“Dove dovremmo festeggiare i nostri compleanni importanti?”. Mi chiese John. Mi vennero in mente immagini di bungalow sull’acqua. “Le Maldive”, risposi. “Se non ora, quando potremmo considerare questo prezzo ragionevole?”. Ma l’avventura che avevamo pianificato non si realizzò. Meno di un anno dopo, all’età di 35 anni, ho perso l’amore della mia vita a causa del morbo di Creutzfeldt–Jakob, una malattia neurodegenerativa. Sono entrata a far parte di un club a cui nessuno vuole aderire, ma che ha più membri di quanto ci si possa aspettare. Per le giovani vedove, riprendere in mano i fili della vita quotidiana è già abbastanza scoraggiante, senza nemmeno pensare alle vacanze. E se i viaggi hanno fatto parte della vita di coppia, l’idea di continuare a esplorare può scatenare un senso di tristezza opprimente.
I gruppi di sostegno aiutano sempre più le vedove a ritrovare un senso di normalità, incoraggiandole a rimettersi in gioco, spesso con altre persone che hanno vissuto la perdita. “La tua vita stava andando in un certo modo, poi improvvisamente ti ritrovi su una strada diversa da quella che avevi immaginato”, dice Dana Frost, fondatrice del Forced Joy Project. Ha perso il marito Brad a causa di un cancro quando aveva 35 anni e quando Frost, a sua volta sopravvissuta al cancro, ne aveva 33. Erano entrambi appassionati esploratori: “Perdere il mio compagno di viaggio è stato un colpo per me, oltre a tutto il resto”. La sua strada per tornare a viaggiare è stata un viaggio di gruppo in Costa Rica organizzato dal collettivo Widows in the Wild. “Dal momento in cui sono scesa dall’aereo, è stato come dire: ‘Abbiamo un’intesa, ne abbiamo già parlato’”, ricorda Frost”. “E questo livello di comunità è molto potente”.

Jessica Foley ha trascorso un anno in giro per il mondo con suo marito, Steven, prima che nascessero i loro figli. Quando lui è morto improvvisamente nel 2019, lei aveva 30 anni ed era incinta della loro seconda figlia. “Alla morte di Steven ho pensato: ‘Oh mio Dio, non viaggerò mai più’, racconta Foley, che ha fondato il popolare account Instagram @Grief.Unravelled. “Mi è pesato molto non avere nessuno con cui condividere i ricordi dei nostri viaggi”, spiega. Insieme ad altri, Foley ha organizzato avventure in piccoli gruppi in luoghi come la Prince Edward Island in Canada, con i suoi figli al seguito. “È come una sorellanza”, spiega Foley. “Per noi è un’amicizia che trascende qualsiasi altra”.