La Repubblica Ceca oltre Praga: cinque meraviglie nascoste da scoprire

La Repubblica Ceca oltre Praga: cinque meraviglie nascoste da scoprire

Borghi, castelli e fiumi che raccontano storie dimenticate: una selezione di itinerari per viaggiatori curiosi, oltre le mete più battute.
Jaromerice_Foto di Ladislav Renner

C’è una Repubblica Ceca che non appare nei soliti cataloghi turistici, ma che riesce a stupire e sorprendere perché lascia svelare i suoi lati più intimi e autentici. Luoghi ideali soprattutto per chi ama i ritmi lenti: vi proponiamo cinque gioielli poco conosciuti, ma dal fascino indiscutibile.

Navigando sulla Moldava, tra castelli e silenzi

Lungo il corso del fiume Moldava, da Ceske Budejovice fino ad Amburgo, si snoda un percorso ideale per chi ama l’acqua (e la quiete). Si passa accanto a manieri come quello fiabesco di Hluboka nad Vltavou, oppure al castello Mitrowicz, recentemente restaurato e affacciato su Kolodeje nad Luznici. Durante il tragitto è possibile noleggiare barche (anche con skipper) o attrezzature per sport all’aria aperta: bici, pattini, bastoncini da nordic walking. Il portale dedicato offre una guida completa per organizzare il viaggio, con itinerari, mappe, tappe gastronomiche e informazioni tecniche. Nei mesi estivi, la storica nave Vojtech Lanna propone crociere per esplorare il fiume da nuove prospettive.

Vyssi Brod, spiritualità e arte tra le colline boeme

Immerso nella natura della Boemia meridionale, il monastero cistercense di Vyssi Brod è una tappa imperdibile per chi cerca silenzio e bellezza. Fondato nel XIII secolo da monaci provenienti da Wilhering, vicino a Linz, è ancora oggi sede di una piccola comunità religiosa. Il complesso custodisce autentici tesori: la celebre Madonna di Vyssi Brod, un ciclo di tavole gotiche attribuite a un pittore della corte di Carlo IV, e una biblioteca barocca tra le più ricche e scenografiche del Paese. La chiesa conventuale sorprende per l’ingegnoso altare che permette di cambiare l’opera esposta a seconda delle stagioni liturgiche.

Slavkov u Brna: l’altra faccia di Austerlitz

Il nome Austerlitz evoca subito la celebre battaglia napoleonica del 1805, ma pochi sanno che quel luogo esiste davvero e oggi si chiama Slavkov u Brna. In Moravia meridionale, a pochi chilometri da Brno, questo borgo ospita uno dei castelli barocchi più eleganti della regione, con giardini curatissimi e sale sontuose. La Sala Ovale, pensata per riunioni riservate, vanta un’acustica perfetta, mentre il museo interno ripercorre i momenti salienti della Battaglia dei Tre Imperatori. Ogni dicembre, il sito si anima con spettacolari rievocazioni storiche in costume, che riportano in vita i fasti e i drammi dell’epoca napoleonica.

Il Fiume Moldava_Foto di Jan Hocek

Duchcov, dove Casanova scrisse le sue memorie

Nel cuore della Boemia settentrionale, il castello di Duchcov è legato indissolubilmente alla figura di Giacomo Casanova. Qui, il celebre seduttore italiano trascorse gli ultimi anni della sua vita lavorando come bibliotecario. Proprio tra queste mura scrisse le sue celebri memorie, che hanno contribuito a renderlo immortale. Oggi, il castello offre due percorsi di visita: uno dedicato a Casanova, l’altro alla famiglia Wallenstein, mecenati e collezionisti che arricchirono il maniero di opere d’arte. Tra i suoi illustri ospiti figurano personaggi del calibro dello zar Alessandro I, Metternich, Goethe e Beethoven.

Jaromerice nad Rokytnou, la piccola Versailles della Moravia

Se Versailles avesse una sorella minore in Cechia, sarebbe senza dubbio Jaromerice nad Rokytnou. Situato nella regione di Vysocina, questo sontuoso castello barocco è avvolto da un parco che emana musica e poesia. Merito del conte Jan Adam di Questenberk, mecenate illuminato che a fine ‘600 trasformò il castello in un palcoscenico per le arti. Fu qui che nel 1730 andò in scena la prima opera lirica in lingua boema. Oggi, il castello conserva il suo spirito artistico: tra una sala da ballo, un camerino cinese e i bagni romani, si svolge ogni estate il prestigioso Festival dell’Opera Lirica di Peter Dvorsky.

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