Ci sono storie che sanno trasportarci lontano ancor prima di fare il primo passo. Libri che, pur nella loro varietà – guide, saggi, romanzi – possiedono il potere unico di trasformare le parole in viaggi e i racconti in mappe che disegnano luoghi vivi. Che si tratti di una città frenetica, di una foresta misteriosa, delle pendici del Vesuvio o di tradizioni millenarie, questi volumi ci conducono oltre il visibile, verso spazi popolati di volti, culture e storie. Pagine che intrecciano geografie reali e interiori e ci ricordano quanto possiamo ritrovare di noi stessi esplorando il mondo.
Intermezzo di Sally Rooney, Einaudi
Al centro del volume c’è l’Irlanda di oggi, leggibile attraverso gli occhi dei protagonisti, prevalentemente Millennials come l’autrice: la coppia di fratelli Peter e Ivan, le cui vicende sono lo spunto per esplorare i temi del lutto, dell’amore e della complessità familiare. Ci si muove a Dublino tra i vicoli di Temple Bar, le strade attorno al parco di St Stephen’s Green, oasi verde molto amata dai dublinesi, o ancora la Biblioteca del Trinity College che ospita il celebre codice miniato “The Book of Kells”. Ci si sposta poi a Skerries, piccolo borgo sul mare a nord della capitale legato anche a San Patrizio.
Un’amica a New York di Sara Maranzana, Mondadori Electa
L’autrice che vive nella Grande Mela racconta 6 percorsi tematici per chi vuole visitare la città. Dai grandi classici come l’Empire State Building, il ponte di Brooklyn e Times Square, agli imperdibili dollar slice delle pizzerie d’angolo e rooftop eleganti come il 230th e il Monarch Rooftop, ma anche piccoli gioielli come Dumbo. Ogni percorso svela un aspetto diverso di New York: il ritmo frenetico dei suoi abitanti, la magia di Broadway, i mercatini vintage e i moderni speakeasy.
Lava di Patrizio Nissirio, Arkadia editore
“Da Capo Miseno a Punta Campanella, il golfo di Napoli, decorato con le sue isole leggendarie, splendeva nell’aria limpidissima. Riprese il panorama con il cellulare”. Si ritrova la bellezza del territorio campano, ma anche di Venezia, muovendosi con il commissario romano Aurelio Di Giannantonio, tra misteri, un manifesto ingiallito e la storia di due sorelline scomparse. Un avvincente giallo che ruota attorno a un anziano benefattore: si è ricordato del commissario nel testamento, lasciandogli una casa ai piedi del Vesuvio.
Verso il Bosforo di Stefano Cascavilla, Ediciclo Editore
Non un semplice diario di viaggio, ma una narrazione capace di intrecciare riflessioni, emozioni e incontri straordinari. Un viaggiatore solitario e curioso ci accompagna, a piedi da Roma a Costantinopoli, lungo 1.600 chilometri, attraverso cinque Paesi (Albania, Macedonia del Nord, Grecia e Turchia). I gatti – per l’autore simboli di libertà – sono i compagni ideali di questo percorso che sfida ogni frontiera. Alla fine del libro, un abaco dei luoghi ripercorre in pillole le impressioni del cammino.
La regina delle Dolomiti. Vivere a Cortina D’Ampezzo di Servane Giol, Marsilio Arte
Un racconto dedicato alla perla delle Dolomiti, dallo sport alle tradizioni folcloristiche, dai tessuti pregiati ai materiali tipici, con molte curiosità sui personaggi – scrittori, intellettuali, artisti – che hanno contribuito a costruire il mito di questa magica cittadina. E insieme uno sguardo intimo su meravigliosi chalet, baite e dimore private, spesso inaccessibili, che intrecciano lusso e calore familiare, design e tradizioni locali.
L’inverno della Lepre Nera di Angela Tognolini, Bompiani
Un romanzo su una relazione madre-figlia e su un amore malato e violento e, allo stesso tempo, una coraggiosa meditazione sulla vita di montagna con i suoi aspetti incantati, i bagliori della neve, ma anche con le sue chiusure e le sue asprezze. È un racconto aperto al potere della magia, che consegna anche a noi la saggezza della Lepre Nera: nel momento più buio dell’inverno bisogna saper annusare l’aria, trovare il sud e ricominciare a correre verso la primavera.
L’Italia che ho visto di Peppone Calabrese, Rai Libri
Peppone Calabrese, storico volto della trasmissione Linea Verde, ci accompagna in un percorso alla scoperta di tante realtà locali, spesso poco note che, ognuna a modo proprio, costituiscono un simbolo di ciò che è “buona tavola”. Dai pomodori di Belmonte, i cui primi semi sono stati spediti dagli Stati Uniti in Calabria da un immigrato ai primi del Novecento, all’invenzione lucana della salsiccia, questo libro è un viaggio non solo gastronomico, ma culturale, in compagnia di persone che custodiscono antichi saperi.
Tannico mistero di Margherita Gobbi, Giraldi editore
«La ghiacciaia era uno dei piccoli edifici che arricchivano le corti rustiche e i palazzi. D’inverno questi luoghi di conservazione, chiamate ‘conserve’, venivano riempiti con la neve: erano fresche e asciutte e permettevano anche la conservazione del cibo». C’è Bologna, con le sue colline e il Santuario di San Luca, le molte anime e atmosfere, ci sono tante curiosità da scoprire, come appunto le ghiacciaie o l’abbazia di Monteveglio. Un giallo ricco di suspence che si dipana attorno al misterioso mondo del vino, una nota cantina vinicola, il mondo delle corse e dei trail.
Nessun segnale di Kimi Cunningham Grant, Neri Pozza
Janessa, una famosa influencer che documenta le sue avventure di vita in camper con il fidanzato, scompare nel nulla tra le montagne americane. Emlyn, una sua vecchia amica, guida in un parco naturale dell’Idaho, si mette sulle sue tracce – attraverso chilometri di campagna e boschi – nonostante l’amicizia tra loro si sia incrinata. Un feroce romanzo sul tradimento, il riscatto e la speranza, ambientato tra paesaggi che tolgono il fiato e una natura selvaggia che può nascondere i segreti più oscuri.
La Natura che è in noi di Peter Wohlleben, Garzanti
L’autore, dopo oltre vent’anni di servizio come guardia forestale, gestisce un bosco di 3mila acri nei pressi di Hümmel, nella regione di Eifel, al confine con il Belgio. In questo saggio evidenzia come spesso l’uomo finisca per rappresentare una minaccia per la biodiversità, portando gradualmente all’estinzione di molte specie, inclusa la nostra. Conoscere e accettare “la natura che è in noi” è il primo passo per ristabilire un equilibrio con il pianeta, per guarire le ferite che gli abbiamo inferto.