SIRO Boka Place: la nuova frontiera del fitness in Montenegro

SIRO Boka Place: la nuova frontiera del fitness in Montenegro

Affacciato sulla costa di Tivat, l’hotel propone un’esperienza di benessere completa, tra alimentazione bilanciata e attività fisica, in uno scenario naturale tra mare e montagna.
Porto Montenegro
Porto Montenegro. Foto di Livia Fabietti

Non la solita valigia: niente tacchi, solo scarpe da ginnastica, leggings e canotte. Dopo aver letto e ascoltato molti racconti su One&Only One Za’abeel — urban resort votato al benessere aperto a Dubai nel febbraio 2024 — la curiosità ha preso il sopravvento. Ma no, non sono diretta negli Emirati Arabi Uniti: la mia meta è il Montenegro, dove lo scorso maggio ha aperto al pubblico SIRO Boka Place (si pronuncia ‘sigh-row’), il primo indirizzo europeo dell’innovativo concept di ospitalità Fitness + Recovery. Più di un semplice hotel in cui passare la notte, un hub dove vivere un’esperienza immersiva tra sport, nutrizione e rigenerazione.

Alla scoperta di SIRO Boka Place

La struttura, situata nella marina di Porto Montenegro, fa parte di un progetto polifunzionale che integra ospitalità e retail, offrendo camere, suite e appartamenti in un contesto dove è possibile mangiare, fare shopping e svagarsi. Come spiega Marko Vukicevic, marketing e public relations manager di SIRO, questo albergo promuove uno stile di vita sano, costruito attorno a cinque pilastri fondamentali: fitness, alimentazione, sonno, recupero e consapevolezza.

Facciata esterna SIRO. Foto di Livia Fabietti

All’arrivo, con un design pulito e informale ispirato all’ambiente di una palestra, la reception trasmette subito l’identità del luogo, dinamico e rilassato al tempo stesso. Accanto al desk, una zona self-service dove trovare acqua aromatizzata, caffè e spuntini super healthy. Ma non è tutto: guardandomi intorno, noto due frigoriferi riforniti di bevande fresche e pietanze salutari, come insalate, soluzioni perfette per chi intende trascorrere la giornata fuori o, semplicemente, preferisce una pausa pranzo informale. Poco più avanti, oltre allo shop dove acquistare gadget e integratori, un anfiteatro ospita — due volte a settimana — incontri con esperti di benessere, nutrizione e mindfulness, perché qui non si nutre solo il corpo ma anche la mente.

Tutte le sfumature del benessere

Salgo al secondo piano e la prima scoperta è la stanza. L’arredamento è sobrio ed essenziale, niente lusso ostentato. Noto subito molti dettagli geometrici: un frigorifero incassato in un mobile squadrato di un vivido giallo, specchi — tanti — dalle forme diverse, uno dei quali nasconde al suo interno tutto l’occorrente per praticare yoga in camera, seguendo i programmi tv Goodnight e Good Morning, che propongono lezioni di meditazione e allenamento. Essendo un hotel fitness-oriented, al posto della classica sedia da scrivania c’è una palla medicale mentre, lato finestra, una spalliera svedese sembra invitarmi ad appendermi per fare stretching. Grande attenzione è dedicata al sonno: tutto è studiato per favorire il riposo, dalle tende oscuranti che filtrano la luce al pannello a scomparsa della tv, fino al menu dei cuscini e alle luci regolabili.

SIRO Boka Place piscina
SIRO Boka Place, terrazza con piscina semi-olimpionica

Doccia volante e mi preparo per la cena sul rooftop di SIRO Social, da cui si gode una bella vista su una vivace agorà animata da ristoranti e negozi aperti fino a tardi, ma anche sul lungomare. Ordino un cocktail dall’effetto energizzante, come promette il menu, ricco di proposte a basso contenuto di alcol e analcolici. Scelgo il Just Rosy, un mix di lamponi, succo di anguria, tè Earl Grey e sciroppo di miele, che sorseggio mentre assaggio delle palline di formaggio di capra, pecorino, mirtilli rossi secchi, pistacchi, fiocchi di peperoncino ed erba cipollina. Il tutto è accompagnato da crudité da intingere in salse profumate a base di hummus, mutabal e ajvar. Terminato il pasto, esco per curiosare nei dintorni: faccio un rapido giro, ma la stanchezza inizia a farsi sentire. Domani mi aspetta una giornata intensa, meglio rientrare e riposare.

