custodia e, quando non è necessario esibirlo, meglio tenerlo in cassaforte portando con sé una fotocopia. Stando a quanto riporta il sito della Polizia di Stato, si raccomanda di non piegare o forare in alcun modo la copertina in quanto si potrebbe danneggiare il microchip in essa contenuto rendendo inservibile il documento.

«Quando si viaggia è bene non rimandare tutto all’ultimo minuto. Prima ancora di prenotare – ha rimarcato la ceo di GTS Travel – è bene controllare che tutti i documenti siano in regola e in perfette condizioni. Ricordatevi di verificare la data di scadenza, il numero di pagine disponibili e lo stato di usura. In caso di dubbi, consiglio di rivolgersi a dei professionisti del settore e di fare affidamento solo ed esclusivamente a fonti attendibili».

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