Questo Paese è il più economico per i nomadi digitali

Questo Paese è il più economico per i nomadi digitali

L’India conquista il primo posto nel Global Digital Nomad Report 2025 grazie ai bassi costi della vita, alla cultura stimolante e ai vivaci poli tecnologici.
Mumbai
Mumbai. Foto di Sapsiwai/Shutterstock

Se avete mai sognato di vivere da nomadi digitali, esiste una meta nel mondo che si conferma la più conveniente. Il riconoscimento va all’India, secondo il Global Digital Nomad Report 2025 stilato dalla Global Citizen Solutions, società di consulenza specializzata in programmi di residenza e cittadinanza per investimento, e condiviso con Travel + Leisure Us. Il report, per elaborare la classifica, ha analizzato il costo della vita, quello del coworking e di una postazione hot desk. Tra i fattori presi in esame rientrano le spese l’abitazione, i generi alimentari, i trasporti e altri costi essenziali della vita quotidiana.

Delhi e Mumbai sono destinazioni molto popolari, rinomate per la loro cultura vibrante e per l’accessibilità del costo della vita contenuto. Anche Goa rappresenta una meta interessante, grazie alle sue splendide spiagge, alle chiese patrimonio dall’UNESCO e alla cucina invitante, fortemente influenzata dalla tradizione portoghese.

«Il fenomeno dei nomadi digitali è passato da una scelta di vita di nicchia a motore economico mainstream», ha dichiarato Laura Madrid Sartorett – responsabile della ricerca presso l’Intelligence Unit di Global Citizen Solutions – in una nota condivisa con T+L Us. Il report ha analizzato i programmi di visto per nomadi digitali in 64 Paesi diversi rilevando che il 91% di questi è stato introdotto a partire dal 2020.

La classifica

L’India è seguita da Ecuador, Malesia, Indonesia e Colombia, che completano la top 5 delle destinazioni più economiche per vivere e lavorare da remoto. All’estremo opposto si trovano Paesi come Islanda e Norvegia: pur ottenendo punteggi molto alti in termini di qualità della vita, risultano tra i più costosi per chi desidera vivere e lavorare da remoto.

A primeggiare per qualità della vita è invece l’Olanda, grazie a un mix di infrastrutture pubbliche efficienti, sicurezza e attrattiva culturale. Complessivamente, la maggior parte dei programmi per nomadi digitali è concentrata nelle Americhe (36% dell’offerta analizzata), seguite dall’Europa (33%) e dall’Asia (9%).

Molti programmi favoriscono soggiorni temporanei, mentre alcuni offrono anche opportunità a lungo termine. Tra i Paesi esaminati, Global Citizen Solutions ha individuato 14 nazioni che consentono un percorso verso la residenza permanente e 3 che garantiscono un accesso diretto alla cittadinanza.. «Negli ultimi due decenni, la sempre maggiore diffusione di internet ad alta velocità, delle tecnologie mobili e la normalizzazione del lavoro da remoto hanno trasformato quello che un tempo era un concetto di nicchia in un movimento globale», ha dichiarato Patricia Casaburi, CEO di Global Citizen Solutions aggiungendo che con rivoluzione digitale, unita all’accelerazione causata dalla pandemia, ha portato il fenomeno a diventare ampiamente diffuso.

Articoli Correlati

Iscriviti alla newsletter