Terrazza SIRO Social

Dallo yoga all’hiking

Al mattino l’appetito chiama e mi dirigo verso SIRO Table per la colazione, senza dubbio il mio pasto preferito. Devo fare il pieno di energia. Gli ospiti possono scegliere tra un buffet caratterizzato da proposte salutari e un menu alla carta. Ordino dei pancake a base di banana e avena, serviti con marmellata che abbino a una bevanda di soia e a un caffè, rigorosamente espresso. Inizio la mia giornata con una lezione di mat yoga: un’ora dedicata ad allungamento e resistenza per risvegliare corpo e mente. Dopo il dovere il piacere: faccio tappa al Refuel Bar per provare uno dei signature shakes. Seguendo il consiglio di Marko, ordino il Superhuman, un mix energizzante di datteri Medjool, tahina, latte di mandorla, cannella e proteine del siero di latte alla vaniglia, perfetto per avere lo sprint necessario per affrontare l’uscita di hiking.

Siro Table
SIRO Table. Foto di Natelee Cocks

Durante la bella stagione, gli ospiti dell’hotel sono incoraggiati a esplorare i dintorni, un territorio sorprendente dal punto di vista naturalistico. Me ne accorgo strada facendo: dal finestrino dell’auto ammiro un paesaggio che alterna il verde intenso degli alberi all’azzurro profondo del mare. Con la guida, Doris, percorro una strada serpeggiante, punteggiata da scorci panoramici, fino a raggiungere l’antica fortezza di Goražda (oggi abbandonata), costruita tra il 1884 e il 1886 dall’Impero austro-ungarico. Sormontata da una torretta girevole, la struttura faceva parte di un complesso sistema difensivo pensato per proteggere la baia di Kotor. Molto suggestive sono anche le escursioni sul Monte Lovćen, facilmente raggiungibile grazie alla cabinovia che collega i villaggi di Dub e Kuk. Dalla stazione di arrivo, è possibile proseguire in e-bike fino al Forte Trojica, un tempo utilizzato come prigione.

Goražda, Monte Lovćen. Foto di nadtochiy/Shutterstock

Recovery Lab: relax in spa

Rientro affamata per pranzo: in linea con la filosofia della struttura, il menu fornisce per ogni piatto dettagli nutrizionali, mettendo in risalto le calorie e le proprietà degli ingredienti. Ordino un wrap di quinoa e lenticchie rosse, farcito con avocado, lattuga iceberg, tofu grigliato, pomodori, tapenade di olive locali, salsa barbecue vegana ai datteri e condito con salsa Pico de Gallo — per un totale di 754 Kcal. Dopo una giornata intensa, accuso un po’ di stanchezza così mi dirigo al Recovery Lab, uno spazio dove rigenerare mente e corpo seguendo protocolli terapeutici mirati.

Menu salutare SIRO Table
Menu salutare SIRO Table

Non si tratta di semplici massaggi rilassanti ma di trattamenti studiati appositamente per chi si allena e ha bisogno di intervenire su aree specifiche. Provo l’Ocean Dream Signature Massage, un rituale esclusivo che combina tecnologia all’avanguardia — grazie alla terapia a luce rossa, che favorisce la riparazione cellulare e riduce l’infiammazione — e benessere olistico. Sdraiata su un lettino ad acqua, ricevo un massaggio pensato per lenire i muscoli, migliorare la circolazione e alleviare le tensioni, eseguito con i prodotti Proverb Spa, brand britannico a base di oli organici. Il profumo, al pari del tocco della terapista, mi lascia una piacevole sensazione di leggerezza e appagamento. A catturare la mia attenzione è poi la piscina semi-olimpionica da 25 metri, con temperatura controllata e tetto retrattile, che si apre sul mare. Ma guardare non mi basta: mi immergo in questo angolo di costa nel modo più autentico. L’uscita in kayak, organizzata dalla guida, mi permette di vivere il paesaggio a ritmo lento, scivolando sull’acqua.

