Parola d’ordine: senza fretta. È così che si viaggia lungo la costa occidentale della Sicilia, dove il sole sembra rallentare, trattenersi un attimo in più, giusto il tempo di accendere il cielo di rosa, giallo oro, arancio e poi di rosso infuocato. Qui il tramonto è più di uno spettacolo: è un’esperienza poetica, quotidiana e sempre nuova. Tra saline, mulini a vento e lagune silenziose, questa parte d’isola sembra nata per incantare chi ama la luce, la lentezza e il paesaggio. Perfetta per viaggiatori romantici, fotografi, amanti della natura e sognatori seriali. Vi portiamo alla scoperta degli spot più belli dove vivere (e fotografare) l’emozione del tramonto tra Trapani e Marsala. Luoghi autentici, panoramici, intensi.
Le Saline di Nubia (Trapani)
Lo spettacolo dei mulini a vento che si specchiano nel sale
Qui il sole cala lentamente, disegnando riflessi dorati sulle vasche di acqua salmastra. I mulini, fermi nel tempo, creano silhouettes perfette per uno scatto da copertina. Il Museo del Sale, situato proprio accanto al celebre Mulino Maria Stella, racconta la storia millenaria della salicoltura artigianale e conserva strumenti, fotografie e testimonianze che rendono viva la memoria di questo luogo unico.
Consiglio foto: Sali sulla passerella di legno accanto al Mulino Maria Stella per l’inquadratura perfetta. È uno dei mulini in pietra integralmente conservati provvisto di un edificio coperto utilizzato per la lavorazione del sale. Quando andarci: Mezz’ora prima del tramonto, appena il sole sfiora le saline e le colora di rame liquido.
L’Isola di Mozia e la Laguna dello Stagnone

Dove l’acqua si trasforma in uno specchio infuocato
Lo Stagnone è una laguna placida e poetica, costellata di isolotti e circondata da vigneti. Da qui, il tramonto si riflette ovunque: nel cielo, nell’acqua, persino nei silenzi. Mozia, antica colonia fenicia e oggi proprietà della Fondazione Whitaker, si può visitare in giornata, raggiungendola con le barche dei pescatori dal pontile di Marsala. Fondata dai Fenici nell’VIII secolo a.C. come importante avamposto commerciale e culturale nel Mediterraneo, conserva ancora mura, santuario (Tofet), il famoso bacino circolare chiamato “Kothon” e la suggestiva “strada sommersa” che, una volta, la collegava alla terraferma.
Per un’esperienza ancora più completa, si può prenotare una visita guidata alla Cantina Tasca d’Almerita, che cura i vigneti proprio sull’isola. Potrai passeggiare lungo i filari coltivati a Grillo e sorseggiare un calice del celebre “Mozia”, il vino che nasce su questo lembo sospeso tra storia e mare.
Consiglio foto: Posizionati vicino ai moli in legno o all’imbarcadero per catturare le barche in controluce, incorniciate dal riflesso dorato della laguna. Quando andarci: Al tramonto in estate, ma anche in primavera per la luce morbida e rosata.
Capo Boeo (Marsala)
La punta più a ovest d’Italia, dove il sole si tuffa nel mare
Se ami i tramonti “totali”, quelli in cui il sole sembra sciogliersi nel Mediterraneo, Capo Boeo è il posto giusto. Qui si respira storia — sei nel cuore della Marsala fenicia — e una vista aperta che invita al silenzio. Nelle vicinanze, puoi visitare il Museo Archeologico Baglio Anselmi, custodito in un antico baglio, dove ammirare il relitto di una nave punica e mosaici romani.
Consiglio foto: Cerca l’inquadratura perfetta del faro. La sagoma nitida contro il cielo infuocato sarà il tuo scatto da copertina.
Quando andarci: D’estate e in autunno, quando il cielo si fa blu cobalto e la spiaggia è deserta.
Torre di Ligny (Trapani)
Tra mare e storia, il tramonto che abbraccia le Egadi
La torre seicentesca di Ligny, affacciata sul punto più occidentale di Trapani, è uno degli spot più suggestivi per ammirare il tramonto che cala tra Levanzo e Favignana. Costruita tra il 1671 e il 1672 su commissione del viceré del Regno di Sicilia, Claude Lamoral, principe di Ligne, la torre è un autentico capolavoro della difesa costiera spagnola. La terrazza sommitale offre una vista mozzafiato a 360°: da sinistra Capo San Vito ed Erice, di fronte le Egadi e Marsala. Una vista aperta e marina, con le onde a far da colonna sonora.
