Ribattezzata dal governo greco “tassa sul turismo sostenibile”, dal mese di luglio i croceristi che sbarcheranno a Santorini e Mykonos dovranno pagare 20 euro per visitare queste rinomate isole nell’arcipelago delle Cicladi.
A dire il vero, saranno le compagnie di crociera a pagare direttamente la tassa, cifra che verrà recuperata con l’aumento del prezzo dei biglietti per i passeggeri.
Tassa di sbarco in Grecia: le isole interessate
Una misura – applicata in alta stagione, dal 1° giugno al 30 settembre, di 20 euro a persona per Mykonos e Santorini, e di 5 euro per le altre isole greche – al fine di contrastare il sovraffollamento turistico.

Secondo le stime, l’amministrazione ellenica riuscirà ad incassare così fino a 50 milioni di euro all’anno per finanziare le infrastrutture turistiche e potenziare l’offerta turistica, soprattutto i porti destinati ad accogliere sempre di più questi “giganti del mare”.
Lo scorso anno infatti il numero dei passeggeri delle navi da crociera è aumentato del 13,2 per cento, raggiungendo i 7,9 milioni: Santorini ne ha accolti 1,34 milioni, Mykonos 1,29 milioni.