Napoli in famiglia: le esperienze più insolite per stupire i bambini

Napoli in famiglia: le esperienze più insolite per stupire i bambini

Dai percorsi sotterranei alle attività più creative: ecco cosa fare e dove andare per vivere il capoluogo partenopeo come non avete mai fatto prima.
Napoli
Napoli. Foto di Alessandro Tortora/Shutterstock

Vivace e creativa, caotica e ricca: Napoli è un concentrato di bellezze, contrasti, sapori e caratteri diversi, che si riflettono in una varietà di paesaggi e luoghi. Dall’intricato labirinto di vicoli e piazzette chiassose del centro storico, alla suggestiva passeggiata del lungomare, dalle altezze dei quartieri panoramici alla frenesia del porto: c’è da perdersi in questo vortice di stimoli. Soprattutto se si viaggia con bambini al seguito, affrontando salite ripide e viuzze strette sovraffollate. Abbiamo provato per voi un itinerario family friendly: salirete sul tetto della città, per toccare il cielo con un dito, e poi scenderete nei suoi abissi, per scoprire la storia della città. Ecco le esperienze più interessanti per un weekend a Napoli in famiglia.

Scendere negli abissi: un’avventura alle origini di tutto

Servono una torcia, un elmetto e tanto coraggio (e curiosità), per visitare questo luogo unico. La Galleria Borbonica propone un percorso navigando tra i sotterranei su una zattera. Si visita una cisterna del 1400, raggiungibile attraverso un passaggio segreto; attraverso il cunicolo di “Pizzofalcone“, si arriva poi alla seconda grande cisterna. Il tour prosegue fino al fondale, dove affiora la falda acquifera: qui si apre uno spettacolo fatto di volte e archi settecenteschi. Navigando avanti e indietro, il giro finisce allo scavo che, sulle pareti, presenta le incisioni dei nomi e dei pensieri dei napoletani che si nascondevano qui durante la Seconda guerra mondiale.

Scoprire (in modo ludico) la storia della città

Esiste un posto che raccoglie 450 anni di memorie. È ilCartastorie, Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli, che nasce per valorizzare il patrimonio di storie e di personaggi custodito nelle scritture degli antichi banchi pubblici napoletani. Parliamo di circa ottanta chilometri di scaffalature, con milioni di nomi e fatti che ricostruiscono un affresco vivo di Napoli, dal 1573 a oggi.

Questo insolito museo ha trasformato documenti del vissuto cittadino in racconti, narrati dal percorso multimediale: i tomi dell’Archivio Storico del Banco di Napoli prendono vita e diventano realtà incredibili da vivere. Offre un’esperienza nella storia anche il Museo di Pietrarsa, dove è nata la Ferrovia Italiana. Situato fra San Giovanni a Teduccio e Portici, è uno spazio immenso, in cui curiosare tra locomotive a vapore, convogli antichi e carrozze passeggeri, sognando i primi viaggi su rotaia. Da qui si parte anche per interessanti viaggi in treno, a bordo di locomotive storiche: tra le mete, si può scegliere di fare una gita alla Reggia di Caserta.

Diventare artisti per un giorno

Museo Capodimonte

Luoghi storici, siti archeologici e musei possono diventare impegnativi con i bambini. Ma alcuni organizzano workshop, itinerari tematici ed esperienze per creare un dialogo con l’arte. Il Museo Capodimonte, per esempio, offre un percorso tra importanti opere d’arte, da Caravaggio a Tiziano, da abbinare a laboratori di design o disegno. Il tutto immerso nella natura del Real Bosco. Meglio la ceramica? Alle catacombe di San Gennaro, oltre alla visita al sito, si può provare un originale laboratorio di ceramica, una delle tradizioni di cui il capoluogo va particolarmente fiero. Tra gli indirizzi più insoliti, merita una sosta anche la Farmacia degli Incurabili, un gioiello recentemente riaperto al pubblico, dove i ragazzi possono cimentarsi con un’altra delle arti per cui Napoli è celebre: il teatro.