Consiglio foto: Sali sulla scogliera piatta accanto alla torre per ottenere uno scatto basso con la torre sullo sfondo e il sole tra le isole.
Quando andarci: In estate, al tramonto pieno, oppure in inverno per la luce radente e cristallina.
Salina Genna (Marsala)

La versione più autentica dello Stagnone
Meno conosciuta, rispetto alla celebre Salina Ettore Infersa, la Salina Genna conserva un fascino discreto, quasi meditativo: è il posto perfetto per chi cerca un tramonto “privato”. L’acqua è calma, i colori si moltiplicano, le montagne si riflettono in controluce. È uno dei luoghi preferiti dai fotografi naturalisti. Durante l’estate, si anima con appuntamenti speciali come aperitivi al tramonto, musica dal vivo, letture o piccole rassegne teatrali open-air. Fermati al piccolo bar enologico per un aperitivo slow: un calice di Grillo fresco, magari un Marsala secco in stile inglese, accompagnato da formaggi tipici, olive Nocellara, pane cunzato, cous cous o fritturine di pesce locale.
Consiglio foto: Fermati a catturare le vasche in prospettiva con le montagnette di sale allineate. Quando andarci: D’estate sempre e nelle giornate ventose di settembre, per cieli limpidi e colori accesi.
Punta San Teodoro – Isola Lunga
Il tramonto più selvaggio della Sicilia occidentale
Accessibile via escursione in barca o kayak, Punta San Teodoro è una delle estremità più suggestive dell’Isola Lunga, dentro la Riserva dello Stagnone. Le acque basse – tra i 30 cm e 2 m – trasformano la laguna in un panorama mutante, con sabbia bianca e dune che emergono all’alternarsi delle maree. Questo è un vero santuario ornitologico: aironi, garzette, anatre selvatiche e fenicotteri rosa utilizzano la laguna come luogo di sosta durante le migrazioni.
Per chi ama il trekking, è possibile raggiungere Punta San Teodoro a piedi, partendo dalla vicina torre, quando la marea lo consente. Un’esperienza immersiva e irripetibile, perfetta per gli amanti della natura e del silenzio. Porta con te una piccola torcia per il ritorno.
Consiglio foto: Punta l’obiettivo verso le dune, con il sole che cala dietro la linea dell’orizzonte, giocando con le silhouette naturali.
Quando andarci: A giugno, quando il sole tramonta tardi e la temperatura è ideale.
Erice – Belvedere del Castello di Venere
Il tramonto dal punto più alto della provincia di Trapani
A quota 750 metri sul livello del mare, incastonato tra le mura di Erice, uno dei borghi medievali più affascinanti d’Italia, il Castello di Venere regala uno dei tramonti più suggestivi della Sicilia occidentale. Da qui, lo sguardo abbraccia l’intera costa trapanese: Trapani, le Saline dello Stagnone, il promontorio del Monte Cofano e, sullo sfondo, le sagome delle isole Egadi – Favignana, Levanzo e Marettimo – che si stagliano all’orizzonte come isole galleggianti in un mare d’oro.
L’altitudine, il silenzio, l’aria fresca di montagna e il riverbero delle luci al tramonto rendono l’esperienza intima, quasi mistica. Il Castello, costruito nel XII secolo sui resti di un antico tempio dedicato alla dea Venere Ericina, era meta di pellegrinaggi e leggende. Oggi resta un luogo carico di suggestione, circondato da bastioni, sentieri lastricati e il celebre Belvedere Balio, da cui godere il miglior punto di osservazione sul paesaggio circostante.
Consiglio foto: Scatta dal belvedere, accanto ai ruderi della torre medievale, con il mare e le saline sullo sfondo.
Quando andarci: Al tramonto, ma anche al crepuscolo, per i colori blu e le prime stelle.
Scogliera di Punta Tipa (Trapani)
Il tramonto dei trapanesi
Non tutti i tramonti devono essere solenni e scenografici: alcuni sono sinceri, popolari. Come il tramonto a Punta Tipa, la passeggiata costiera urbana che i trapanesi amano e frequentano ogni giorno, a pochi minuti a piedi dal centro storico. Un tratto di costa fatto di cemento, scogli e piccole insenature dove il mare lambisce la città senza filtri.
