Catalogna da sogno: un weekend di lusso tra Barcellona e Sitges

Catalogna da sogno: un weekend di lusso tra Barcellona e Sitges

Dalla vivacità urbana alla quiete della costa, tra wine tasting, architetture monumentali, yoga vista mare e trattamenti a base di olio di semi d’uva.
Sitges
Vista panoramica di Sitges, con la spiaggia Platja de la Fragata in primo piano e, sullo sfondo, la chiesa di Sant Bartomeu i Santa Tecla. Foto di Nito/Shutterstock

Ho sempre pensato che Barcellona non si visita, si vive: è una città che ti entra nell’anima e resta nel cuore, avvolgendoti con il profumo delle tapas e delle delizie gastronomiche del mercato de La Boqueria, riempiendoti gli occhi di bellezza con le opere più iconiche di Gaudí e trasmettendoti l’energia delle sue Ramblas. Qui la vita pulsa e corre veloce, perché non mancano attrazioni, mostre e festival da esplorare. Ci si lascia trascinare da un ritmo coinvolgente, ma mai stressante, che invita a scoprire i differenti quartieri, ognuno con una storia differente: il Raval, con la sua anima bohémien; il Born con le sue boutique di design; Gràcia con i suoi angoli autentici che profumano di quotidianità catalana e ancora le vetrine contemporanee dell’Eixample. Per apprezzare appieno questa atmosfera, serve però un rifugio dove la frenesia resta fuori e ci si dedica al relax.

Torre Melina Gran Meliá: un resort urbano nel cuore di Barcellona

Varcando la soglia di Torre Melina Gran Meliá, lussuoso hotel nell’elegante quartiere di Pedralbes, si percepisce subito questa sensazione: un’oasi di pace circondata dal verde, lontano dal trambusto cittadino. L’edificio accoglie gli ospiti con una spaziosa hall dove gli arredi di design vengono valorizzati dalla luce naturale che filtra dalle grandi vetrate. Ma è solo nell’ascensore a vista, mentre salgo per andare nella mia suite, che ho il colpo d’occhio sulla magnificenza di questa struttura votata all’ospitalità, con una storia distintiva alle spalle. In origine si chiamava Hotel Rey Juan Carlos I e fu inaugurato nel 1992, anno in cui Barcellona visse una profonda trasformazione in vista dei Giochi Olimpici.

Vista esterna sul Torre Melina Gran Meliá

La monumentale torre triangolare dell’hotel, con la sua silhouette scultorea, fu concepita come belvedere sulla città e sul Mediterraneo. Con l’acquisizione da parte di Meliá Hotels International, la struttura ha acquisito una rinnovata identità, omaggiando al contempo le sue origini. A partire dal nome: Torre Melina, deriva da una tenuta medievale documentata già nel XII secolo, storicamente situata negli stessi terreni. Oggi conta 391 camere, tra cui 61 suite, tutte all’insegna del design contemporaneo e di un’eleganza senza tempo.

Royal Penthouse, Torre Melina

Suite e relax nel cuore di Pedralbes

Tra queste, le RedLevel — dove ho soggiornato — offrono un servizio premium, con salottino e reception dedicata all’arrivo. Dalla mia suite si apre la vista su una parte dei rigogliosi giardini che circondano l’albergo. Furono progettati da Josep Fontserè i Mestres, lo stesso architetto paesaggista che concepì il Parc de la Ciutadella, e risalgono al XIX secolo. Non lontano c’è il Beso Pedralbes, un beach club con piscina e lettini balinesi: un angolo di relax, con un ristorante per godersi la bella stagione.

