L’ospite è sacro, ma non tutto è lecito. Soprattutto quando fatti e parole sfidano il limite del buon senso. Per fortuna si tratta solo di eccezioni: a mettere in difficoltà il personale alberghiero sono richieste e comportamenti insoliti, talvolta assurdi, da parte di clienti sui generis che pretendono di imporre il proprio volere senza rendersi conto del disagio arrecato. E non parliamo, banalmente, dell’esigenza di cambiare la biancheria quotidianamente oppure di far dormire in stanza con sé Fido ma di situazioni che portano il concetto di ospitalità al limite del possibile. Travel + Leisure Italia ha interpellato alcune strutture romane raccogliendo aneddoti alquanto curiosi.
Una tigre come compagna di stanza
«La situazione più assurda – ha raccontato lo staff dell’Hotel Atlante Star della famiglia Mencucci – risale a molti anni fa, quando una coppia di turisti spagnoli si presentò in struttura con un trasportino. Al suo interno c’era un cucciolo, ma non un cane o un gatto bensì una tigre, un dono – non gradito ergo respinto – portato per il Papa (ai tempi in carica) Giovanni Paolo II. Una presenza che creò molto scompiglio tra il personale, terrorizzato dall’animale lasciato libero in camera ritrovata, a fine soggiorno, in condizioni devastanti».
Bagno regale in una vasca colma di latte
Presso il Roma Luxus Hotel, boutique hotel nel cuore del rione Monti, stando a quanto rivelato dal personale, tra gli ospiti più singolari passati alla storia figura una novella Cleopatra: «Una volta una cliente richiese espressamente 110 confezioni di latte che svuotò nella vasca da bagno per immergersi. Un’altra ospite, invece, al suo arrivo domandò di trovare il letto disfatto per poter assistere personalmente alla preparazione e assicurarsi che le lenzuola fossero ancora sigillate e venissero aperte e usate per la prima volta sotto i suoi occhi».
Cappuccino, un’amore con i minuti contati
Quando si ha a che fare con i vip, stranezze e capricci sono all’ordine del giorno. La conferma arriva dall’Hotel Hassler, storica struttura alberghiera sita sulla sommità della scalinata di Trinità dei Monti che, nel corso dei secoli (è stato fondato nel 1893), ha ospitato personalità del mondo della cultura, della politica e dello spettacolo mettendo a dura prova il personale che è si ritrovato a gestire richieste decisamente stravaganti.
«Un noto personaggio – ha rivelato il team dell’hotel – espresse il desiderio di avere in camera solamente sanitari nuovi di zecca mentre un altro pretese di portare con sé la propria palestra oltre al suo chef personale. Un terzo, invece, non curante delle leggi italiane, pretendeva di atterrare con il suo elicottero privato sopra il tetto dell’hotel. In ultimo, un cliente esigeva in camera un cappuccino caldo ogni 15 minuti che, il più delle volte, non consumava».