Qui non ci sono localini chic o terrazze glamour: solo pescatori che stendono le reti, giovani seduti sui muretti e bambini che giocano. E poi arriva lui, il tramonto, che inonda tutto con luce calda e silenziosa. Il sole cala lentamente dietro Levanzo, disegnando riflessi dorati sull’acqua, mentre le barche da pesca rientrano, le voci si abbassano e l’orizzonte si tinge di arancio e viola. È un tramonto urbano ma autentico, perfetto per chi vuole respirare la Trapani vera, fatta di gesti semplici, salsedine e accento siciliano.
Consiglio foto: Siediti a livello dell’acqua per un’inquadratura che catturi l’orizzonte e le silhouette delle barche.
Quando andarci: Al tramonto estivo, quando la vita sul mare si anima.
Le Mura di Tramontana (Trapani)
Un balcone sul mare dove il tempo sembra sospeso
Restaurate e trasformate in una passeggiata pedonale panoramica, le mura raccontano la memoria della città e offrono una prospettiva unica sul mare aperto e sulle isole Egadi all’orizzonte. L’itinerario si snoda tra bastioni e tratti di cortina muraria in pietra chiara, alternando belvedere, scalinate e sedute in pietra. Il luogo ideale per una camminata lenta, quasi meditativa, accompagnata dalla brezza marina e dal suono costante delle onde. In certi momenti, il tempo sembra sospeso: le facciate color ocra del centro storico si tingono d’oro e la luce calda del tramonto trasforma la città in un dipinto mediterraneo.
Consiglio foto: Fotografa verso ovest, con la cupola dorata della chiesa del Purgatorio sul lato sinistro dell’inquadratura e il sole che affonda nel mare.
Quando andarci: Ogni giorno, ma in primavera la luce è più gentile e cinematografica.
Peola – Aperitivo tra le vigne nella Riserva dello Stagnone

Dove il tramonto incontra il vino, immersi nella bellezza semplice della natura
Tra i filari di un vigneto affacciato sulla Riserva dello Stagnone, Peola è una vera chicca per chi cerca un’esperienza diversa: nato dall’idea di un giovane, Salvatore Modica, propone un aperitivo al tramonto tra le vigne, con catene di luci sospese, tavoli in legno grezzo e una vista che sembra dipinta. Il paesaggio è quello autentico delle campagne marsalesi, con il profumo della terra, il canto dei grilli e il cielo che si accende di oro e rosa. Seduti tra le viti, potrai gustare i piatti di mamma Angela, bruschette con prodotti locali, taglieri di salumi e formaggi siciliani, e un’ampia selezione di vini del territorio, tra cui l’etichetta di casa.
Consiglio foto: Scatta tra i filari, inquadrando le luci sospese e il sole che cala oltre la laguna. I giochi di luce naturale e artificiale creano un effetto cinematografico. L’orario migliore è circa mezz’ora prima del tramonto, quando la luce è dorata ma le catene luminose iniziano a risplendere.
Quando andarci: Da maggio a ottobre, nelle serate serene e calde. Ideale per un brindisi lento e consapevole, immersi in una Sicilia fatta di natura, sapori e poesia.
Le Vie del Vento – Stagnone, Marsala
L’angolo più “wild” del litorale marsalese, popolare tra kitesurfer da tutta Europa
La laguna dello Stagnone, piatta, bassa e sempre ventilata, crea scenari mozzafiato quando il cielo si incendia al tramonto. Le Vie del Vento è la prima scuola nata qui nel 2002, con kiosk-bar sulla spiaggia e un’atmosfera rilassata perfetta per godersi il calar del sole tra vele colorate e tuffi. Il momento clou è l’ora magica: le vele dei surfisti perforano il cielo dorato, creando contrasti ipnotici.
È uno spettacolo dinamico, vivo, perfetto per Instagram o, semplicemente, per respirare il vento e l’energia del luogo. Questo luogo è magico, per chi ama tramonti “in movimento”, tra natura e adrenalina, oppure vuole provare un’esperienza guidata (corsi e noleggio disponibili dalle scuole locali). Ideale per un tramonto “raw”, dove la luce, il vento e la passione per il kitesurf vengono insieme a celebrare la fine del giorno. Un’esperienza multisensoriale indicata per i cacciatori di tramonti più originali.
Consiglio foto: Posizionati lungo la passerella con l’obiettivo verso Mozia. Utilizza l’inquadratura quadrangolare per catturare le vele in azione. Se hai un filtro ND (neutral density), usalo per creare un effetto morbido sull’acqua e per far risaltare il movimento dei kite.
Quando andarci: In qualsiasi periodo dell’anno, quaranta minuti prima del tramonto, quando la luce di trasforma in un mix di arancio, rosa e indaco.