Nuvole minacciose incombevano mentre la Star Breeze usciva dalla laguna. Il vento e le onde sono aumentate e il mare è diventato di un blu lattiginoso. Stavo chiacchierando del tempo imminente con altri passeggeri, quando il capitano Simon Terry ha annunciato all’altoparlante: “La tempesta tropicale si è trasformata in ciclone”, aggiungendo che presto avrebbe colpito le Isole della Società, nella Polinesia francese. La nostra meta.
“Sarà molto ventoso, molto umido e non molto piacevole”, ha dichiarato. Perciò abbiamo deciso di fare per la prima volta scalo alle Isole Marchesi”. Era la terza sera di una crociera di undici notti da Tahiti, e improvvisamente il viaggio stava diventando un’avventura. Anche per i croceristi abituali, le Isole Marchesi sono ben lontane dalle rotte battute. La terraferma continentale più vicina è il Messico, 4.800 chilometri a nord-est. Avremmo deviato di centinaia di miglia dalla rotta prevista, diretti verso un arcipelago famoso per il suo isolamento.

Deviazioni così non sono comuni. In decenni che scrivo di crociere, mi è capitato solo un’altra volta. Ironicamente, anche quel viaggio era a bordo della Star Breeze. Cos’ha di particolare questa piccola nave della Windstar? Non è che abbia strumenti di navigazione cos. notevoli da rendere più facili i cambi di rotta importanti. Piuttosto, sono la flessibilità e la capacità di improvvisazione dell’equipaggio a rendere possibili queste improvvisazioni.
Dopo un giorno di navigazione – che io e mio marito Chris abbiamo trascorso osservando le onde e studiando rapidamente le Marchesi – abbiamo avvistato l’isola di Nuku Hiva. È la più grande del gruppo, e appariva all’orizzonte come un massiccio avvolto da nubi scure. Ma mentre ci preparavamo a scendere a terra, un arcobaleno gigante è apparso altrettanto fugacemente della leggera pioggerellina che lo accompagnava, anche se le cime aguzze sopra la città principale, Taiohae, sono rimaste celate. Mi ha ricordato Dominica, nei Caraibi: ripida, verde e immersa nella nebbia.

Come le Hawaii, le Marchesi sono il prodotto di una camera magmatica che ha dato vita a una catena di isole vulcaniche quando la placca del Pacifico si è spostata, lasciando dietro di s. picchi imponenti e fertili. Alcuni di noi hanno fatto un giro dell’isola in 4×4 guidate per lo pi. da autiste donne che parlavano francese e un dialetto marchesiano, ma non l’inglese. Per fortuna le bellezze naturali non hanno bisogno di traduzione.