Grenada è pronta per il suo momento di gloria

Grenada è pronta per il suo momento di gloria

Questa meta caraibica ancora poco visitata sta per salire alla ribalta.
Il porto di St. George’s, capitale di Grenada

Mentre leggevo un libro a bordo piscina, ho notato un uomo anziano con i capelli grigi che camminava lungo la spiaggia con un secchio bianco in mano. Ho capito subito cosa c’era dentro. Ho richiamato la sua attenzione con un gesto della mano. “Ha dei manghi Julie?”. Mi ha guardato sorridendo e mi ha risposto: “Sei fortunata, me n’è rimasto uno”. La mia anima caraibica non poteva chiedere di meglio: sabbia, sole e un dolce mango Julie. Grenada, la più meridionale delle Isole Sopravento nei Caraibi, non è nuova al turismo. Ma negli ultimi anni l’isola si è trasformata da destinazione per pochi intenditori a posto di cui tutti parlano, me compresa. “Grenada sta vivendo una rinascita. Ho sempre pensato che fosse un’isola splendida, ma ora tutto il mondo la sta scoprendo. Il turismo è in piena espansione”, afferma Petra Roach, Ceo dell’Ente del Turismo di Grenada.

Uno dei posti dove preferisco soggiornare sull’isola è il Silversands Grand Anse, inaugurato nel 2018. Ho origini caraibiche – la mia famiglia proviene da Haiti e dalla Guyana – e questo resort è diventato come una seconda casa nei cinque anni in cui ci sono stata. È una struttura davvero spettacolare che vanta l’infinity pool più lunga dei Caraibi, ma è solo uno dei tanti hotel di lusso spuntati sull’“Isola delle Spezie” negli ultimi anni. A febbraio 2024 sono andata a Grenada per visitare la Silversands Beach House, che aveva appena fatto il suo debutto a Portici Beach: ha la stessa estetica e atmosfera minimalista della struttura gemella di Grand Anse, ma sembra di essere in un altro mondo. La Beach House non dispone di un’infinity pool, ma la distesa apparentemente infinita dell’acqua azzurra di Portici è una splendida alternativa.

Quando sono arrivata all’Azzurro, il ristorante sulla spiaggia, erano in corso i preparativi per il pranzo, ma non ho dovuto aspettare perché ho trovato già pronti i gamberi al cocco in crosta di panko – uno dei miei piatti preferiti nell’altro hotel. La mia villa si trovava al centro della spiaggia, in posizione perfetta per ammirare l’alba, e abbastanza lontana dalla piscina da farmi sentire in uno spazio tutto mio. In questo viaggio, però, non ci sarebbero stati spazi tutti miei. Dopo qualche giorno al Grand Anse, ho guidato per un’ora verso nord fino al distretto di Saint David e al Six Senses La Sagesse. Questo vasto resort in stile villaggio, il primo hotel Six Senses nei Caraibi, occupa una tenuta circondata da due spiagge incontaminate e una laguna.

L’infinity pool del Silversands Grand Anse

Mentre mi dirigevo verso la mia suite con piscina in collina, ho notato i gusci di noce moscata essiccati che erano stati sparsi sopra le aiuole e diffondevano nell’aria un gradevole aroma, e il nuovo hotel in costruzione vicino al resort, un InterContinental la cui inaugurazione è prevista entro l’anno. I brand internazionali dell’ospitalità non sono gli unici a contribuire all’affermazione di Grenada. Barry Collymore, proprietario e presidente esecutivo del Mount Cinnamon Beach Resort, è entusiasta dei recenti ammodernamenti delle suite e delle ville del resort, ma è più orgoglioso del suo staff interamente caraibico. “Prima importavamo tutto il personale, e facendo qualche ricerca nelle varie isole mi sono reso conto che era una pratica piuttosto comune”, dice.

Per risolvere questo problema, nel 2021 ha avviato la West Indies School of Hospitality. “Siamo riusciti a concedere 2mila borse di studio, molte delle quali a grenadiani di talento”, afferma Collymore. Anche le compagnie aeree hanno preso atto della sempre maggiore popolarità. di Grenada. Nel 2023 JetBlue ha aumentato i voli da New York e Boston, rendendo ancora più facile l’accesso a Grenada dalla costa orientale degli Stati Uniti.

Le iniziative turistiche consentono ai visitatori di scoprire luoghi e vivere esperienze come la visita al famoso Molinere Underwater Sculpture Park con l’agenzia locale Savvy Sailing o un pasto di cinque portate al Dexter’s Restaurant, che ha sede nella casa dello chef Dexter Burris. Con il suo team, serve piatti dal sapore locale, accompagnati da racconti e risate, sui due caratteristici balconi affacciati sulle vie sottostanti. Sembra più un pranzo della domenica a casa della nonna che un pasto in un ristorante tradizionale, e proprio questo è il suo fascino. Lo stesso che si ritrova anche al St. George’s Market, tappa obbligata per i visitatori che desiderano acquistare il prodotto più esportato dell’isola, la noce moscata. Ma sono ricchi di fascino anche i tranquilli laghetti ai piedi delle Seven Sisters Waterfalls e le storie delle contadine di Grenrop, un’organizzazione che promuove le colture da reddito.

Come spiega Yvette Noel-Schure, addetta stampa locale: “Quando vedo la noce moscata di Grenada, avverto un legame con la terra, il suolo e le mie radici. Mio nonno faceva il contadino e sono consapevole che la mia istruzione è stata pagata con la vendita di noce moscata, cacao e banane”. Come Roach, Collymore e molti altri grenadiani, Noel-Schure vuole condividere la sua isola con il mondo, ma allo stesso tempo ha un atteggiamento protettivo. “Quando si tratta di Grenada, divento elitaria”, dice. “Questo è un paese per persone speciali. E non mi riferisco al colore della pelle o al reddito. Bisogna solo avere spirito positivo e gioia nel cuore, perché Grenada è speciale”.

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