Il bollitore in hotel? Meglio evitarlo: ecco perché

Il bollitore in hotel? Meglio evitarlo: ecco perché

Dalla cottura del riso al lavaggio della biancheria, le confessioni dei viaggiatori sollevano dubbi sull’igiene di alcuni elettrodomestici in camera.
Bollitore in hotel
Bollitore in hotel. Foto di Basar/Shuttertock

Se fai parte di quelle persone che, appena sveglie, accendono subito la caffettiera o il bollitore per prepararsi una tazza di tè o caffè, ti capiamo benissimo: non c’è niente di meglio di una bevanda calda appena alzati. Tuttavia, potresti volerci pensare due volte prima di fare lo stesso nella tua camera d’albergo.

Anche se la maggior parte degli hotel pulisce i bollitori, non è detto che la manutenzione sia così accurata. In molti casi, questi elettrodomestici ricevono solo una rapida sciacquata tra un ospite e l’altro. È risaputo che oggetti molto toccati, come telefoni, telecomandi o cuscini decorativi, vengono spesso trascurati durante le operazioni di pulizia. Ma i bollitori rappresentano un caso a parte: possono essere sporchi in modi del tutto inaspettati. Il motivo? Molti ospiti li usano per qualsiasi cosa, tranne che per preparare tè o caffè.

Nel 2020, come riportato da Travel + Leisure Us, un utente di Reddit ha pubblicato sul subreddit Life Pro Tips un avvertimento per mettere in guardia le persone. «Mio fratello lavora in un hotel ad Amsterdam e torna sempre a casa con storie assurde. Mi ha raccontato che gli ospiti utilizzano il bollitore per scopi diversi dal preparare il tè. «Lo usano per cuocere il riso, riscaldare piccoli asciugamani o persino lavare la biancheria intima. Diversi hotel non si aspettano che gli ospiti facciano queste cose (e spesso nemmeno ne sono a conoscenza), quindi non eseguono mai una vera pulizia profonda dei bollitori. Per la tua igiene personale, evita di usarli».

«Viaggio spesso per lavoro e la mia azienda ci prenota hotel a due stelle», racconta un utente. «Alla mia prima trasferta, in attesa di incontrare un collega, mi sono preparato un caffè. Quando gli ho riferito di averlo consumato in camera, ha cambiato espressione: non dimenticherò mai la sua faccia. È stato allora che mi ha svelato il trucco delle mutande usato da alcuni compagni del team. Quando siamo fuori, andiamo sempre negli stessi posti, quindi ci riservano sempre le stesse camere. Mai più». Un’altra persona ha dichiarato di aver lavorato nella manutenzione in un hotel “di lusso”, insieme alla sua partner che si occupava delle pulizie: «Mi ha raccontato storie davvero assurde sui bollitori. La peggiore? Un paio di boxer, con tanto di feci, lasciati nell’acqua bollita».

«Quando entri in una stanza d’hotel, devi partire dal presupposto che tutto ciò che trovi sia stato usato per scopi che non puoi, o non vuoi, immaginare», si legge in un altro contributo. Anche se tutte queste testimonianze possono far rabbrividire qualsiasi viaggiatore, alcuni commenti hanno suggerito soluzioni pratiche. Qualcuno ha consigliato di portare con sé un po’ di detersivo per piatti o della polvere per lavastoviglie spiegando che il primo serve principalmente a legare i grassi all’acqua, mentre l’altro contiene ingredienti attivi efficaci. «Bisogna solo fare attenzione a non toccarla troppo con le mani e sciacquare bene subito dopo: può essere utile per pulire il bollitore prima di usarlo».

Un altro ha condiviso un trucco alternativo utile a chi ha bisogno di lavare la biancheria intima durante il viaggio: «Fai bollire dell’acqua pulita nel bollitore, tappa il lavandino, immergi i capi e versa sopra l’acqua bollente. Biancheria pulita, bollitore pulito, tutti felici». Naturalmente, l’opzione più sicura resta evitare del tutto l’uso del bollitore e affidarsi al servizio lavanderia dell’hotel. Magari costa qualche euro in più, ma così si ha la certezza che il caffè del mattino e i vestiti siano davvero al sicuro.

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