Immensità: è questa la prima parola che viene in mente quando si pensa all’Australia, un territorio ricco di contrasti, tanto lontano quanto vasto e variegato, sotto più punti di vista. C’è chi è attratto dalle vibranti metropoli e chi, invece, sente il richiamo del selvaggio puntando a paesaggi remoti e incontaminati dove la natura – habitat di una fauna unica al mondo – regna sovrana. Ammirare i koala sonnecchianti, sfamare i cuccioli di canguro o di coccodrillo oppure nuotare tra i delfini, sono solo alcune delle esperienze che permettono di stabilire una connessione profonda con il Paese e i suoi abitanti rivelandone le peculiarità ma anche le fragilità. Abbiamo selezionato alcune attività che meritano di essere vissute e ricordate.
Dove avvistare i koala tra il Queensland e il New South Wales
Il suo aspetto, caratterizzato da orecchie grandi, un manto soffice e da un inconfondibile naso nero, rende il koala irresistibilmente tenero. Questo marsupiale è un vero pigrone: tende a dormire una media di 18-22 ore al giorno, accoccolato tra le cime degli alberi. Il suo cibo preferito? Le foglie di eucalipto, di cui ne consuma circa 500 grammi al giorno. Sebbene abbiano un basso valore nutrizionale, forniscono un buon apporto idrico, tanto che i koala non necessitano di bere. Il loro nome, infatti, deriva dalla lingua Darug e significa “niente acqua”. Un‘altra curiosità? Se le femmine tendono a vivere più a lungo (fino a 18 anni), i maschi invece, hanno una stazza maggiore, quasi del 50%.
Purtroppo il cambiamento climatico – tra episodi di siccità e incendi boschivi – ha avuto un impatto devastante sulla specie tanto che, entro il 2050, i koala potrebbero estinguersi. A tutelarli è il Koala Conservation Australia (KCA) di Port Macquarie (New South Wales) che, inaugurato nel 1972, si impegna nella salvaguardia e nella cura degli animali malati e feriti aprendo le porte anche ai visitatori che possono prendere parte a un tour guidato (o autoguidato) al Koala Hospital contribuendo così al sostentamento del centro.
Anche il Queensland riserva delle belle sorprese: al Pine Koala Sanctuary, il santuario più antico e più grande del mondo, vivono circa 130 esemplari di koala (oltre ad altri animali nativi australiani) alcuni dei quali, affiancati da un professionista del centro, possono essere presi in braccio. L’esperienza permette dunque di familiarizzare, in modo rispettoso e responsabile, con i padroni di casa imparando a conoscerne le abitudini, i comportamenti e la personalità.
Kangaroo Sanctuary: il regno dei canguri
Un’altra icona nazionale è il canguro. In realtà non è corretto parlarne al singolare visto e considerato che esistono in natura circa 60 specie differenti. Chi non ricorda Roger, il canguro ‘culturista’ che, con la sua particolare fisicità, ha colpito il mondo intero? Scomparso nel 2018, è stato uno degli ospiti del Kangaroo Sanctuary di Alice Springs, un santuario dove trovano accoglienza i cuccioli di canguro orfani nonché gli adulti feriti che vengono salvati, curati e poi rimessi in libertà (quando possibile). I visitatori hanno modo di accedere al sito attraverso dei tour guidati che consentono di scoprire la riserva partecipando a una passeggiata educativa che ha luogo al tramonto. Il motivo? Non disturbare i suoi ospiti: i canguri, infatti, sono soliti dormire di giorno per divenire operativi al calar del sole: vederli saltellare al tramonto, in un ampio spazio di 76 ettari, è un vero spettacolo. Così come prendere in braccio i cuccioli, avvolti nelle loro copertine (per cercare di emulare il calore del marsupio materno), e nutrirli con il biberon.
Spostandosi nel Queensland, i padroni di casa sono invece i canguri arboricoli. Come riconoscerli? In primis dal colore della pelliccia – tendente al bruno/nerastro – ma anche dalla coda, decisamente lunga. Il loro habitat è la Daintree Rainforest ovvero la più antica foresta pluviale tropicale del mondo, sito dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Vederli in circolazione non è però così scontato, soprattutto durante il giorno. Per essere più fortunati, si possono prenotare dei tour privati organizzati in notturna dal Wildlife Habitat Port Douglas, dove i visitatori hanno l’opportunità di osservare e interagire con la fauna selvatica.
Nuotare con i delfini a Port Stephens
A circa 180 km a nord di Sydney, sorge Port Stephens, annoverata come la capitale australiana dei delfini dove, grazie alle attività organizzate da Dolphin Swim Australia, è possibile prendere il largo. Partono da Nelson Bay avventure come il Dolphin Swim Tours che invitano a sperimentare l’emozione di nuotare – in tutta sicurezza – fianco a fianco a questi socievoli mammiferi. Se non si ha voglia di tuffarsi in acqua, optando per il Dolphin Watch ci si gode lo spettacolo comodamente dalla barca.
La gabbia dei coccodrilli a Darwin
I cuori impavidi, alla ricerca di una scarica di adrenalina, possono optare per esperienze più intense: nel Northern Territory, a spalancare le porte è il Darwin Crocosaurus Cove dove ritrovarsi faccia a faccia con i coccodrilli marini. Ebbene sì, la fatidica Cage of Death permette di immergersi e contemplare i padroni di casa, protetti da una parete trasparente. Per un incontro meno ravvicinato, ci si può limitare a partecipare a un tour del centro assistendo al momento in cui gli animali vengono sfamati oppure, in alternativa, si può scegliere di nutrire gli esemplari più giovani (2-3 anni) utilizzando una canna da pesca o ancora prendere in braccio i cuccioli.
A tu per tu con i diavoli della Tasmania
Chi non ricorda Taz, uno dei personaggi della Looney Tunes? Le sue sembianze richiamano quelle del diavolo della Tasmania, uno dei più grandi marsupiali carnivori al mondo. Le sue origini sono da rintracciare proprio nell’omonima isola dove, nel Parco Nazionale di Cradle Mountain, è possibile incontrare alcuni esemplari di questa specie a rischio di estinzione a causa di un tumore facciale che colpisce la bocca e, compromettendo la capacità di alimentarsi, è spesso letale. A tutelarli è il Tasmanian Devil Unzoo: non si tratta di uno zoo in cui gli animali vivono in cattività bensì di un luogo privo di gabbie o barriere in cui ammirarli nel loro habitat naturale. Prendendo parte al Devil Tracker Tours, si ha l’opportunità di vivere un’esperienza educativa e coinvolgente nella foresta dove apprendere come i diavoli della Tasmania vengono monitorati utilizzando speciali telecamere notturne a infrarossi.