Il ristorante Erre&Urrechu guidato dallo chef Iñigo Urrechu

Per chi desidera scoprire la gastronomia locale, ci sono l’Amaranta, aperto dalla colazione alla cena, e l’Erre&Urrechu, guidato dal celebre chef Íñigo Urrechu, specializzato nell’arte della griglia. Tra le sue specialità, soffici mini brioche, disponibili in tre gustose varianti — con ripieno di carne, di pesce o di verdure. Se cercate una cucina all’insegna delle tapas, basta andare al Me Barcellona, by Melia, hotel cinque stelle di grande tendenza. Al ristorante Traca, invece, si gustano piatti genuini di stagione, con la paella come portata di punta.

In elicottero, per andare a fare la vendemmia

Cantina boutique Mas Igneus

Torre Melina Gran Meliá propone esperienze uniche ed esclusive, tra cui la visita in elicottero alla cantina boutique Mas Igneus, nel cuore del Priorat. Dopo mezz’ora di volo, si arriva in questa azienda vinicola dove prende il via la vendemmia: una volta riempite le ceste, si passa al wine tasting, accompagnato da un brunch tra i filari. Il tempo di assaporare delizie come croissant, pane fresco, formaggi locali, prosciutto, marmellata e frutta e l’orologio mi ricorda che è ora di ripartire: in hotel ci aspettano da Erre&Urrechu, per un menu degustazione pensato per esaltare l’abbinamento con i vini di Mas Igneus. Ma l’esperienza non finisce qui: l’ultimo step, The Grape Ritual, ci attende nella spa dell’albergo, il SeaSkin Life Holistic Club. Il trattamento, a base di olio di semi d’uva, inizia con un peeling su tutto il corpo, continua con un massaggio sensoriale e si conclude con un rituale illuminante per il viso.

Sitges: alla scoperta di un piccolo paradiso mediterraneo

Ho ancora due giorni prima di tornare a casa, così decido di esplorare una delle località più affascinanti della costa catalana: Sitges, che dista solo 35-40 minuti in auto da Barcellona. Conosciuta per lo storico Carnevale ma anche per il suo spirito libero e inclusivo, la cittadina è da anni una delle destinazioni più gay friendly d’Europa, dove accoglienza, cultura e divertimento si fondono in un’armonia perfetta.

Le sue 17 spiagge dorate, il pittoresco lungomare e il centro storico con le viuzze lastricate piene di negozi, gallerie d’arte e locali alla moda, invitano a lasciarsi trasportare dal ritmo lento del Mediterraneo. E per chi non lo sapesse, proprio qui nel 1913 è nato El Chiringuito, il primo chiringuito di Spagna che ha dato il via a una tradizione ancora oggi amata da turisti e locali. Non mancano le esperienze culturali: meritano una visita la chiesa di San Bartolomeo e Santa Tecla, che domina la baia come un faro simbolico della città, e una passeggiata al Museu Cau Ferrat, antica casa dell’artista modernista Santiago Rusiñol, oggi spazio culturale che racconta la vivacità artistica della Sitges di fine Ottocento.

Dove il design incontra il mare: il ME Sitges Terramar

In questo scenario di luce e mare sorge il ME Sitges Terramar, un rifugio di design e benessere dove l’architettura moderna si fonde con il paesaggio. Il fiore all’occhiello dell’hotel è la piscina all’aperto, circondata da giardini e spazi lounge. L’offerta gastronomica propone un viaggio nei sapori locali reinterpretati con stile: al Beso Sitges, beach club iconico e vivace, si degustano specialità locali tra cui la Paella ai gamberi rossi e la Zuppa di riso all’aragosta.

Ristorante Beso Sitges, ME Sitges Terramar

Le camere e le suite, spaziose e luminose, offrono comfort di alto livello oltre a una vista privilegiata sul mare o sui giardini. L’hotel è strettamente connesso con la vivacità culturale di Sitges e, scendendo nella hall, potete trovare un programma settimanale con tutte le attività da non perdere, dentro e fuori l’hotel. Tra le diverse proposte, ho scelto una lezione di yoga mattutino: tra asana, respiri consapevoli e il blu del mare davanti a me, ho ritrovato equilibrio, leggerezza e una nuova energia interiore.

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