Uscita in kayak. Foto di Livia Fabietti

A colpi di pagaia in kayak

Dopo una colazione a base di yogurt, cereali e frutta fresca incontro Doris e, insieme, ci dirigiamo al dive center. Mi spalmo la crema solare, indosso un giubottino salvagente rosa shoking, infilo il telefono nella sacca impermeabile e salgo a bordo. Afferro la pagaia e, seguendo le istruzioni della mia compagna di viaggio, inizia l’avventura. Un’esperienza intensa, prima di tutto visiva: esplorando la baia di Tivat, lo sguardo si posa sui profili dei monti Orjen e Lovćen. Ma non solo, il mare offre molto di più. Può essere vissuto in silenzio, come momento di contemplazione, oppure trasformarsi in un’occasione di condivisione per ascoltare storie, scoprire tradizioni e luoghi.

Monastero di San Giorgio visto dall’isola della Madonna degli Scogli, nella Baia di Kotor. Foto di Alexandre.ROSA/Shutterstock

Pagaiare è un’attività fisica impegnativa: dopo un’ora, il movimento ripetitivo delle braccia inizia a farsi sentire. Quando il vento si alza, decidiamo di rientrare. Con qualche ora a disposizione ci si può innamorare di Perast, pittoresca cittadina nota per la sua architettura veneziana e ancora delle isole Gospa od Škrpjela (Madonna degli Scogli) e San Đorđe (San Giorgio) che ospita un antico monastero circondato dalla natura. Proseguendo, si può raggiungere prima il villaggio di Stoliv, famoso per i suoi oliveti e le tradizionali case in pietra, e poi Prčanj, dove paesaggi incantevoli e un ricco patrimonio storico-culturale si intrecciano in perfetta armonia. Assolutamente consigliata la visita delle isole di Sveti Marko (San Marco) e Gospa od Milosti (Nostra Signora della Misericordia).

Esperienze rigeneranti tra sessioni di fitness e avventure all’aria aperta

Il programma di attività è pensato per far vivere agli ospiti il territorio e trasformare la vacanza in un’esperienza dinamica. Gli allenamenti indoor si svolgono all’interno del Fitness Lab, una struttura di 1.600 metri quadri — aperta anche ai residenti — dotata di tecnologie all’avanguardia, dove mi dedico a discipline come vynasa e slow flow yoga oltre a prendere parte a una ritmata lezione di Functional Fitness by AC Milan. Per gli amanti dell’outdoor, non mancano le occasioni per godersi le bellezze del Montenegro all’aria aperta: una delle escursioni più gradevoli è la gita in bicicletta che conduce verso Kotor. Pedalando, come suggerisce Doris, vale la pena prevedere una pausa pranzo nei pittoreschi villaggi di Prčanj o Muo. E, per completare l’esperienza, niente di meglio che un tuffo rinfrescante nella spiaggia di Verige.

Lezione di yoga

Biohacking: come impostare uno stile di vita sano

L’incontro con il dottor Radovan Ivanović, nutrizionista esperto di biohacking, rappresenta uno dei momenti più significativi del soggiorno: un’occasione di dialogo e apprendimento davvero preziosa. Il suo approccio si concentra sulla correzione di abitudini poco salutari, con l’obiettivo di favorire uno stile di vita più sano e consapevole. La visita inizia con l’analisi dettagliata della composizione corporea, prosegue con la compilazione di un questionario approfondito e termina con un colloquio personale.

Seguendo questo iter, il dottor Ivanović fornisce un quadro completo sul proprio stato di salute e offre (via mail) indicazioni pratiche e sostenibili, pensate per essere facilmente integrate nella routine quotidiana. Vivere bene, dunque, richiede pochi e semplici accorgimenti: un sonno ristoratore, un’alimentazione bilanciata e movimento costante. Il valore aggiunto è sicuramente il contesto che permette di evadere, con gli occhi e con la mente.

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