Dopo un piacevole – seppur intermittente – sonnellino in volo, mi risveglio proprio mentre l’aereo inizia la discesa. Sto per atterrare a Valencia, dove un autista mi attende per accompagnarmi ad Altea, pittoresco borgo di 20mila anime affacciato sulla Costa Blanca, nei pressi di Alicante, definito dallo scrittore spagnolo Gabriel Miró “il villaggio dorato dal sole” per le sue 300 giornate di luce all’anno. Secondo un’antica leggenda, i Greci chiamarono questo luogo Althaia, “io curo”, e l’Algar (Althaia Pothamos), “fiume della salute” per le sue virtù terapeutiche, tuttora preservate. Proprio qui, alle pendici della Sierra de Bernia, affacciato sul Mar Mediterraneo, sorge ZEM Wellness Clinic Altea, un centro di rigenerazione psicofisica il cui nome, in sole tre lettere, unisce la filosofia Zen all’essenza mediterranea, promuovendo un approccio consapevole alla cura di sé attraverso un percorso di rieducazione.

Inaugurato lo scorso gennaio dopo ben otto anni di lavori, il complesso presenta un design accurato ed efficiente dal punto di vista energetico. Appena si aprono le porte incontro Antonio, il mio master, una sorta di tutor che mi guiderà nei prossimi giorni. Mi offre un succo di nespola mentre intorno a me si stagliano imponenti colonne e migliaia di tessere dorate che richiamano le architetture tipiche del mondo arabo-mediterraneo. Arredi artigianali, tappeti pregiati, carte da parati sofisticate e opere di artisti locali si fondono con il tocco raffinato dell’interior designer italiano Andrea Maggi, dando
vita a un’atmosfera accogliente.

Rigenerarsi immersi in 40mila metri di quiete
Non un semplice punto sulla mappa, ma una destinazione così appagante da far quasi dimenticare il mondo esterno. I numeri sono piuttosto eloquenti: immersa in un’area di 40mila metri quadrati, ZEM Wellness Clinic comprende il Grand Luxury Hotel con 95 suite (di cui due progettate secondo i principi del Feng Shui) e la Clinic con 25 aree specialistiche coordinate da medici e professionisti altamente qualificati, supportati da 32 sale di consultazione equipaggiate con le più avanzate tecnologie diagnostiche e terapeutiche.

Completa l’offerta un’ampia area Wellness&Spa, dotata di 44 cabine dedicate a terapie e trattamenti che combinano innovazione scientifica e tradizione olistica. All’esterno, piscine e giardini ispirati alla magnificenza dell’Alhambra arricchiscono ulteriormente l’ambiente. Mi viene assegnata una camera deluxe e, al posto della tradizionale chiave, ricevo un pratico braccialetto, ideale per chi come me viaggia con borse dove ogni ricerca si trasforma in una caccia al tesoro. In ascensore, mentre salgo al mio piano, noto sul pavimento un mosaico raffigurante il logo di ZEM: un intreccio armonico di tre simboli – il Dna, le radici e l’ulivo – che esprimono il concept del centro.
La stanza è accogliente, tutto è pensato per favorire la disconnessione e incoraggiare comportamenti sani e sostenibili: tra le amenities, dei dischetti struccanti riutilizzabili, una borraccia nonché delle bevande salutari come il kombucha organico in diverse varianti. Dopo aver esplorato la struttura e gustato una cena healthy, mi lascio cullare dal silenzio della notte e mi abbandono al sonno.

Programmi personalizzati dedicati alla longevità
Suona la sveglia e mi alzo con una leggerezza insolita, animata da buoni propositi. La giornata inizia con una doccia rigenerante nel mio bagno in marmo bianco e nero seguita da una gustosa colazione al ristorante Salvia. In primis sorseggio un’acqua profumata con menta e origano e proseguo gustando un toast con uova benedict e tempeh, un porridge accompagnato da uno smoothie con mela e ananas e da un reishi coffee che, sebbene sia privo di caffeina, è un’ottima fonte di energia. Il tutto con lo sguardo rivolto verso il mare, immersa nella quiete del paesaggio circostante. Mi dirigo verso l’area clinica per la prima visita dove, dopo una diagnosi iniziale, a ogni ospite viene proposto uno dei sette programmi
cuciti su misura dedicati alla longevità, all’equilibrio e alla vitalità a cui si aggiungono sei boost mirati al trattamento di aree specifiche.