Visitare l’acquario più antico d’Italia

Non sarà il più all’avanguardia, ma non importa. Perché questo acquario custodisce un secolo e mezzo di avventure marine, raccontate tra le sue vetrine. Vanta infatti un primato: è il più antico d’Italia. Fu aperto il 26 gennaio 1874 e poco è cambiato dalla sua creazione nella Villa Comunale di Chiaia. Altra curiosità: contiene solo fauna e flora del Mediterraneo, in modo da mostrare la ricchezza dei fondali del Golfo napoletano. L’acquario fa parte della stazione zoologica Anton Dohrn: con l’occasione si può vedere anche il Museo Darwin-Dohrn, proprio accanto, dedicato ai due giganti della scienza, Charles Darwin e Anton Dohrn, dove trovare le scoperte sull’evoluzione della vita marina.

L’hotel (con spa) a misura di famiglia

Colori, tanto spazio e una grande terrazza con la vista su tutto il golfo. L’Hotel de Bonart Curio Collection, Caracciolo Hospitality Group, è l’ideale se si viaggia in famiglia. Il design moderno, ricco di colori e arte contemporanea, rende l’ambiente piacevole per tutti. Offre infatti camere family e suite — con un letto matrimoniale estraibile (scompare letteralmentetra i pannelli in legno delle pareti) — che diventano due grandi stanze comunicanti, con le vedute ininterrotte sulla città e sul mare. La colazione vale da sola il viaggio, con un assaggio delle delizie tradizionali: non mancano mai le sfogliatelle, i babà, la crema alle nocciole, le torte fatte in casa, i biscotti, così come la cioccolata con panna.

Hotel de Bonart Curio Collection

La posizione defilata in cima a Chiaia, ma vicina al centro, permette di vivere facilmente la città, senza soffrirne però rumore e caos: è divertente scendere in centro con la funicolare, a due passi dall’hotel. Un’idea in più? Dopo la giornata in giro, ci si può rilassare nella spa che, grazie alle dimensioni intime, si può riservare e vivere da soli, per una pausa relax in famiglia: i bambini si divertono nella grande vasca idromassaggio, mentre gli adulti si riposano tra hammam e stanza del sale.

Dove andare per peccare di gola

Napoli è anche una meta per golosi: vietato resistere. Pizza fritta o babà, il cuoppo di pescato del giorno, i taralli napoletani e il pagnottello. C’è da perdersi tra profumi e sapori. Per fare un giro di gusto, c’è l’esperienza Epicurea dell’Hotel de Bonart, che guida tra le bancarelle migliori al mercato della Pignasecca, una full immersion tra le delizie della gastronomia partenopea. Per gli amanti della pizza, uno degli indirizzi storici è Starita, una realtà che dal 1901 racconta la tradizione ed è qui che è nata la Marinara: Sofia Loren ha girato il film l’Oro di Napoli nella pizzeria a Materdei.

Ci si diverte anche con l’esperienza proposta dall’Associazione Verace Pizza Napoletana chiamata “Pizzaiolo Napoletano per un giorno”: non solo una lezione, con tanto di degustazione, ma anche un viaggio nella cultura napoletana. Con i bambini la sera l’ideale è mangiare in hotel. Al ristorante The Macpherson’, sul roof al De Bonart, la cena è a base di sapori stagionali e freschi del mare, con un occhio alla generosa tradizione partenopea e l’altro alla creatività moderna. Il kids menù qui è diverso, ricco e creativo: non propone (solo) pasta al pomodoro o cotoletta di pollo, ma piatti della tradizione adatti ai più piccoli, dal pesce fresco agli anelli – freschi anche quelli – di calamari fritti, gnocchetti al pesto fatti in casa, pizza margherita, gelati e torte. Il tutto in una struttura interamente in vetro, con la vista sulla città e sul golfo.

Una gita per scienziati in erba

Vista dall’alto sul Planetario e su Corporea

Ci vuole una giornata, ma ne vale sicuramente la pena. Una visita alla Città della Scienza giustifica appieno il viaggio. Lo spazio per appassionati di scienza è composto da diverse aree: prendetevi il tempo necessario per esplorarle tutte. Si parte da Corporea, il primo museo interattivo d’Europa interamente dedicato al corpo umano. Insetti & Co. è un percorso espositivo costituito da sei isole tematiche, destinate a diversi tipi di insetti. La mostra Natura a Colori esplora il mondo dei colori esistenti in natura, estraibili dai vegetali. Non mancano laboratori, mostre temporanee e appuntamenti con gli esperti. Da non perdere il Planetario 3D, il planetario tecnologicamente più avanzato d’Italia, dove sono proiettati documentari sullo spazio e sull’astronomia, sognando viaggi — letteralmente — spaziali.

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