Così come gli aerei possono decollare anche se non tutti i passeggeri sono a bordo, anche le navi da crociera possono salpare lasciando a terra chi non rientra al porto in tempo. È una scena ben nota a molti membri dell’equipaggio e ai crocieristi più esperti vedere i cosiddetti “pier runners” — passeggeri in ritardo che corrono disperatamente verso il molo — ritrovarsi ad assistere, impotenti, alla nave che ritira la passerella e si allontana senza di loro. Dal punto di vista legale, la nave non è obbligata ad aspettare i ritardatari. Tuttavia, si di un’evenienza piuttosto rara. Katie Jackson, giornalista di T + L Us, racconta di aver viaggiato in crociera in ogni angolo del mondo — dall’Antartide all’Artico — incluso un viaggio inaugurale di 32 giorni attraverso il Passaggio a Nord-Ovest, senza mai aver visto nessuno rimanere a terra.
Chi sono di solito le persone che vengono lasciati a terra?
È molto raro che i pier runner siano passeggeri che hanno prenotato un’escursione tramite la compagnia di crociera, a cui spetta riportarli a bordo in tempo. Infatti, durante le uscite ufficiali, è spesso presente un membro dell’equipaggio che accompagna il gruppo e resta in contatto costante con la nave. Se un’escursione dovesse subire un ritardo, viene immediatamente comunicato al comandante che può decidere di posticipare la partenza, anche se è raro che ciò accada in quanto tutto viene pianificato nei minimi dettagli e viene considerato un ampio margine di sicurezza per eventuali imprevisti. Ad esempio, se la partenza è fissata per le 19, l’ultima escursione viene solitamente organizzata in modo da rientrare al più tardi entro le 17.
Escursioni private: i rischi
Chi decide di prenotare un’escursione tramite un operatore esterno, il livello di rischio dipende dalla sua affidabilità. «Abbiamo organizzato oltre cinque milioni di escursioni, con un tasso di successo del 99,9% nel riportare i passeggeri a bordo in tempo», dichiara Paul Kiritsy, CEO di Shore Excursions Group. La società, attiva in oltre 300 porti, utilizza un motore di ricerca che mostra solo tour compatibili con l’orario della nave.
Offre inoltre una garanzia “zero preoccupazioni”, che recita: «Nel caso in cui tu perda la nave a causa di un nostro ritardo durante il tour, ci faremo carico delle spese di alloggio, pasti e trasporto fino al porto successivo, oltre a risarcirti con 1.000 dollari a persona per il disagio». Anche ToursByLocals, un altro operatore indipendente, adotta una politica simile chiamata “No One Left Behind” (Nessuno viene lasciato indietro). Dai loro dati più recenti, emerge che questa garanzia è stata attivata una sola volta su 150mila tour venduti.
La maggior parte dei pier runners sono viaggiatori che si muovono in autonomia. Nel 2024, otto passeggeri di una crociera Norwegian Cruise Lines al largo dell’Africa occidentale si sono ritrovati bloccati sull’isola di São Tomé e Príncipe perché non erano rientrati in tempo dopo un’escursione privata. La compagnia ha dichiarato: «Quando gli ospiti non sono tornati a bordo entro l’orario previsto, i loro passaporti sono stati consegnati agli agenti portuali locali, come da protocollo. Il nostro team ha collaborato con le autorità locali per individuare i documenti e i visti necessari affinché i passeggeri potessero imbarcarsi nuovamente al porto successivo disponibile. Poiché si trovavano in escursione privata e non sono rientrati entro l’orario indicato, sono responsabili dei costi di viaggio per raggiungere la nave».
Perché le navi da crociera non possono aspettare?
Proprio come gli aerei, anche le navi da crociera hanno orari molto rigidi da rispettare. Pagano in anticipo per poter sostare in porto solo per un tempo prestabilito e, spesso, un’altra nave è pronta a prendere il loro posto non appena partono. Inoltre, devono coordinarsi con i servizi locali, come piloti e tender, per entrare e uscire dal porto. Se la nave dovesse ritardare per aspettare qualche passeggero, si creerebbe un effetto domino che coinvolgerebbe migliaia di persone e potrebbe causare perdite di decine di migliaia di dollari.
A che ora devo tornare a bordo?
Ogni compagnia di crociera ha regole diverse riguardo all’orario entro cui è necessario rientrare a bordo. Se il trasferimento tra la riva e la nave avviene tramite tender boat (imbarcazioni navetta), potrebbe essere richiesto ai passeggeri di tornare almeno un’ora prima della partenza prevista. Se invece la nave è ormeggiata direttamente al molo e l’imbarco avviene a piedi, il tempo limite può essere ridotto a 30 minuti.
Fortunatamente, le compagnie non lasciano spazio a dubbi: l’orario limite per il rientro viene comunicato chiaramente nel bollettino giornaliero distribuito in cabina la sera precedente. Viene inoltre annunciato tramite interfono e, di norma, affisso su cartelli all’uscita dalla nave, così da ricordare a tutti a che ora devono tornare a bordo.
Cosa fare se vieni lasciato a terra?
Qualunque sia il motivo, se la nave parte senza di te, non non è detto che tutto sia perduto. La prima cosa da fare è contattare l’agente portuale locale e spiegare la situazione: potrà mettersi in contatto con la nave e aiutarti a recuperare il passaporto. È sempre consigliabile avere con sé una copia del documento d’identità. Anche se la nave non farà ritorno, sarà utile all’equipaggio per accertarsi che tu sia al sicuro e potrebbero persino supportarti nell’organizzare il viaggio per raggiungerli al prossimo porto.
Tuttavia, a meno che tu non partecipi a un’escursione ufficiale organizzata dalla compagnia, la crociera non coprirà le spese di viaggio o altri costi derivanti dall’accaduto. Se possiedi un’assicurazione di viaggio, contatta subito la compagnia per verificare se la tua polizza copre questi imprevisti. In caso affermativo, conserva tutte le ricevute per richiedere il rimborso. Se desideri rientrare a bordo, cerca di raggiungere il successivo porto di scalo il prima possibile.
Come evitare di essere lasciato a terra?
Per ridurre al minimo il rischio di dover affrontare la cosiddetta “corsa della vergogna” verso il molo, scegli escursioni organizzate direttamente dalla compagnia di crociera oppure affidati a operatori esterni che garantiscano un rientro puntuale. Se invece preferisci esplorare in autonomia, assicurati che il tuo telefono o orologio siano sempre sincronizzati con l’ora locale, così da evitare di arrivare troppo presto o in ritardo senza accorgertene. Infine, iscriviti alle notifiche della compagnia di crociera per ricevere aggiornamenti in tempo reale.
Se possibile, attiva un piano dati sul telefono per poter ricevere messaggi SMS. A fine luglio, alcuni passeggeri della Norwegian Cruise Line sono rimasti a terra a Hilo, nelle Hawaii, quando la nave Pride of America ha dovuto lasciare il porto con due ore di anticipo a causa di un’allerta tsunami, scatenata da un terremoto di magnitudo 8.8 in Russia. Un portavoce della compagnia ha dichiarato che i passeggeri erano stati informati dell’anticipo tramite SMS.