Mi imbatto in una dottoressa dall’italiano impeccabile che, tra un accenno alle sue origini marchigiane e qualche sorriso rassicurante, mi conferma che la mia forma fisica è ottima ma lo stress merita più attenzione. In attesa del secondo
appuntamento, mi concedo una breve pausa per provare le acque aromatizzate messe a disposizione: assaggio sia quella ai boccioli di rosa che quella con cetrioli e limone, fresca e dissetante. Proseguo con una consulenza dermatologica e nutrizionale: grazie alla mappatura della pelle e all’analisi della composizione corporea, ricevo indicazioni utili per migliorare il mio stato di salute.

Sapori mediterranei
Il menu del pranzo prevede spaghetti di konjac alla puttanesca e un’insalata all’alicantina con pomodorini freschi, accompagnati da acqua alcalina 7.4 Ph: piatti sani, curati anche nella presentazione. L’offerta gastronomica, ispirata ai principi della dieta mediterranea, è personalizzata in base alle esigenze individuali e, nonostante alcune restrizioni – come
l’assenza di alcolici -, non risulta affatto punitiva. «Nella cucina di ZEM, ogni creazione nasce per valorizzare le proprietà nutrizionali, sensoriali ed estetiche degli ingredienti, contribuendo a un benessere che coinvolge corpo, mente e spirito. Il nostro obiettivo è superare la semplice esperienza multisensoriale, per accedere a una dimensione più profonda di rigenerazione.

Il benessere in chiave tecnologica
Andare oltre ciò che non possiamo né vedere né gustare significa nutrire anche ciò che è invisibile ma essenziale: l’energia vitale», mi spiega lo chef Javier Díaz. ZEM Wellness Clinic è il primo centro in Europa a utilizzare la tecnologia Metawell mettendo a disposizione degli ospiti ben sette trattamenti all’avanguardia. Nel percorso Essential di tre giorni – il minimo consigliato anche se, per godere appieno l’esperienza, è indicata la permanenza di almeno una settimana – mi propongono il rituale Mlx Quartz: distesa su un lettino, sento la sabbia modellarsi intorno al corpo mentre la terapista la sistema con precisione.
I rintocchi delle campane tibetane creano un’atmosfera ovattata, quasi sospesa. Il trattamento prevede poi l’alternanza di sacchetti caldi e manovre manuali mirate a liberare i punti di tensione: il tocco delicato ma energico al punto giusto fa viaggiare la mia mente. Quando la campana risuona per l’ultima volta mi riporta al presente, segnando dolcemente
la fine di questo meraviglioso viaggio. Per favorire il rilassamento e migliorare la qualità del sonno mi segnalano anche Rlx Satori, una terapia vibroacustica pensata per sincronizzare corpo e mente. L’operatrice mi accoglie e, dopo una breve
introduzione sul funzionamento del macchinario, mi invita a distendermi su una chaise longue dal design ergonomico, incredibilmente confortevole, e a indossare le cuffie.

Direzione Finca Althaya
La combinazione di vibrazioni sonore, che si armonizzano con i toni binaurali e le tracce musicali trasmesse, induce uno stato di rilassamento profondo, mai forzato né invasivo. Una volta a letto, cado dolcemente tra le braccia di Morfeo. Il giorno seguente il sole splende: mi alzo presto e salgo sul transfer diretto alla Finca Althaya, una tenuta agricola situata a circa 7 chilometri di distanza. Javier, lo chef, mi accoglie per accompagnarmi in una passeggiata educativa tra le circa 70 varietà di piante, erbe aromatiche e frutti coltivati in una superficie totale di 75mila metri quadrati. Dalla papaya alle fragole, passando per le numerose varietà di agrumi – come la mano di Buddha, lo yuzu e il bergamotto – fino a pomodori e insalate: tutto cresce seguendo i ritmi della natura. Il suo sogno? Portare in cucina esclusivamente ciò che questa terra offre.
Entro il prossimo anno arriveranno nella proprietà anche cavalli e galline e saranno avviate attività immersive pensate per far vivere agli ospiti tutta la magia del luogo: dalla raccolta di cipolle, pomodori e cetrioli – ingredienti protagonisti della
cooking class dove si prepara un fresco gazpacho – fino a sessioni di yoga in uno scenario che si apre dal mare fino alle montagne.
Al rientro vengo condotta all’area ZEMness, un santuario del benessere dove decido di intraprendere il circuito terapeutico che include la sauna a infrarossi – con 50°C e 0% di umidità, un toccasana per la mia schiena – e la stanza
della neve dove, per una manciata di minuti, sfido il freddo (-10°C) e i miei limiti. Tornata in camera, la valigia sull’uscio mi ricorda che è ora di ripartire. Cosa porto con me? Una nuova consapevolezza: il tempo è prezioso e non si può fermare. Il vero lusso è saperlo vivere appieno, abbracciando uno stile di vita sano e gratificante.