C’è qualcosa di molto affascinante nei borghi abbandonati. Il silenzio li avvolge, la natura lentamente si riappropria di ciò che l’uomo ha lasciato e la sensazione è quella di camminare in luoghi sospesi nel tempo, dove ogni angolo racconta una storia dimenticata. Dalla Lombardia alla Sicilia, ne abbiamo selezionati sei per il vostro prossimo viaggio in un’altra dimensione temporale.
Consonno – Lombardia

A pochi chilometri da Lecco, nel comune di Olginate, c’è un paese abbandonato dalla storia molto curiosa. Negli anni ’60, un imprenditore lo acquistò con l’idea di trasformarlo in una “Las Vegas della Brianza”: costruì cupole, minareti, sale da ballo e centri commerciali, ma una frana costrinse a bloccare tutto.
Oggi Consonno è un mix tra sogno fallito e rovina futuristica, molto amato dagli appassionati di urban exploration: camminare tra i suoi edifici decadenti è come entrare in un film distopico nel cuore verde della Lombardia.
Balestrino – Liguria

Abbandonato negli anni ’50 per rischio frane e smottamenti, Balestrino (in provincia di Savona) è un piccolo borgo arroccato con una vista magnifica sulla costa ligure. Il centro storico è rimasto praticamente intatto seppur del tutto disabitato: l’ingresso è interdetto per ragioni di sicurezza, ma esistono percorsi panoramici che consentono di ammirarlo da una distanza ravvicinata. Case, chiese e vicoli sembrano congelati nel tempo: il set ideale per Inkheart – La leggenda del cuore d’inchiostro, film girato nel 2008 con protagonista Brendan James Fraser.
Roscigno Vecchia – Campania

Un solo abitante vive ancora tra le case di Roscigno Vecchia, nel Parco del Cilento. È il custode di questo gioiello dimenticato, abbandonato all’inizio del ‘900 a causa di frane e alluvioni.
Oggi, avvolti dal silenzio, si possono ammirare la piazzetta con l’antica fontana abbeveratoio, le abitazioni in pietra, le botteghe artigiane e la chiesa settecentesca di San Nicola di Bari. E per onorare la memoria di questo borgo si può visitare il Museo di civiltà contadina che raccoglie circa cinquecento pezzi e fotografie d’epoca.
Craco Vecchia – Basilicata

Se esistesse un premio per il borgo fantasma più cinematografico d’Italia, Craco Vecchia – le cui origini risalgono al VIII secolo – lo vincerebbe a mani basse: non a caso le sue rovine, arroccate su una collina, sono comparse in film come La Passione di Cristo e Quantum of Solace. Abbandonato a partire dagli anni Sessanta per il rischio frane e crolli, oggi offre uno scenario surreale e mistico tra l’antica chiesa, la torre Normanna e i palazzi Maronna, Grossi, Carbone e Simonetti.
Pentedattilo – Calabria

Il suo nome significa “cinque dita”, come la forma della montagna che lo sovrasta. Pentedattilo fu colpito da un devastante terremoto nel 1783 e così poi abbandonato. Ma negli ultimi anni, artisti e artigiani lo hanno lentamente riportato a un nuovo corso: oggi è infatti una meta che ospita festival, mostre e laboratori. L’esempio di come un borgo fantasma possa rinascere a nuova vita.
Poggioreale antica – Sicilia

Tra i paesi colpiti dal terremoto del Belice nel 1968, Poggioreale è uno di quei pochi rimasti in piedi: le strade, ancora percorribili, e i vecchi edifici ne raccontano la tragedia che fu.
Negli ultimi anni sono nati progetti per il suo recupero (anche del nuovo centro abitato) e oggi questo borgo nel trapanese si può visitare con guide locali che ne spiegano la storia.