Foliage in Friuli Venezia Giulia: cinque itinerari a piedi (per tutta la famiglia)

Foliage in Friuli Venezia Giulia: cinque itinerari a piedi (per tutta la famiglia)

Un’occasione per rallentare, respirare a pieni polmoni e lasciarsi sorprendere da una natura che, in autunno, dà il meglio di sé.
Valli del Natisone - cascate Kot (credit Luciano Gaudenzio)

Boschi che si tingono di tonalità calde, sentieri che si fanno finalmente silenziosi, l’aria che si fa carica di profumi di muschio e foglie secche. È proprio questo il periodo perfetto per lasciarsi alle spalle la frenesia quotidiana e immergersi nei ritmi lenti della natura. Quale occasione migliore per scoprire il Friuli Venezia Giulia che offre oltre venti itinerari dedicati al foliage: percorsi adatti a tutti, con mappe, informazioni dettagliate e consigli per ogni tipo di camminatore, dalle famiglie agli escursionisti esperti, fino a chi viaggia con il proprio cane. Di seguito cinque tra i più suggestivi, che attraversano scenari naturali e culturali unici, dalle Alpi alla costa, per vivere la magia dell’autunno friulano.

Carnia – L’anello di Pani: tra borghi in pietra e stavoli

Nel cuore della Carnia, l’altopiano di Pani (a 900 metri), nel comune di Raveo, accoglie un percorso circolare che unisce natura, paesaggio e tradizione rurale. L’escursione (6,3 chilometri – circa 2 ore – 262 metri di dislivello) si snoda tra boschi di faggio, prati e antichi stavoli – le tipiche costruzioni in pietra della zona. Un itinerario dolce, adatto anche alle famiglie, che invita a riscoprire uno stile di vita autentico, fatto di silenzio e semplicità.

Dolomiti Friulane – Sentiero del Dint: tra forre e belvedere

Affacciato sul lago di Barcis, il Sentiero del Dint è un anello facile (4,3 chilometri – 1 ora e 30 – 215 metri di dislivello) che attraversa la Riserva Naturale della Forra del Cellina. Lungo il tragitto, si incontrano tre punti panoramici di forte impatto: dalla diga di ponte Antoi, all’ingresso della forra, fino alla spettacolare scala a chiocciola rossa che offre una vista a 360 gradi sul paesaggio circostante. Tra boschi, pareti rocciose e acque turchesi, questo percorso è l’ideale per chi cerca una passeggiata immersiva nello scenario dolomitico.

Alpi Giulie – Laghi di Fusine: riflessi dorati ai piedi del Mangart

Nascosti tra le foreste di Tarvisio, i laghi di Fusine sono un simbolo delle Alpi Giulie. Un facile percorso ad anello (5 chilometri – 2 ore – 100 metri di dislivello) collega il lago superiore e quello inferiore, tra passerelle nel bosco e massi erratici che costeggiano l’acqua. Oltre alla passeggiata principale, la zona offre itinerari più impegnativi, ferrate e pareti d’arrampicata. Il rifugio Zacchi, raggiungibile facilmente, è una tappa perfetta per una sosta con vista.

Valli del Natisone – Le cascate Kot: la meraviglia in un chilometro

Breve ma affascinante, il percorso che porta alle cascate Kot (1 chilometro – 30 minuti) attraversa un tratto della Val Erbezzo, poco distante da Cividale del Friuli. Il sentiero, che costeggia due ruscelli, si snoda tra boschi e ruderi di un antico mulino, fino a raggiungere una conca in cui l’acqua scende da oltre dieci metri, formando una cascata incorniciata da travertino e muschio. Ideale per una gita rilassante, questo itinerario è accessibile a tutti e perfetto per immergersi nella natura autentica delle Valli del Natisone.

Carso – Anello dei Laghi di Doberdò e Pietrarossa: tra acqua, roccia e storia

Nel Carso isontino, tra Gorizia e Trieste, si trova un percorso ad anello di 11 chilometri (circa 4 ore – 300 metri di dislivello) che attraversa la Riserva Naturale dei Laghi di Doberdò e Pietrarossa. Due rari laghi carsici, incastonati tra rocce e boschi, offrono scenari mutevoli e affascinanti. Lungo il cammino, si incontrano tracce della Prima guerra mondiale – trincee e postazioni – valorizzate da pannelli esplicativi. Un itinerario che unisce natura e memoria, ideale per chi cerca un’esperienza profonda e contemplativa.

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